Il roveto

Post N° 731

Famiglia Cristiana boccia duramente la proposta del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sulla raccolta delle impronte digitali dei bambini rom. «Alla prima prova d'esame - scrive - i ministri "cattolici" del governo del Cavaliere escono bocciati, senza appello. Per loro la dignità dell'uomo vale zero».
La risposta a Famiglia Poco Cristiana (e molto di sinistra, dalla parte dei Diliberto/Mussi/Rizzo e degli Odifreddi/Boselli/Pannella/Scalfari) la dà una notizia di cronaca odierna: Obbligavano anche con minacce di violenza sessuale, i figli a compiere furti in abitazioni e per questo la squadra mobile di Verona ha arrestato otto nomadi rom di nazionalità croata, di cui sette adulti e un minore.

Post N° 730

*Tav: da No a On (oppure da Ko a Ok).
*La Cassazione assolve il sindaco di Verona, Tosi: se il rom è un ladro, non c'è discriminazione.
Sillogismo giuridico (per assurdo): il rom ladro può essere discriminato; se tutti i rom divenissero ipoteticamente ladri (per la loro cultura il furto è un fatto lecito), tutti i rom potrebbero essere discriminabili, legittimamente.
*Red, meglio ReD': i circoli di D'Alema anti Pd (mica potevano chiamarsi Blue!). La loro birra esclusiva è Red Bull. Vàrtere e Romoletto dicono "Redde Bàlle".
*Veltroni: il governo si occupi dei problemi del Paese, non dei problemi di Berlusconi.
Berlusconi: i giudici si occupino un sacco di più dei problemi degli italiani (omicidi, rapine, stupri, furti, spaccio di droga/morte, terrorismo, ecc.) e un saccà di meno dei problemi (bagatellari: veline & dintorni) di Berlusconi.

Post N° 729

Di Pietro insulta Berlusconi per alcune raccomandazioni alla Rai e dice "Non mi scuso".
Tuona Tonino: «Utilizzare il proprio ruolo per mortificare il merito e la professionalità di chi lavora in Rai è un atto immorale. Questo sì è un insulto ai cittadini».
Lui, intercettato innumerevoli volte, mai ha raccomandato alcuno, tanto meno alla Rai; tanto meno il figlio poliziotto, dotato come il padre, capace di cavarsela sempre, benissimo, da solo. Buon sangue non mente. Chi è senza peccato scagli la prima (di) pietra.
Alla Rai nessuno è mai stato raccomandato dalla sinistra, specie a Rai 3. Mai. Lo comprovano decine di migliaia di intercettazioni di Zaccaria, Celli, Curzi e tanti altri dirigenti non di destra, nonchè di politici di sinistra.
Giurato ed altri del suo calibro, difatti, hanno vinto regolari concorsi per le loro indubbie, indiscutibili e superiori doti di cultura e di intelligenza.
L'intellighenzia, ci puoi giurare, sta tutta e sempre a sinistra e brilla, come il sole, di luce propria.

Post N° 728

Sondaggio del Corsera: Il Ministro Maroni propone di prendere le impronte ai bambini dei campi nomadi. Siete d'accordo?
Il 61% ha risposto sì, il 39% no.
Il 39% è costituito, oltre che da rom, da coloro che non hanno avuto mai con loro un "incontro ravvicinato" del 1° (accattonaggio), 2° (furto/truffa), 3° (molestie) o 4° tipo (aggressioni/ricatti).

Post N° 727

Nel 2006, a Roma, il costo complessivo dei 27 campi autorizzati, e dei 5.227 nomadi che vi abitano, è stato pari a 26 milioni di euro: 19 dei quali a carico del Campidoglio, sette allo Stato. In pratica sono stati investiti più di 400 euro al mese per ogni rom che vive nella capitale.
Se aggiungiamo i proventi, incalcolabili, da furti, accattonaggio, spaccio di droga ed altre attività romantiche, nonché gli oneri a carico della Sanità, dei trasporti e degli altri servizi sociali, quanto ci costano i rom, che sono 160.000? Centinaia di milioni di euro l'anno, anzi qualche migliaio di milioni di euro.
Totò/Pantalone direbbe: "E io pago!".
Per contro, i rom incrementano molto il Pil e il turismo straniero in Italia.
Peraltro, ci sono pensionati italiani che, dopo aver lavorato (non quanto i rom, però) prendono pensioni di 400-500 euro a mese.
L'art. 3 della Costituzione parla di uguaglianza: quella di Orwell e dei gagé (gonzi/pirla), come ci chiamano gentilmente i rom?

Post N° 726

Felice Casson, ex pm e oggi senatore Pd: "... Quanto alle accuse di Berlusconi, a mio avviso non esistono complotti, così come non esiste il rischio di una deriva fascista. Bisogna invece evitare che lo scontro produca ferite profonde alle regole democratiche. Nei riguardi del premier non c'è accanimento giudiziario, c'è forse una concentrazione eccessiva. Diciamo che c'è molta attenzione».
Bontà sua, molta attenzione! In 12 anni si sono interessati a Berlusconi solo 789 tra pm e giudici, obbligandolo a spendere in avvocati appena 174 milioni di euro. Al confronto, De Benedetti, l'Ingegnere......
Aggiunge Casson: «Capisco Milano. Siccome si sono concentrati sul filone economico-finanziario, vanno avanti seguendo quel filo. E magari il filo conduce verso situazioni da accertare. Ma Napoli... Rispetto a Milano è un'altra storia... Insomma, non si può passare la vita ad intercettare veline».
Sì, Felice, ma dalle veline vengono veleni (politici). Di Pietro ci ha già ricamato (con la sua consueta finezza): «Le intercettazioni che loro vogliono limitare ci fanno vedere un capo del governo che fa un lavoro più da magnaccia, impegnato a piazzare le veline che parlavano troppo».
Mi sovviene un libro erotico di Diderot "I gioielli indiscreti" (dove i gioielli sono i nidi tra i due rami femminili). Se potessero parlare, al telefono, che intercettazioni verrebbero fuori!

Post N° 725

Critiche all’iPhone vengono dalle donne con unghie troppo lunghe, le quali denunciano la difficoltà di utilizzo ed accusano la Apple di essere «un’azienda misogina»!
E se si tagliassero le unghie?  Certo, dice Steve Jobs, con le donne ci vuole una pazienza di Giobbe.

Post N° 724

Giornata di festa a Lampedusa, con l'inaugurazione dell'obelisco 'Cassodoro' di Arnaldo Pomodoro ripulito dagli strati di sporco.
Un obelisco, cassodoro, "sporco": honni soit qui mal y pense, specie se romagnolo o Tinto Brass. Fosse una donna nuda, sarebbe "Poppa al Pomodoro".

Post N° 723

Di Pietro: «Le intercettazioni che loro vogliono limitare ci fanno vedere un capo del governo che fa un lavoro più da magnaccia, impegnato a piazzare le veline che parlavano troppo».
Duro il commento del vicepresidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli: «L'onorevole, si fa per dire, Antonio Di Pietro è un noto frequentatore di garconniere, per di più a scrocco. Nessuno ha mai pensato di farne elemento di polemica politica. L'Italia reale, per fortuna, è migliore di Antonio Di Pietro».
Mi chiedo: Di Pietro è mai stato intercettato? Se si, con quali esiti fonici?
Ma Lui è senza peccato, come la Vergine Maria, e, magari con i congiuntivi non tutti al loro posto, "parla" la via, la verità e la vita e, più di Gesù, i valori.

Post N° 722

A ciascuno la sua campagna.
Conferenza stampa di Di Pietro, che dice ai giornalisti: «Dobbiamo fare subito perché dalle 6 di questa mattina sto trebbiando e devo continuare».
Mussolini a petto nudo, villoso, e con la falce in mano, faceva la "campagna del grano". 
Altri fanno la campagna della "grana", da decine di milioni di lire a decine di milioni di euro.

Post N° 721

Autoconvocazione lanciata dall'On. Furio Colombo, dal Sen. Francesco Pardi e da Paolo Flores d’Arcais, sobriamente intitolata "Tutti in piazza contro le leggi-canaglia".
La Trimurti (Romoletto direbbe "li Trimurtacci sua"), il tris d'Assi, il Trio Lescani, meglio Lesjene.
Campa cavallo, non quello della Rai che, con Luca, c'è da giurarci, potrebbe emettere, anziché nitriti, ra(gl)i. L'Unità ed il cavallo mi fanno sovvenire Furio (già cavallo dell'Est/Urss) Colombo, senatore comunista, il quale, con l'altro senatore, a vita, cattocomunista, Colombo (assuntore involontario, come tutti i romani, di polveri varie dal ponentino), vengono presi, come i classici due piccioni, con una fava (non Nuccio).
Pardi, Pancho Villa toscano (Bertinotti è Pancho "con" villa e piscina a Massa Martana), dai compagni di girorondi detto, per la sua agile e graffiante ferocia, Leo Pardi (nulla in comune, però, con il poeta recanatese, per giunta aristocratico).
Flores d'Arcais, nobile con due cognomi, come Pecoraro Scanio, girotondino, direttore di MicroMega, detto dai tondini (de fero, pe' armà la rivvoluzione) che girano con lui, per il suo ardore, Paolo "il caldo": grande (un cinese direbbe glande) filosofo, anzi ponzatore (senza essere nato a Ponza). 

Post N° 720

Impronte digitali ai minorenni rom. «Sono molto preoccupato - ha fatto sapere Thomas Hammarberg, commissario ai Diritti umani del Consiglio d'Europa -, questi sono metodi che richiamano misure prese nel passato e che hanno portato alla repressione dei Rom». «Non vedo - ha sottolineato Hammarberg - perchè queste misure debbano essere adottate solo per i Rom. E sono ancor più preoccupato perchè le misure colpiranno giovani e bambini, con potenziali effetti traumatici per loro. Il governo italiano dovrebbe trovare dei metodi più umani, non repressivi e non discriminatori per identificare queste persone».
Thomas, come l'omonimo santo, dovrebbe toccare con mano "chi" sono i rom, andando a vivere vicino a o in mezzo a loro per un anno o tenendoseli a casa propria per un anno. 
Le impronte digitali non si prendono agli italiani (rispettosi della legge; i delinquenti sono già schedati), perchè sono tutti identificabili, mentre i bambini rom non lo sono quasi mai.
Recentemente, a Milano, due ragazzini rom di 11 e 14 anni (secondo l'esame osseo) erano stati già fermati e controllati ben 124 volte per furti e borseggi.
I traumatizzati, Thomas, sono tutte le vittime (tra le quali, all'evidenza, non c'è Thomas), di furti, violenze fisiche, spaccio di droga ed altre "espressioni culturali" dei buoni e bravi rom.
L’europarlamentare radicale Marco Cappato, insieme alla collega Viktoria Mohacsi, deputata ungherese di etnia rom, ha intanto proposto al gruppo liberaldemocratico all’eurocamera (Alde) di chiedere un dibattito urgente sulla questione delle impronte.
Cappato dovrebbe vivere qualche mese vicino ai rom, per comprendere meglio l'handicap di coloro, sfortunati, che sono costretti a convivere per anni con i rom.
Con cruda, ma efficace, espressività qualcuno ha detto "Fare i froci con il culo degli altri".
Thomas e Marco fanno i "buoni" con la "pelle" degli altri. Facile e comodo! Andassero dove piacerà mandarli a Beppe Grillo.

Post N° 719

Nuove intercettazioni sul settimanale «Espresso» in edicola venerdì relative ai rapporti tra il premier Silvio Berlusconi, allora capo dell'opposizione, e l'ex direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà.
Il volteriano ingenuo chiede a Enzo Jannacci: "Ma, Freccero è mai stato intercettato? E Zaccaria? E Cappon? Se no, perché?". Enzo gli risponde: "Perché no!".

Post N° 718

*Ezio Mauro titola il suo editoriale "L'ossessione al Governo". Sto' Berlusconi è proprio ossessionato dai giudici! In 12 anni si sono interessati a lui appena 789 tra pm e giudici, obbligandolo a spendere in avvocati 174 milioni di euro. Al confronto, De Benedetti, l'Ingegnere......
*Cedolino pensioni, voci trattenute: Irpef, a.r. (addizionale regionale), a.c. (addizionale comunale) e a.s. (addizionale...sindacale)! 
*Veltroni, dopo le consecutive batoste elettorali (Italia, Roma, Sicilia), è divenuto Veltrino. 
*Michele Serra, l'amacato, scrive forbitamente: "...non è possibile andare avanti così, con questo omarino rumoroso, invadente, iperattivo che ci scassa le palle da vent'anni...". 
Michele (6° dopo l'Arcangelo, Bongiorno, Sant'oro, Cucuzza e Placido), il gigante (quello buono di Carosello "Gigante, pensaci tu..."), dimentica i giganti comunisti Mussi, Bertinotti, D'Alema ed altri. Berlusconi (omaSilvio, non omaRino) "scassa le palle" (quelle delicatesse) alla netta minoranza degli italiani, ma non fa male a chi non le ha.

Post N° 717

I rom in Italia sono 160.000, di cui la metà sono minori di 18 anni. I piccoli rom cominciano presto a fare piccoli furti già a 8-10 anni.  Per alcune nazioni d'Europa (la Francia ad esempio) si parla di estendere l'imputabilità e quindi la punibilità dei minori fino a dieci anni.
Recentemente, a Milano, due ragazzini rom di 11 e 14 anni (secondo l'esame osseo) erano stati già fermati e controllati ben 124 volte per furti e borseggi.
Maroni: impronte digitali ai minori rom.
Rosy Bindi, la cattolica "adulta" (vergine di ferro, arrugginito): "Si trattano i bambini rom come se fossero incalliti criminali". Anche Mailat è stato bambino (come Hitler, Stalin, Pol Pot, Attila, Amin Dada, Mugabe, Al Tourabi, ecc.).

Post N° 716

Dicono che Michelle Obama abbia usato il termine spregiativo withey (biancastri), con tono razzista.
Michelle (perché si chiama come la Hunziker e non 'Ndongba?) dimentica che il marito Barack Hussein (questo sì è un nome musulmano doc) è mezzo bianco: un nero integralista come lei lo definirebbe blackish, nerastro. 

Post N° 715

E' accusato di 13 omicidi, ma tra un mese sarà scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare. L'imputato è ritenuto uno dei sicari di Monte Sant'Angelo (FG) protagonista della sanguinosa faida di quel centro del Gargano.
Tornerà in libertà domani per lo stesso motivo uno dei presunti boss, accusato di cinque omicidi, traffico di droga e armi.
Che importa! E' più urgente celebrare il processo Mills ed altri consimili, che destano un ben maggiore "allarme sociale" tra gli italiani, specie quelli del comune garganico dove c'è la chiesa ipogea di San Michele Arcangelo.

Post N° 714

I girotondi li fanno i bambini. I girotonti li fanno adulti rimasti bambini (di cervello, beninteso).

Post N° 713

L'Istat rivela che le vendite al dettaglio ad aprile sono calate del 2,3% rispetto allo stesso mese dell'anno prima. Si tratta del dato più negativo da aprile 2005, quando il calo fu del 3,9%. Il calo tendenziale è stato dello 0,8% per le vendite di alimentari e del 3,4% per i non alimentari.
Poiché gli indicatori si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano quindi l'inflazione, il calo delle vendite è in realtà più elevato di quanto appaia.
Altri buchi aperti per stringere le cinture degli italiani a basso reddito.

Post N° 712

Leggo su Repubblica uno scritto del 1968 di Milan Kundera "la settimana che ci cambiò per sempre".
Avrà cambiato Milan ed altri cecoslovacchi, ma non quei comunisti inossidabili (in Italia Ingrao, Pajetta, Cossutta, ecc.) i quali plaudirono i carri armati sovietici che calpestavano con i loro cingoli la primavera praghese, Dubcek e Jan Palach.