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Post N° 70

Post n°70 pubblicato il 25 Dicembre 2007 da dinilu

BBG (bla bla Gore)
Al Gore ha equiparato la lotta contro il riscaldamento del pianeta a quella contro il nazismo.
Non sorprende che un un furbacchione che sta diventando ancora più ricco di quanto già non era, dica una frase del genere. Lui "tiene famiglia" e deve vendere la sua mercanzia, oltre a prendersi la rivincita in campo politico. Meglio un Bush figlio, di questo "depositario della Verità assoluta"! Gli altri abboccano, lo foraggiano, gli danno premi (già il Nobel, quelli che hanno premiato un Dario Fo qualsiasi, "dimenticando" il grande Borges).
Il vero nemico in realtà è chi mente all’opinione pubblica sapendo di mentire, chi si presenta come profeta della facile bandiera ambientalista, che oggi significa adesione al senso comune, al politicamente corretto. Chi parla di surriscaldamento causato dall’uomo, senza spiegare che il fattore umano è solo una causa secondaria rispetto ai fattori sistemici (come le variazioni solari), senza rammentare che variazioni cicliche di temperatura ci sono sempre state nella storia terrestre. Chi presenta la tesi dell’Ipcc come una verità incontrovertibile, senza tener presente l’opinione di tanti scienziati la cui voce è soffocata nella spirale del silenzio. Il nemico non siamo noi, ma i paladini ecologisti e il sistema dei media che, appiattendo i fatti su un’unica presunta verità, appellandosi ad allarmismi irrazionali per far breccia sull’emotività del pubblico, celano la complessità della realtà, indispensabile per capirla.
Cu fu?
Berlusconi: intimiditi i senatori, pedinati, filmati e interrogati anche per otto ore il giorno prima della votazione sulla Finanziaria. Se ciò è falso il Cavaliere è impazzito. Se è vero si tratta di un fatto gravissimo. Intimidire dei senatori (che non hanno vincolo di mandato) con "prospettazioni" di profili giudiziari penali è molto peggio che tentare di "comprarli". All'acquisto si può dire tranquillamente, anche sdegnatamente, no. Ma al timore (in latino metus o violenza morale) come si può resistere?
Pericolo bomba dell'Iran
Scrive su la Stampa Henry A. Kissinger a proposito del rapporto "Key Judgements" del Nie: "(per) le armi atomiche iraniane (occorrono) tre componenti: la produzione di materiale fissile, lo sviluppo di missili e la costruzione di testate nucleari....Quella che pare essere stata sospesa è l'ingegneria mirata alla produzione delle testae....Se la mia analisi è corretta, avremmo di fronte non una sospensione della bomba atomica iraniana - come sostiene il Nie- ma una sua versione astuta, e dunque più pericolosa, che introdurrà gradualmente le testate quando sarà pronta la produzione di materiale fissile...che va avanti a ritmo accelerato dal 2006...come lo sviluppo di missili a gittata sempre più lunga".
Poichè Kissinger non è un visionario o un allarmista, non c'è da essere preoccupati, ed anche un po' seccati per la palese minchionatura di Hamadinejad?
Specialmente
«Oggi non è una giornata speciale, è una giornata normale»: così il presidente del Consiglio Romano Prodi si è limitato a rispondere a chi gli chiedeva chi sarà domani il capo della Guardia di finanza dopo che i giudici del Tar hanno giudicato illegittima la revoca dell'incarico di comandante delle fiamme gialle del generale Roberto Speciale inviso a Visco e Padoa-Schioppa.
Allora, si trattò veramente di Vis compulsiva sul generale da parte del possessore della villa a Pantelleria (il quale ama ripetere "scurdammoce o' passato, ma ricurdammoce o' passito!").
Padoa-Schioffa, il cavallo che sussurra agli uomini, Scoppia dalla rabbia.
Romano ironizza, ma con ministri di tal fatta, per tacere di altri ministri "banchieri", dovrebbe dimettersi. Lui che ha taciuto agli italiani di aver fruito della vituperata legge berlusconiana sulle donazioni per donare ai figli 860.000 euro esentasse un mese prima delle elezioni (la moglie Flavia, dal canto suo, ha fruito del vituperato condono del Cavaliere, come Benigni ed altri sinistri). Nixon si dimise per aver mentito agli americani sul caso Watergate. Tacere equivale a non dire la verità, cioè a mentire. Prodixon? Col cavolino di Bruxelles.
Sorbendo l'Espresso n. 50 del 20.12.2007
La vignetta di Altan è scialba, quasi scema.
Segue l'Antitaliano Giorgio Bocca, che cazzeggia da par suo sulla "moltiplicazione dei viventi e dei consumi (che) la dittatura (sic) cinese..moltiplica".
Appresso Paul Salem scopre l'acqua calda in Medio Oriente dove auspica "che i principali attori regionali ed internazionali possano far leva sui negoziati come strumenti altrettanto efficaci delle armi". Salam, Salem!
L'ineffabile Piero Ignazi, ordinario di politica comparata all'Università di Bologna, scopre a sua volta l'acqua fresca  e cioè che "l'ambientalismo in Italia è al tramonto a causa di una classe dirigente miope e astratta", mentre "scompare il soggetto verde (il Sole che ride)", confluito nella cosa rossa, che dovrebbe diventare, per la mescolanza, gialla.
Appresso G.S. ci informa di uno "scambio di accuse al vetriolo fra Bruno Vespa e gli uffici del Garante della Privacy", dopo che il Garante "ha bacchettato Vespa (per) l'accanimento informativo sulla vicenda di Luciano Pavarotti". Il Garante, invece, non si occupa affatto dell'accanimento della Rai, da un lato contro Berlusconi (Rai1 con Riotta e soci maligni più che Benigni, Rai2 con Sant'oro, Rai3 con tutta la batteria comunista) e, dall'altro, l'accanimento con Fabio Fazio, prima con 20 miliardi di lire di risarcimento danni (?) e poi con la conduzione, ben retribuita, non faziosa di "chetempochefa(zio)". Fabio ama ripetere, come Cesare a Bruto: "Ci rivedremo a Filippa" (Lagerback).
T.M. rivela che Enrico Salza, banchiere anziano, ha detto di John Elkann ai vertici Fiat: "E' un bravo ragazzo, serio, intelligentissimo, anche se ancora gli manca la scintilla". Doppia ironia di "ancora" (se non l'ha ricevuta alla nascita la scintilla...). Nulla ha detto Salza di Lapo Elkann, al quale non manca, invece, il fiuto, ereditato dal nonno Avvocato.
Nella pagina successiva G. Mas. ci rende edotti che Elisabetta Spitz, moglie separata di Marco Follini, direttrice dell'Agenzia del Demanio, "guadagna più di Romano Prodi: 395.822 euro annui, contro i 322 mila del presidente del Consiglio e deputato in carica". La Spitz fu nominata nel 2000 da Visco, poi confermata da Tremonti, quando Follini era vice di Berlusconi e, dopo il passaggio a nord-est di Follini, cioé alla sinistra-centro, riconfermata da Visco "(uno dei promotori del centro studi Nens la cui sede viene affittata dalla famiglia Spitz). Insomma, a spitzichi e bocconi, Elisabetta I-II-III regna sul Demanio statale (demonio non del Monte Calvo, ma dello Spitzberg). Nen si sa perchè la sede del Nens è stata fittata dalla famiglia spitzichina.
Nella stessa pagina Guido Quaranta (come i ladroni di Alì Babà) nella sua "Banana Republic" irride i manifesti de "la pecora nera", cioé dell'on. Buontempo, detto "Er pecora", già di AN e passato recentemente a La Destra. Quaranta non ha visto, invece, i manifesti di Follini, passato lo scorso dal centrodestra alla sinistra-centro ed attuale uomo-Rai del Pd?
Marco Travaglio, detto anche Travprezzemolo perchè onnipresente e forse anche ubiquo, nonché Snasaculo perchè dotato di un olfatto finissimo per scovare i soldi di destra, che puzzano (mentre "non olet pecunia" di sinistra, come quella di De Benedetti, Della Valle, Soru, Illy, Marchini, Celentano, Benigni, Fazio, ecc.), stigmatizza che sul caso Forleo "per sapere come si sono svolti i fatti bisognerebbe ascoltare Fusco (pm) e Blandini (PG di Milano), ma il Csm sente solo Blandini. Cioè l'oste, il quale giura che il vino è ottimo...Fusco, sentito dalla Procura di Brescia, conferma la versione Forleo...Letizia Vacca dei Comunisti italiani (ha affermato) che <<le dichiarazioni della Forleo non hanno trovato riscontro>> e che <<E' necessario che emerga che Forleo e De Magistris sono cattivi magistrati" Ma necessario perché? E per chi?...". Già, perché e per chi, porca vacca?!
Finalmente arriva l'amacato Serra Michele (sesto dopo l'Arcangelo, Sant'oro, Bongiorno, Cucuzza e Placido), il quale con prosa smagliante, al fosforo, ironizza su Vespa, Studio Aperto, Cucuzza, "Libero", leghisti e anticomunisti/zingari/islamici. Nulla su Mailat, sui massacratori dei coniugi Pellicciardi, su Marzouk, sui brigatisti rossi che hanno vilmente ammazzato Marco Biagi o sui devastatori comunisti condannati per il "sacco" di Genova durante il G8.
Gigi Riva (Giggi Rivva in Babbagia) titola "Se il Kosovo s'infiamma" e nota che "c'è un arsenale in ogni casa. In un paese polveriera dove l'illegalità si è fatta istituzione". Baffino mandò i Tornado o F16 a bombardare i serbi per "proteggere" gli abitanti di un siffatto paese! E spendiamo milgiaia di miliardi di vecchie lire per "vigilare" e "mantenere" un tal popolo musulmano. Mentre musulmani sudanesi massacrano impunemente centinaia di migliaia di neri cristiani e animisti!!! Se ci fosse un gigantesco Gulliver per spegnere il temuto incendio del Kosovo!
Marco Damilano (DaMosca fino al 1989) ci parla di un "Pd a orologeria" (come certa giustizia, Marco). Coppie di fatto. Gay. Testamento biologico. Questi temi mettono a rischio governo e Partito democratico. Accenna ai Cus (Contratti di unione solidale), che hanno preso il posto dei Dico. "Cus, Cus", come il piatto maghrebino. Ma va a fare il cus, direbbe Beppe Grillo.
Segue un colloquio con EuGenio Scalfari di Daniela Minerva sul tema "La sinistra poco laica". Il grande Bennato (alias EuGenio) dice: "Capisco che Veltroni non possa affrontare di petto il tema delle unioni civili.". Allora che le affronti di spalle, dico io. Così Valtere (come lo appella er Piotta) troverà minor resistenza, se non la offrirà lui: massima "apertura" ai temi sociali.
Giampaolo Pansa, Gipì, nel suo Bestiario irride Bertinotti "Grande Puffo, grande tuffo", sospettato di attentato-bis a Prodi, mentre Sabina Minardi "scherza" ("Sora Lella style") sulla consorte di Fausto, Gabriela Faglio Bertinotti.
I coniugi Bertinotti, Fausto e Lella, posseggono tre abitazioni: una villa con piscina in Umbria (familiarmente chiamata "la dacia", come quella di Stalin), un appartamento a Roma ed altro appartamento non ricordo dove. La canzone preferita di Fausto e Lalla è "Certe (Berti)notti...", cantata per loro (in russo) da Ligabue.

Pasquinata (dedicata ai coniugi Cipputi, Fabia e Minchio, come il duo pugliese di Striscia la notizia).

"Dice, mesta, sora Lella (Bertinotti), ma che sfiga, ma che jella.  C'ò la villa con piscina, c'ò la casa romanina. Ma nun c'ò, Katia (Bellillo) mia, una villa a Pantelleria (come Visco).  Fo 'na villa ner futuro sopr' ar Capo Palinuro? 'Na mansarda ar quinto piano? Vabbè, ma a Capo Vaticano. Prenno puro un mezzanino su pe' monti del Trentino. 'Na schicchera a giulebbe? Dentro a 'n'attico a Marebbe. Pe' nu trullo m'arrovello, ma ar centro de Arberobello. Nun lontano (Andria) c'é un castello? Aoh, me pijo puro quello. E' nu castello molto antico che fu già de Federico (II). Sì? Mo' sarà de Faustorico!  E vorrei abbità, in finale, sette anni al Quirinale".

 
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