Il roveto

Post N° 590

Di Pietro e Travaglio ovvero affinità elettive.

Tonino come Gesù: dalla stalla alle stelle; tuttavia, a differenza del Messia (processato una sola volta, condannato e crocefisso), egli è stato tante volte inquisito, ma sempre pienamente assolto, più puro che pria. Tonino ha difeso Travaglio nella recente querelle con Schifani.

Marco è l'evangelista di Tonino ("ho votato per lui"), e si accingerà a scrivere il vangelo toniniano, narrando i suoi miracoli: dagli studi universitari, ai concorsi, alle varie attività (emigrato-commissario di polizia-pm-politico), alla capacità straordinaria di gestire denaro privato e pubblico (da 100 milioni di lire a 22 milioni di di euro), moltiplicando, da pm, non i pani, ma le pene.

Di miracoli toniniani ce n'è d'avanzo, vero Marco?

Marco, fiutatore ineguagliabile di soldi (ha scritto "L'odore dei soldi"), beninteso quelli di destra, sterco del diavolo, oro di Mammona, demaledetti. I soldi di sinistra, invece, sono oro santo, debenedetti.

Marco ha smentito categoricamente (con qualche "tic" nel confronto con Castelli ad Anno Zero) di avere soggiornato a spese altrui, come malvagiamente insinuato da taluno.

Gli crediamo senza esitazioni e senza riserve, perchè egli è, come Bruto, uomo (e giornalista) d'onore, oltre che, d'odore, per il libro sopra ricordato.

Marco può proclamare urbi et orbi "Si Toninus pro nobis, quis contra nos?".

Post N° 589

Michele Serra, l'amacato di Repubblica, se la prende con Penati, presidente Pd della Provincia di Milano, perché chiede "l'espulsione non solo di chi delinque, ma anche di chi in Italia non ha mezzi di sussistenza" (e vive d'aria e sole, come gli uccelli).
Pontifica Michele che "la sinistra deve <rappresentare di meno> ed <educare di più>, altrimenti rischia di perdere il voto suo e di "quelli che la pensano come lui".
Michele (sesto dopo l'Arcangelo, Bongiorno, Sant'oro, Cucuzza e Placido) conclude dicendo che i senza carta e/o soldi (sans papier et argent), in particolare rom e clandestini e comunitari che non delinquono, li ospiteranno e manterranno lui e quelli che la pensano come lui, senza gravare su quelli (la massima parte degli italiani) che la pensano diversamente.
Plaudo, concordo e ritengo concorderanno tutti o molti della maggioranza dissenziente.

Post N° 588

Nuovo attacco della Spagna all'Italia. Errare humanum est, perseverare diabolicum. Qualcuno ricordi agli spagnoli che solo la Ue, essendo sovranazionale, può (e deve all'occorrenza) intervenire nei confronti degli atti politici e/o economici degli Stati membri.
Una ministra spagnola (Bibiana Aidò Almagro) ha addirittura detto: "Berlusconi è da psichiatra". Siamo all'offesa gratuita ad un capo di governo di una Nazione (anche coloro che hanno votato Berlusconi, cioè la maggioranza degli italiani, sono offesi). Zapatero non può non accorgersi di tali villanie, se pure non ne era a già a conoscenza. Chi deve intervenire per chiedere le scuse ufficiali della Spagna all'Italia? Napolitano verso il re Juan Carlos oppure Berlusconi verso Zapatero oppure Frattini verso l'omologo spagnolo?
Resta il dubbio che si tratti di una "sponda" spagnola  (non il "Pais" o "El Mundo", ma ministri di Zapatero) alla sinistra (estrema e non) italiana, sconfitta nelle recenti elezioni, che non riesce ad accettare la chiara volontà della netta maggioranza del popolo italiano.

Zapatero, altro che Bambi, è un toro di Murcia (cui l'atroce attentato di Atocha non ha tranciato gli attributi, anzi li ha potenziati): le cose le dice, non le manda a dire, nè fa il ventriloquo, nè si trincera dietro femmine, che siano la sua vice o una sua ministra.

La Spagna ha sparato (uccidendone 15) ed eretto muri contro gli immigrati, espellendone 370.000 in quattro anni! Inoltre non ha riconosciuto il Kosovo indipendente. La ministra schizofrenica, andasse lei dallo psichiatra.