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Il Che e i suoi fans mentecatti

Post n°2072 pubblicato il 01 Novembre 2009 da dinilu

Secondola testimonianza di PalmiroTogliatti Che Guevara si rese responsabile (dopo il trionfo della Revolución, quindi a potere conquistato e a combattimenti finiti) della morte di 12-15mila dissidenti. Circa il triplo-quadruplo di quelli accreditati al famigerato Pinochet (ma sempre meno dei 20 mila "fascisti”, compresi preti e ragazzine di 13 anni  -G. Pansa "Il sangue dei vinti"-, uccisi dai partigiani comunisti nel c.d. triangolo rosso emiliano, fino alla fine del 1946!!). Diverse fonti parlano dell’uso criminoso che egli fece dei tostadores, celle roventi in cui venivano ammassate persone colpevoli di vere o presunte divergenze di opinione rispetto alle linee del partito. Esistevano campi di concentramento speciale per la rieducazione dei maricones, cioè degli omosessuali, perseguitati a Cuba come sotto ogni regime dittatoriale, che in quei campi di tortura si suicidarono a frotte (a proposito: le sanno, queste cose, i gay che sfilano con l’effigie del Che su t-shirt e bandiere? Lo sanno che l’omosessualitàè stata considerata un crimine dalla legge cubana fino a una ventina di anni fa?). Ma oggi i maricones, come le jineteras, alimentano il turismo e l’economia asfittica di Cuba (altro che sigari Havana e rum Havana Club).

 

 
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