Il roveto

Post N° 720


Impronte digitali ai minorenni rom. «Sono molto preoccupato - ha fatto sapere Thomas Hammarberg, commissario ai Diritti umani del Consiglio d'Europa -, questi sono metodi che richiamano misure prese nel passato e che hanno portato alla repressione dei Rom». «Non vedo - ha sottolineato Hammarberg - perchè queste misure debbano essere adottate solo per i Rom. E sono ancor più preoccupato perchè le misure colpiranno giovani e bambini, con potenziali effetti traumatici per loro. Il governo italiano dovrebbe trovare dei metodi più umani, non repressivi e non discriminatori per identificare queste persone». Thomas, come l'omonimo santo, dovrebbe toccare con mano "chi" sono i rom, andando a vivere vicino a o in mezzo a loro per un anno o tenendoseli a casa propria per un anno. Le impronte digitali non si prendono agli italiani (rispettosi della legge; i delinquenti sono già schedati), perchè sono tutti identificabili, mentre i bambini rom non lo sono quasi mai.Recentemente, a Milano, due ragazzini rom di 11 e 14 anni (secondo l'esame osseo) erano stati già fermati e controllati ben 124 volte per furti e borseggi.I traumatizzati, Thomas, sono tutte le vittime (tra le quali, all'evidenza, non c'è Thomas), di furti, violenze fisiche, spaccio di droga ed altre "espressioni culturali" dei buoni e bravi rom.L’europarlamentare radicale Marco Cappato, insieme alla collega Viktoria Mohacsi, deputata ungherese di etnia rom, ha intanto proposto al gruppo liberaldemocratico all’eurocamera (Alde) di chiedere un dibattito urgente sulla questione delle impronte.Cappato dovrebbe vivere qualche mese vicino ai rom, per comprendere meglio l'handicap di coloro, sfortunati, che sono costretti a convivere per anni con i rom.Con cruda, ma efficace, espressività qualcuno ha detto "Fare i froci con il culo degli altri".Thomas e Marco fanno i "buoni" con la "pelle" degli altri. Facile e comodo! Andassero dove piacerà mandarli a Beppe Grillo.