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Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 25 Dicembre 2007 da dinilu

L'Espresso n. 31 del 9 agosto 2007

L'Espresso (direbbe er Piotta) é proprio una ciofeca, forse per colpa dell'acqua inquinata, perché il caffé é sempre di qualità illymitatamente rossa. Salto a pie' pari la vignetta di Altan ed i cazzeggi, anzi boccheggi, di Giorgio Bocca, poi mi arresto di fronte al titolo "Metti una sera Walter e Massimo", dove Massimo non é Baffino, ma Moratti, il consorte di Milly, radical chic, ospite di SW (SuperWalter). "All'incontro...erano in 350 (più di quelli delle Termopili; ma SW non é Leonida): oltre ai politici amici, tanti bei nomi della borghesia professionale e della classe creativa ambrosiana (di sinistra, ché l'altra, di destra, non crea un c...): il direttore del Piccolo Teatro Sergio Escobar (omonimo del capo del Cartello di Medellin, Pablo).... Non c'era Keith Jarrett (chi cavolo é?), ma é stato bello": é bello ciò che piace.
A lato Guido Quaranta ("Banana republic": quella di Prodi & C.?) mi informa che "Franca Rame sfoggia una laurea ad honorem conferita dall'Università di Wolverhampton (citta mineraria inglese"): una laurea di rame, anzi di bronzo, come la faccia dei conferitori.
L'immenso Serra (Michele IV, dopo l'Arcangelo, Sant'oro e Cucuzza), verga una prosa, che nemmeno Baricco o Veronesi o Faletti o Lucarelli, sulla "Milano da sniffare", di cui ecco un sublime stralcio: "Il leader riconosciuto dei cocainomani di corso Como, noto comme Jimmy Aspirapolvere, la assume dalle orecchie grazie ad una pompa per biciclette". La po-lvere bianca, prodotta nella terra di Colombo, cioé (non la Basilicata, ma) la Colombia, può essere "assunta" anche per uso terapeutico. Co' la pompa? Dipende dall'assuntore e dal "distributore". Apprendo che Ezio Greggio, che sghignazza e beffeggia tanto i furbi ed i mascalzoni, ha la residenza a Monaco, come Cipollini, Tomba, Capirossi, Biaggi, Daniela Zuccoli (moglie di Mike Bongiorno). Hai capito Ezio. Altro che greggio: é un furbone raffinato! Merita il Gabibbo, anzi il Gabirba.
Il "cuore" del settimanale (Attualità) é dedicato, da Marco Damilano (fino al 1989 DaMosca) a "L'alter Walter" (l'alter vater è quello del bagno di servizio), cioé a Goffredo Bettini Rocchi Camerata Passionei Mazzoleni (sembra la presidentessa della società per cui lavora Fantozzi), detto il Regista, "il braccio armato del veltronismo" (Cappon, il d.g. della Rai, direbbe "mi si accappona la pelle"). Goffry "tesse la tela" (il Penelope o l'Uomo-ragno), organizzando "serate di lavoro nella sua piccola casa (come quella del Pd: Rossaneve ed i sette nani) ai Parioli: discorsi politici e pasta e fagioli": le migliori idee sono frutto dei fagioli. Racconta Goffry: "Entrare nel Pci fu un passaggio della vita privata. Quando...cominciai a camminare da solo e scoprire la durezza della vita". Un percorso segnato dall'incontro con Pier Paolo Pasolini. Incontro che gli confermò la "durezza" della vita. Leo Sisti colloquia con l'ambasciatore della Romania, il quale minimizza (e te credo, direbbe er Piotta) il fatto che "da un rapporto del Viminale su crimini e prevenzione, registrano al primo posto i romeni, in ben sette su 15 tipi di reati"! Sul tema, nella rubrica Lettere, ce n'é una di tale Francesca Angioloni, che si proclama "offesa ed indignata" per la "criminalizzazione dei romeni" e parla di "razzismo giuridico" e di "sindrome da invasione...non giustificata dai dati (sic!)". Sospetto che a scrivere sia stata una romena (Francescu Angiolescu). A offenderci ed indignarci dobbiamo essere noi italiani, che importiamo tanta feccia (racaille direbbe Sarkozy) dall'estero, come il petrolio ed il gas. Però, mentre questi prodotti energetici ci difettano, di feccia nostrana (criminalità organizzata e comune) ne abbiamo fin troppa, tanto che potremmo, noi, esportarla. 
Apprezzabile, invece, é quanto dice Jean-Paul Fitoussi: "Basta con le accuse di protezionismo: le comunità hanno diritto di difendersi" e "l'Europa non vuole più essere guidata da tecnocrati. Il significato profondo dell'essere guidati da tecnocrati é che le elezioni non servono a nulla, non si é indipendenti e non funziona la democrazia". Très bien, c'est parfait.
Da ultimo, il genio (peccato non si chiami EuGenio, come Scalfari) Umberto Eco, cazzeggia da par Suo per riempire la Bustina, divagando persino su Michele Serra e la sua Satira preventiva, leggendo la quale si diverte "come un matto", anzi, per la stazza fisica, come un grosso matto, cioé un mattone (falso accrescitivo, come quello di grosso scoglio, cioé scoglione). Al termine della "carrellata" di bla-bla, Humbert scrive: "Di solito a questo punto lascio perdere". Lo stesso direbbero i Trettre, aggiungendo "Me pare tutta 'na str....".

Sociologi
Ricordo che in una puntata del talk show “Otto e mezzo” condotto dal geniale (non Eugeniale alla Scalfari!) Giuliano Ferrara, ebbe come ospite, tra gli altri, l’esimio Professore Luigi Manconi, docente di sociologia (se fosse stato all’Università di Trento avrebbe potuto avere come discenti Renato Curcio, Mara Cagol ed altri brigatisti rossi).
Della filosofia si celia che “è una cosa con la quale o senza la quale tutto rimane tale e quale”.
Ma la sociologia come può definirsi? Una scienza non solo inutile, ma anche dannosa, se ha “alimentato”, “abbeverato”, “indottrinato”, “fucinato” brigatisti rossi.
Il sinistro Manconi (fosse di destra si nomerebbe Drittoni) mostrò, da Professore, la propria superiore intelligenza, l’agudeza di cui è soverchiamente dotato (la natura è stata prodiga con lui, come con Platone, Leonardo da Vinci, Kant, Einstein, Fo, Benigni, Eco, Saramago, Tabucchi ed altri), quando, avendo Ferrara pronunciato  la frase “La vostra posizione…”, si inalberò esclamando irosamente “Mi dia del Lei!”, pensando, il genio sardo, che Ferrara avesse rivolto a Lui, comunista, il “voi” fascista! Ciò, essendo chiaro che “vostra” si riferiva alla posizione concettuale di Manconi e di quegli altri geni che la pensano come Lui.
Poco dopo, il magnifico, incredibile, stupefacente Professore, dopo aver bla-bla-blaterato insulsaggini contraddittorie, messo alle strette da una cristallina domanda di Ferrara, si “contorse/dimenò” come un verme infilzato da uno spillo, vanamente soccorso dalla partner di Ferrara (Ritanna Armeni), palesando la sua non illimitatezza intellettiva. Intanto, Ferrara, sornione, e Giovanardi, altro ospite, sadicamente ridevano.
Il Professore, ad un certo punto, interloquì: “Pretendo di sapere….”. Da buon pastore sardo, di quelli barbaricini (Orgosolo, Lula, Orune e dintorni), Luigi non “chiede” (è Uomo che non deve chiedere mai, come quello del dopobarba), ma “pretende”.
Liberatori strenui

Un western-maccheroni di qualche decennio fa, protagonista Terence Hill, aveva come titolo “....e continuavano a chiamarlo Trinità” (sequel di “Lo chiamavano Trinità”).
I partigiani comunisti, gli eroi liberatori (quasi da soli) dell'Italia e degli italiani, continuarono dopo il 25 aprile 1945 a “liberare” nel triangolo rosso, fino alla fine del 1946, eliminando 20.000 italiani, compresi i preti e le ragazzine di 13 anni (si legga “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa).
All'evidenza gli eroici partigiani stalinisti, come gli ultimi soldati giapponesi, ignoravano che in Italia le ostilità erano cessate il 25 aprile del '45 e continuarono ad ignorare tale evento fino a quando il puro eroe  Lohengrin Togliatti si premurò di informarli, dicendo loro “Basta”.
Pecunia non olet

Ho letto su “Panorama” che gli svizzeri (raccoglitori anche di denaro sporco, persino di quello che gronda sangue, sia nazista che delle mafie mondiali, dei dittatori, ecc.) hanno concesso la cittadinanza al fratello di Osama Bin Laden (o Binladin).
Mentre Osama  gioca ai quattro cantoni con l’Occidente, il suo caro fratello gestisce nei Cantoni elvetici centinaia o migliaia di milioni di franchi svizzeri (o dollari o euro) della famiglia Binladin, compresi quelli dello stesso Osama. Sotto gli occhi dell’Occidente.             
Gli svizzeri, così puliti, così anime candide pacifiste (da secoli non fanno guerre), tuttavia così feroci e bellicosi critici/persecutori di Oriana Fallaci, ospitano e riveriscono soldi e parenti di Osama.
Peraltro, una stagionata "signora" inglese ha osato sposare un figlio di Osama: dove c'é gusto non c'é perdenza, dice un proverbio; inoltre, la frutta matura non fece mai male.
Croci e rombi

Per non turbare i mussulmani qualcuno aveva proposto di sostituire con un rombo la "croce" della croce rossa.
Problema cruciale? No, rombale.
Crocevia. Tutti da rifare. A rombo. Milioni.
Innesti a T (cioè cruciformi)?  Tutti da rifare, a rombo. Miliardi.
Cruciverba. No, rombiverba.
E così via, discorreggiando, a rrromboooo!
Pansane estive

Giampaolo Pansa, che nel suo “Bestiario” su L'Espresso si sforza di mostrare il volto buono e raziocinante (non ottuso o livido) del comunismo, non può esimersi, ogni tanto, dal riaffermare il proprio voto di obbedienza, in forme talora soft , quando, pur movendo critiche bonarie alla sinistra, assicura, comunque, che voterà sempre “a manca” (senza turarsi, come Montanelli, il naso, né, come Cipputi, il deretano).
Tuttavia, nel fascicolo n. 34 del 1°.9.2005, forse perché aveva sgarrato troppo (arrivando al limite della catena), il fedele (di don Quijote Fassino) Sancho Pansa  esagera in modo marchiano (giungendo al confine della stupidità, beninteso dei lettori del feuilleton debenedettiano), quando afferma (udite, udite) che “il centro esiste già e sta....dentro il centro-sinistra, come dice la parola stessa. Sono di centro....l'italia dei valori di Tonino di Pietro, l'Udeur...., i socialisti di Enrico Boselli....la Margherita”, aggiungendo che “E' sicuramente di centro una quota importante dei Ds. Sto dicendo una bestemmia? Penso proprio di no. ...Perché non definire centristi....molti diessini? ....Intendo i Fassino, i D'Alema, i Bersani...Veltroni, Cofferati, Chiamparino....”.
Pansa, il solleone estivo ti aveva proprio lessato il cervello (quello non portato all'ammasso).
Passi considerare centrista  (della SINISTRA-centro!!) la Margherita (con tanti cattocomunisti alla Bindi ed alla Franceschini, per tacer di Rutelli, ex  compagno di Pecoraro Scanio), ma dare del centrista a Boselli, che sta a sinistra di Rutelli (forse pure dei DS), ed addirittura a Fassino, D'Alema, Veltroni, Cofferati, Chiamparino, è  irreale, folle, anzi scemenziale (un po' scemo e un po' demenziale).
A completamento, come la ciliegina sulla torta (quella dei Trettre “me pare tutta 'na str....”), Giampaolo affermava categoricamente che “Infine, c'è il più centrista di tutti: Romano Prodi.  Bisogna che il Super Prof. accentui al massimo (D'Alema?) il suo profilo centrista". Centro?  Come quello che si trova tra le natiche?.
Come nei fuochi di artificio, lo....schizzo tortiero finale. Centrista il faccia di mortadella, anzi di culatello (l'Università del salume), pappa e ciccia (ar culo, direbbe er Piotta) con Bertinotti e compagni! Vavavooommm!
Assicurazione sulla vita

Gli italiani non andranno nel Darfur. Quasi tremila militari stanno nel Libano, a controllare gli israeliani. Altri migliaia proteggono i musulmani  kosovari, bosniaci, ecc. Nessuno per proteggere i neri del Sudan, cristiani ed animisti, perseguitati e massacrati da anni (2.000.000 fino ad ora) dalle milizie arabo-musulmane (i janjaweed).
Siamo amici dei musulmani, anche dei patriottici Hamas ed Hezbollah, ai quali mai faremmo del male, aspettandoci che neppure essi facciano del male a noi. Siamo andati via dall'Iraq, dove, del resto, aiutavamo la popolazione. Fra non molto ce ne andremo anche dall'Afghanistan.
Apriamo le braccia agli immigrati, specie quelli dall'Africa, quasi tutti musulmani. Che altro possiamo fare? Si può dare di più, dice una canzone. Come si traduce in arabo?
Non ci saranno in Italia le Atocha madrilene, le subway londinesi, le banlieues parigine, i Fortuyn, i Van Gogh.
Italiani brava gente, accogliente, ospitale. Soprattutto con ministri come Ferrero, Amato e D'Alema.
Tranquilli, Sereni, Felici. Parola di Prodi.
C'é solo un "premio" da pagare, come per tutte le assicurazioni.

 
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