Il roveto

Scuse


Benedetto XVI non avrebbe condannato a sufficienza il suo predecessore Pio XII per i presunti “silenzi” sull’Olocausto. In realtà Pio XII condannò la persecuzione nazista degli ebrei in termini molto più netti di quelli mai usati da Churchill e Roosevelt (per non parlare di Stalin), cosa notevole se si considera che il Vaticano era praticamente un territorio occupato. Questa continua richiesta di scuse alla Chiesa cattolica è portata avanti in modo completamente strumentale soprattutto da personaggi che non hanno alcun titolo per farlo: laici di sinistra e pseudo-cattolici “liberal” per i quali nessuna scusa sarà mai sufficiente, a prescindere dalla verità storica. Amin al-Husayni, gran Mufti’ (cioè capo religioso e politico) dei palestinesi durante la seconda guerra mondiale. Questo tristo personaggio non solo non condannò mai il genocidio degli ebrei, cui poteva assistere direttamente essendosi rifugiato in Germania dal 1941 al 1945, ma lo sostenne pubblicamente: fece propaganda filonazista dalla radio tedesca verso i paesi arabi, contribui’ ad arruolare divisioni di Waffen-SS composte da musulmani, pianificò la deportazione degli ebrei palestinesi verso i campi di sterminio nel caso Rommel avesse varcato il canale di Suez, ed arrivò ad impedire il salvataggio di 500 bambini ebrei dalla Croazia occupata verso la Turchia neutrale per paura che questi bambini finissero in Palestina. Eppure nessuno si è mai sognato di chiedere delle scuse ai musulmani, e nemmeno che si distanziassero pubblicamente da un simile personaggio che anzi è tuttora considerato un “eroe” della causa palestinese. Le scuse sono sempre e solo chieste ai cristiani cattolici. Forse perchè porgono l'altra guancia e non l'altro coltello (per sgozzare).