Creato da dinilu il 24/12/2007
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Messaggi del 18/05/2008

Post N° 587

Post n°587 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dinilu
 

Lucia Annunziata a "In 1/2 ora", ospite il ministro Ignazio La Russa, conclude, guardandolo dritto negli occhi, dicendo: "Vedremo". Con quegli occhi...

 
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Post N° 586

Post n°586 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dinilu
 

Il giudizio critico espresso dalla vice di Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, sull'azione del governo italiano non dovrebbe costituire un caso diplomatico? Il giudizio di riprovazione non riguarda i rapporti Italia-Spagna, che Zapatero (che non poteva non conoscere il pensiero della propria vice) ha definito buoni, ma l'azione che un altro Stato, l'Italia, intende svolgere, nella sua autonomia e sovranità, per risolvere problemi interni. Una vera e propria interferenza indebita ed offensiva per la portata negativa delle espressioni usate. Sarei dell'avviso che l'incauta Fernandez de la Vega, anzi  lo stesso Zapatero, presentasse le sue scuse a Berlusconi. 

 
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Post N° 585

Post n°585 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dinilu
 

Lo dice un  sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.It: gli italiani non li vogliono. I Rom fanno paura. Su mille intervistati, la maggioranza ammette che i nomadi costituiscono un problema, molto più degli extracomunitari. Ma quanti sono i rom presenti in Italia?
Secondo gli ultimi dati e le ultime stime dell’Opera Nomadi, sono 160.000 tra rom, sinti e camminanti. Di questi, 70.000 hanno cittadinanza italiana e 90.000 provengono dai Balcani (in costante aumento quelli dalla Romania, che si aggirano sui 60.000). E l’Italia è tra i Paesi europei con la più bassa percentuale di rom/sinti (0,3%: al 14/mo posto nella lista Ue). Questa minoranza, rileva l’associazione, è caratterizzata da una bassa speranza di vita (l’età media è di 40-50 anni) e dalla presenza di un’alta percentuale di minori (il 60% di questa popolazione ha meno di 18 anni).  C'è da dubitare fortemente sul primo dato, all'evidenza gonfiato per attenuare e stemperare pietisticamente l'intolleranza e l'insopportabilità, se non il rifiuto vero e proprio.
Scrive Renato Mannheimer: "Il popolo dei rom è straordinariamente malvisto dalla gran parte degli italiani. Se si chiede, ad esempio, ad un campione di cittadini quali popolazioni straniere o minoranze etniche siano «meno simpatiche», i rom si rivelano il gruppo meno amato in assoluto, risultando «antipatici » all'81% degli intervistati (per confronto, i filippini sono «antipatici» solo al 28%). Ancora, secondo il 70% degli italiani, la convivenza nello stesso paese con i rom è «difficile » o «impossibile»".

 
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Post N° 584

Post n°584 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dinilu
 

Antonella Palmieri ha scritto:

"Lila ha 15 anni e fino a qualche mese fa era la ladra più brava di un gruppo di nove ragazzini rom. Tutti fratelli e sorelle, tutti costretti a rubare a suon di minacce dai genitori.
Il gruppo si era specializzato nei borseggi sulla metropolitana di Roma e nelle piazze più affollate dai turisti nella capitale: il Colosseo, via dei Fori imperiali, piazza di Spagna, tutti posti ottimi per derubare i turisti tedeschi o giapponesi col naso all’insù a guardare i monumenti. I ragazzini infilano le mani nelle tasche ripulendole per bene. E alla fine chiamano la madre. “Quanto avete fatto oggi?” chiede la donna che con il cellulare impartisce ordini al nugolo di figli. La più grande del gruppo, Lala, 20 anni, risponde: “Nulla, perché Lila guarda le vetrine dei negozi”. E la donna allora urla: “Non tornate se non avete i soldi!”. Le mosse della nomade aguzzina sono state osservate dagli uomini della squadra mobile romana, diretta da Vittorio Rizzi. A coordinare le indagini, il pubblico ministero della procura di Roma, Carlo Lasperanza, che ha deciso di esaminare meglio questa famiglia, dopo che si è ritrovato Lala in tribunale, accusata di furto, per due volte in pochi giorni. Così dopo mesi di indagini e di intercettazioni telefoniche è riuscito a far arrestare i due genitori vessatori.
Si tratta di nomadi bosniaci che girano in camper e si fermano per qualche mese fuori dai campi rom. La madre, arrestata a dicembre, è Angela Salinovic, 38 anni, dieci figli nati in vent’anni passati in gravidanza o allattando. Anche perché se sei incinta il carcere è meno duro. E i figli sono sì bocche da sfamare, ma soprattutto manine da infilare nelle tasche dei turisti. Dalle intercettazioni della procura emerge un quadro familiare sconcertante. Quando la figlia più grande, anche lei ladra, decide di sposarsi, Salinovic chiama la futura consuocera e le dice: “Se Lala sposa tuo figlio, ruba per conto suo e non più per me, mi fai un danno, me la devi pagare bene questa figlia, è brava a rubare e vale tanto”.
Il marito di Angela è Bebo Hamidovic, 42 anni, fuggito in Spagna con i bambini e catturato la settimana scorsa. Hamidovic ama le auto e usa i soldi che le figlie gli portano a casa per pagare debiti contratti per comprare camper ogni volta più tecnologici. Se le ragazze non riuscivano a rubare abbastanza il padre urlava: “Che pensate di fare, mandarmi in rovina? Volete che perda la macchina? Tutto quanto? Adesso andate, rubate e datevi da fare!”. Marito e moglie sono accusati di riduzione in schiavitù, furto e rapina. Il più piccolo dei ladruncoli ha 3 anni, la più grande 20. Gli altri figli hanno età fra 8 e 15 anni. A Roma i bambini dormono fuori dal campo rom in via Candoni, periferia sud-ovest della città, vicino a via della Magliana. La mattina si alzano presto per poter essere in centro alle 9. Poi cominciano i borseggi fra telefonate continue della donna: “Quanto avete fatto? Ci sono turisti? C’è la polizia?”.
Nelle telefonate non si preoccupa mai di sapere come stanno, solo se quella sera torneranno a casa con i soldi. I figli poi devono anche fronteggiare la concorrenza. In una telefonata in cui la madre si lamenta del poco guadagno Lala si difende: “In giro ci sono troppi ladri “. I ladruncoli venivano esortati a rubare sempre di più ed erano fonte di guadagno per i genitori che li mettevano in guardia: “Non rubate tutti insieme, perché date nell’occhio e vi fate arrestare”. Le ragazze più grandi sono abituate ai commissariati: Lala e stata fermata 30 volte in 5 anni, sempre dopo essere stata sorpresa a rubare. Poi il giudice decideva di metterla in comunità e dopo i primi giorni lei fuggiva. Riusciva a nascondere il telefonino per parlare con la madre che le raccomandava: “Sta’ buona i primi giorni, poi non appena si fidano di te scappa”. Se, invece, a essere fermati erano i ragazzini con meno di 14 anni, che per legge anche se rubano non sono perseguibili, la madre diceva di essere incinta e mandava uno zio a riprenderli dalla struttura in cui erano stati portati. Un viavai che non e stato facile fermare. “Il problema di queste famiglie e che spesso i figli non vengono maltrattati o picchiati” sostiene Magda Brienza, presidente del Tribunale dei minorenni di Roma. “Vengono mandati a rubare, ma per loro e una sorta di lavoro”. E le soluzioni in questi casi sembrano ardue. “Fino a quando non si riesce a intervenire sui genitori, allontanare i figli li fa star male. Lo facciamo solo quando vengono esposti a gravi rischi. La verità e che servono politiche sociali serie con investimenti adeguati ” ritiene Brienza. L’estate scorsa da Roma le giovani ladre sono state mandate a Parigi. La madre si informava da una: “Quanto hai rubato? “. “Non sono riuscita a rubare nulla” rispondeva sconsolata la figlia, che subito veniva coperta di insulti dalla donna che minacciava: “Lavorate bene altrimenti Bebo vi ammazza di botte”.
E aggiungeva: “Se lo sapevo non ti mandavo in Francia, io vi ammazzo”. Aver costretto le figlie ad andare in un altro paese viene considerato un premio dai genitori e rende il padre pieno di orgoglio. Al telefono con un amico dice: “Ho mandato le ragazze a rubare a Parigi, fra un po’ mando anche i maschi”.
Il figlio maggiore ha solo 13 anni. Bebo Hamidovic è partito con tutti i figli pochi giorni prima dell’arresto della donna. Sono stati individuati prima in Francia, poi in Spagna, ma al momento della cattura dell’uomo si sono perse le tracce dei ragazzini. Gli investigatori della squadra mobile ritengono che siano stati affidati dal padre ad altri parenti, sempre nomadi. Una vita da piccoli schiavi fra le meraviglie delle citta d’arte.".

di Antonella Palmieri

 
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Post N° 583

Post n°583 pubblicato il 18 Maggio 2008 da dinilu
 

Un osservatore Ue per la questione nomadi ha criticato le condizioni trovate in Italia: «La situazione dei rom in Italia è orribile. È incredibile che in un paese democratico ci siano persone che vivono senza diritti e senza documenti anche se sono qui da 40 anni».
Chi è il severo censore?  L'europarlamentare di etnia rom Viktoria Mohacsi.
Una parlamentare rom, di nazionalità ungherese incaricata dall'Unione europea europea di monitorare la situazione dei campi rom in Italia dopo i fatti di Napoli. Una rom che perora la causa dei rom: il massimo dell'obiettività!
La situazione orribile, signora Mohacsi, è quella di chi i rom li ha vicino casa e spesso "dentro" casa, senza essere invitati. Quelli che uccidono, stuprano, aggrediscono, ricattano con la violenza, spacciano droga, costringono bambini a rubare e mendicare, intasano gli ospedali, sfruttando i servizi sociali. Prendono sempre, spesso con l'inganno e/o la violenza, spesso pretendono. Senza mai dare alcunchè, se non problemi e fastidio. Superflui che non vogliono integrarsi, ma solo vivere a modo loro, "alle spalle" di chi li ospita, senza rispettare leggi e regole di convivenza civile.
Frequentemente arricchendosi con le attività illecite. La signora Mohacsi, dopo la visita al più grande campo nomadi di Roma, il Casilino 900, sarebbe dovuta andare a visitare, sempre a Roma, prima il capitano di vascello vedovo della signora Reggiani, orribilmente uccisa dal rom Mailat e poi il clan dei Casamonica, dove avrebbe trovato ville miliardarie, macchine di lusso ed altro, affatto orribili.

 
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