Il roveto

Post N° 566

Da Bucarest arriva l'alt sui diversi provvedimenti che riguardano gli immigrati clandestini, romeni e zingari, che dovrebbe essere contenuti nel pacchetto. «Attraverso la cooperazione con le autorità italiane, non consentiremo che i romeni onesti in Italia siano lesi e che nascano sentimenti antiromeni e xenofobi nella Penisola» ha detto il ministro della Difesa romeno Teodor Melescanu.
Melescanu, il Ministro della Difesa!? La Romania ("non consentiremo"!) intende dichiarare guerra all'Italia? Dio Cenescampu e liberi!
Il ministro consideri attentamente i misfatti quotidiani commessi da una torma di delinquenti romeni (rom e non rom), i quali sono in cima alla graduatoria dei delinquenti in Italia, battendo persino gli albanesi, i maghrebini, i neri africani, gli slavi e le altre etnie. Il timore ci deve essere non per i romeni onesti, ma solo per i criminali, che si sono riversati nella penisola come avvoltoi o iene (senza offesa per tali animali, guidati solo dall'istinto). Costoro rifluiscano nel loro paese d'origine, che deve riprenderseli! Di delinquenti ne abbiamo già troppi dei nostri! Il diritto di libera circolazione nella Ue si riferisce alle persone oneste, non ai delinquenti, ministro! Agli agenti patogeni viene impedito di espandersi liberamente nell'organismo e vie più di infettare, con il contagio, altri organismi.

Post N° 565

Su Rai 3 c'è stato, dopo le elezioni 2008, l'agguato di Travaglio contro Schifani, fresco di elezione a presidente del Senato, coram (davanti a) Fazioventimiliardidilire. Qualcosa di simile narrano sia accaduto, involontariamente, a Biagi (Enzo, il citazionista, non Marco, assassinato dalle Br), nel 2004 divenuto Biagiunmilioneemezzodieuro, il quale ospitò, l'antevigilia delle elezioni del 2001, il genio Benigni mentre Travaglio era ospite del genio Luttazzi, strenui fautori di Berlusconi, il quale, difatti, grazie a loro vinse a man bassa, come quest'anno.
Fazio si è scusato (recitando meglio di Benigni nelle sue gags dantesche). Biagi, tetragono (superior stabat), non si è mai scusato. E perché avrebbe dovuto, se era innocente?
Gasparri ha definito "patetiche" le scuse di Fazioventimiliardidilire (così commoventi e bene espresse, da premio Grullo, pardon Grolla d'oro).
TG3 mattina di lunedi 12 maggio: Corradino Mineo (che nel 2005, riporta Panorama, ha dichiarato reddito zero, come l'anno di Sant'oro) proclama sincere le scuse faziesche (o faziose? come si dice?), cioè di Fazio, mentre nei sottotitoli compare la scritta "Critiche di Travaglio a Schifani". Critica? Offesa "bella e buona" (come la Littizzetto), anzi vilipendio contro la seconda carica dello stato.
Tutto il PD deplora Travaglio: lacrime di coccodrillo (di Caimano, se fosse Nanni Moretti).
Finto rammarico, ipocrite reprensioni, falsi stupori: "Mio Dio!" esclamano i cattolici adulti; "Mao Dio!" esclama il maovaldese Ferrero.
I trinariciuti, tapini (con la banana di Altan in mano), non capiscono, sono disorientati. La resipiscenza non gli appartiene.