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Messaggi del 06/04/2008
Ernesto Galli Della Loggia, a proposito delle indegne contestazioni di Giuliano Ferrara, scrive conclusivamente : "Tutto pur di non prendersi l'incomodo di discuterne realmente le idee, ritenute pericolose per le certezze nostre e della nostra parte. Con il risultato inevitabile, e voluto, di far passare chi ha il solo torto di non pensarla come noi, di far passare lui, paradossalmente, come il colpevole di strumentalizzare le idee in funzione di chissà quale disegno politico. E gettando così le premesse per la costruzione della figura del nemico pubblico numero uno: attività alla quale, in Italia, per strano che possa sembrare, non sono dediti tanto gazzettieri di terz’ordine o politici senza scrupoli, ma per lo più la crema intellettuale del Paese, uomini e donne assolutamente dabbene".
Non si può non concordare appieno con tale riflessione. La "crema intellettuale", non meglio definita ed aggettivata, ma ben intuibile, è crema inacidita, diarroica per le menti deboli come la crema pasticcera andata a male per gli stomaci delicati.
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A.C., a proposito della latitanza delle femministe contro il maschilismo islamico (la ragazza sgozzata dal padre ed altri trascurabili episodi), ha scritto a Beppe Severgnini, conclusivamente: "È meno pericoloso attaccare chi al massimo ti rilancia gli ortaggi in faccia ed è decisamente più appagante schiamazzare in piena campagna elettorale piuttosto che sfidare la nota suscettibilità a lunga memoria dei musulmani. Quelli, si sa, non scherzano e prima o poi ti presentano il conto. Con buona pace delle battaglie dei diritti delle donne, anche quelli più elementari. E tutti vissero felici e contenti. O quasi."
Il coraggio, anzi l'eroismo contro chi non sa o non può difendersi, ad esempio il Vaticano e la Chiesa cattolica, che porgono l'altra guancia (mica "porgono" il coltello per sgozzare) appartiene ai leoni(da) nostrani (in Italia mica ci sono solo in don Abbondio!), quali gli atei/laicisti alla Odifreddi o alla Pannella o alla Boselli, gli atei/mangiapreti comunisti duri e puri come Rizzo e Diliberto, gli atei anticlericali vignettisti come Vauro (mai una vignetta su Maometto, sempre su Gesù, papi e santi). Va, uro! L'uro era un bovide che scorrazzava nelle pianure europee ai tempi di Otzi, l'uomo di Similaun.
Come sta scritto anche all'Eur, siamo "un popolo di santi di, navigatori, di eroi...", appunto.
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Inviato da: dinilu
il 26/10/2012 alle 00:15
Inviato da: dinilu
il 29/01/2011 alle 15:10
Inviato da: candydo
il 11/08/2010 alle 15:40
Inviato da: atakatun
il 11/07/2010 alle 17:34
Inviato da: dinilu
il 11/07/2010 alle 16:53