Il roveto

Post N° 669


Wanda Montanelli, già dipietrista inossidabile, ha deciso di fare causa al suo partito con la seguente accusa: «discriminazione delle donne», «distrazione di 600 mila euro destinati alla componente femminile» e una sorta di «mobbing politico» nei suoi confronti.  Secondo Wanda (che non è un pesce, né fa il pesce in barile) l'Idv «è ormai un club di golf» dove le donne vengono buttate via «come scarpe vecchie». Sono solo quattro su 43 parlamentari Idv. «Abbiamo nove dossier di documenti e 170 testimoni». La Montanelli (parente di Indro?) chiede anche un risarcimento di un milione di euro per «danni esistenziali». La memoria difensiva eccepisce il difetto di giurisdizione (no, di legittimazione attiva; la giurisdizione attiene alla competenza del giudice: ndr)) della Montanelli, «mai stata socia», che «non risulta iscritta al partito già dal 2007» (non era iscritta anche fino al 2007?). L’Idv nega il suo diritto di sindacare la destinazione dei fondi e ricorda che «la seconda carica del partito è ricoperta da una donna, Silvana Mura». Ragioniera e deputata. Mica le mura di Gerico, Wanda! Hai voglia a suonare la tromba in tribunale, Wanda: sarai trombata, cioè perderai la causa.Chi sindaca la destinazione dei fondi dell'Idv (compresi i milioni di euro di contributo statale)?E le altre cariche del partito a chi fanno capo?Idv, Italia dei voleri (di Tonino, uno e trino). Anche Pdv: Partito democratico (dei) voleri (di uno solo).