Post n°2013 pubblicato il
09 Ottobre 2009 da
dinilu
Sul Corsera (Italians) Marco Viappiani, sulla sentenza della Corte Costituzionale, si chiede: "Allora perche' tanto stupore sulla sentenza?". Marco (chi va (p)piano, va sano e va lontano...) ha ragione. Tout le monde (ma non Le Monde) sa che alla Consulta 9 giudici (di cui 5 nominati da tre capi dello Stato di sinistra: Scalfaro, Ciampi e Napolitano) sono orientati a sinistra e 6 verso il centrodestra. Nove "contro" sei, come ai rigori. Se la "quaestio" giuridica fosse inequivoca (il fine latinista Di Pietro direbbe "de plano"), il responso sarebbe stato all'unanimità. Il contrasto rivela che il giudizio non era giuridico, ma politico (il presidente Amirante nel 2004 scrisse -da relatore- una cosa e nel 2009, da presidente, si è smentito). Difatti non ha prevalso la "parte" minoritaria (non eletta da alcun presidente della Repubblica di destra, inesistente da 20 anni a questa parte, fino al comunista doc Napolitano, che nel 1956 plaudiva i carri armati sovietici in Ungheria).
Gli antichi romani ("de fero", non "de pajata" come quelli di oggi, tifosi di Totti), maestri del diritto, avvertivano che la sentenza (e quindi il giudice che la emana) "facit de nigro album" (può far diventare bianco il nero"), talché può accadere che "summus iudex summa iniuria" ("come "summum ius summa iniuria").
Se la Consulta fosse stata diversamente nominata (da presidenti della Repubblica di centrodestra), avremmo avuto la conferma del lodo per 9 a 6. Si sarebbe potuto avera una conferma per 8 a 7, se i due giudici nominati da Napolitano (moral suasion per non svilire la firma apposta sul lodo) avessero votato a favore.....
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il 26/10/2012 alle 00:15
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il 29/01/2011 alle 15:10
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il 11/08/2010 alle 15:40
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il 11/07/2010 alle 17:34
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il 11/07/2010 alle 16:53