Creato da dinilu il 24/12/2007
satira politica e di costume

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Messaggi del 16/03/2008

Post N° 422

Post n°422 pubblicato il 16 Marzo 2008 da dinilu
 
Tag: Cin Cin

P. R. di Amnesty International scrive a Beppe Severgnini: "La Cina non è aggredibile e fa troppo comodo agli affari dell'Occidente con la sua manodopera a prezzi stracciati e il popolo tenuto sotto il tacco di un diabolico mix capital-comunista di sfruttamento e dittatura...Abbiamo in mano un'arma micidiale e non ce ne rendiamo conto. Possiamo usarla tutti i giorni che acquistiamo qualcosa, basterebbe guardare un'etichetta e boicottare questa gigantesca grancassa del regime più pericoloso del mondo. E' ora di svegliarsi...con la Cina?"
Sono perfettamente d'accordo con Piero.
Beppe ha pubblicato senza commentare. Qui tacet consentire videtur, dicevano i romani antichi (quelli tosti, quelli di "moribus antiquis res stat romana virisque", non "li Romoletti e li Piotti de oggi").

 
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Post N° 421

Post n°421 pubblicato il 16 Marzo 2008 da dinilu
 

È il Pd l'erede della «visione democratica di Moro»: lo sottolinea in un'intervista all'Unità Massimo D'Alema, affermando inoltre che Berlusconi rappresenta «il contrario di Moro», l'idea cioè che «la politica debba rispecchiare una somma di istanze particolaristiche agitate in modo confuso». D'Alema rileva di avere «un ricordo vivissimo» della giornata del rapimento dello statista democristiano.
Per Maximo, non più leader, sarebbe meglio Moro, quello delle "convergenze parallele" e del "mi spezzo, ma non mi spiego", quello dei "comunisti subito al governo" (quando c'erano ancora l'Urss ed il blocco dell'Est). Maxim Maximovic, poi, denigra gli italiani del centrodestra tacciati di "somma di particolarismi agitati in modo confuso". Meglio dell'individualismo (io) l'uniforme conformismo delle masse (noi), dei formicai/termitai, dei collettivi, del pensiero unico (ai tempi di Moro c'erano il PUS, Pensiero Unico Sovietico, ed il il PUM, Pensiero Unico Maoista), dell'uguaglianza sintonica in cui ci sono sempre i Napoléon più uguali degli altri, quelli della villaconpiscina alla Bertinotti e dello yacht alla D'Alema, appunto. Questi, poi, ha un ricordo altrettanto vivo del fatto che a rapire ed uccidere Moro sono stati i comunisti integralisti seguaci del PUS e del PUM?

 
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Post N° 420

Post n°420 pubblicato il 16 Marzo 2008 da dinilu
 

Sergio Romano scrive in merito al successo degli spagnoli: "Credo che la materia prima della classe politica spagnola non sia diversa da quella della classe politica italiana. Ma penso che le buone costituzioni abbiano il merito di fare emergere ciò che di buono è presente in un uomo pubblico; e che le costituzioni cattive o superate dal tempo favoriscano l’emergenza del peggio".
Se ben intendo, fermo che differiscono poco "buon giorno" e "buen dia" o "buena jornada" (dia è più fedele al latino "dies"), la nostra Costituzione, di cui sono stati celebrati i 60 anni con slogan "sempre giovane" e simili, è invece vecchia e, sopra tutto, "superata dal tempo" e dalla modernità mondiale tumultuosa in tutti i suoi aspetti economici, sociali, politici e persino religiosi (il risveglio dell'Islam).

 
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Post N° 419

Post n°419 pubblicato il 16 Marzo 2008 da dinilu
 

Scrive Sergio Romano sulla "vexata quaestio" dei senatori a vita: "Credo anch’io che i senatori a vita, al momento del voto sulla fiducia, dovrebbero uscire dall’aula (l’astensione, al Senato, ha il valore di un voto negativo). Ma ho qualche dubbio sull’opportunità che tale comportamento venga richiesto dai leader dei partiti durante la campagna elettorale. In attesa d’una eventuale riforma costituzionale, tocca ai senatori a vita rendersi conto che una tale decisione, assunta spontaneamente, gioverebbe alla chiarezza dei rapporti di forza fra maggioranza e opposizione".
Al riguardo, considerate le esperienze "antiche, men nove e recenti" (D'Annunzio "Undulna"), c'è da essere pessimisti: i laticlaviati (usque ad mortem) mai si "renderanno conto spontaneamente" della opportunità, non essendo eletti dal "popolo sovrano", ma per "rescriptum capitis Rei Publicae", di non influire sulla vita dei governi non più graditi dai rappresentanti del popolo.
La soluzione efficace resta quella di modificare la Costituzione, trasformando la dignità laticlaviale (non elettiva) in altissima onorificenza al merito della Repubblica.

 
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