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Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata: "«Le nostre statistiche dimostrano che le percentuali di criminalità di italiani e stranieri sono analoghe, se non identiche». Bon, direbbe Poirot. Gli immigrati, beninteso quelli clandestini (almeno un milione) vivono di espedienti, tra i quali il furto, lo spaccio, lo sfruttamento di donne (prostituzione) e minori (accattonaggio/furto: i rom in particolare), per tacer di rapine e stupri; costano (alloggio, vitto, fruizione dei servizi sociali come sanità, trasporti ed altri erogati da onlus religiose e laiche), senza dare nulla al Pil e senza pagare tasse. In Italia, secondo un rapporto del Viminale a Montecitorio, 36,5 su cento reati commessi nel 2006 sarebbero imputabili a residenti stranieri, 19,4 per cento immigrati clandestini. Gli stranieri sono il 6% della popolazione e i clandestini l'1% e più, ma delinquono, rispettivamente, 7-8 volte e 18 volte più degli italiani.
Gli italiani delinquono: chi lo mette in dubbio!? I delinquenti "nostrani" (oltre mafia/camorra/'ndrangheta/sacra corona unita) bastano e avanzano (purtroppo), non occorre "importarli" come il petrolio e le banane!
La criminalità va "sottratta", monsignor Crociata, non "sommata"!!
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53