Il roveto

Post N° 647

Paolo Sorrentino, regista de Il divo, per presentare al pubblico la pellicola premiata dalla Giuria dell'ultimo Festival di Cannes, afferma: «Andreotti è la massima incarnazione del potere a livello mediocre, non come Moro, che spaventava perché teorizzava grandi strategie». Moro, il genio politico.

Post N° 646

Cesena. All'interno del confessionale del Duomo i carabinieri hanno sorpreso E.B., 32 anni di professione educatrice, e G.S., 31 anni operaio, entrambi incensurati. I due erano impegnati in un appassionato rapporto orale. Poi si sono giustificati: «Siamo atei e per noi fare sesso in chiesa è come farlo in qualsiasi altro posto».
Educatrice, atea e sfrontata. Ma educa chi e come?

Post N° 645

La Lega diserta il 2 giugno, l'amarezza di Napolitano. Amarezza addolcita dalla presenza di Veltroni, Bertinotti, Diliberto, Rizzo e compagni.

Post N° 644

Bolzano. La SPD chiede l'esame di lingua tedesca per ammettere negli asili bimbi italiani. Perché il governo Berlusconi non toglie ai "sudtirolesi", già sostenitori (spesso determinanti) di Prodi & compagni, i privilegi "pagati" dal Professore e magari anche altri vantaggi goduti, che rendono gli altoatesini cittadini di serie AA (Alto Adige), alla faccia dei cittadini delle altre regioni a statuto ordinario, che sono, invece, di serie B, C, D...? Penso sempre ai 600.000 morti e 1.200.000 feriti (tra cui mio padre, classe 1892) della prima, vittoriosa guerra mondiale: inutili?

Post N° 643

Andrea Graziosi ha scritto "L'Urss di Lenin e Stalin", in cui svela che l'Urss, da Lenin in poi, è stata una tirannia "asiatica" sulle donne, gli operai e i contadini, causando la morte di milioni di russi.
Il libro smentisce una leggenda ancora dura a morire: a Mosca non ci fu mai un'età d'oro della Rivoluzione e del Comunismo.
Tanti, però, ancora oggi continuano a credere a tale suggestiva leggenda, al Paradiso sovietico ed al sol dell'avvenir. Pervicacemente, rifiutando la verità.
La fede assoluta può rendere ciechi, sordi e persino ottusi.

Post N° 642

Doppio attacco alla nuova normativa sull'immigrazione varata dal governo italiano. Dal Vaticano e dalle Nazioni Unite. «Le politiche repressive così come gli atteggiamenti xenofobi e intolleranti contro l'immigrazione irregolare e le minoranze indesiderate rappresentano, in Europa, una seria preoccupazione».
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Louise Arbour, punta il dito contro l'Italia, stigmatizzando la «recente decisione del governo di rendere reato l'immigrazione illegale» ed i recenti attacchi contro i Rom. La Arbour, intervenuta al Consiglio dell'Onu sui diritti umani riunito in sessione a Ginevra, ha affermato che «esempi di queste politiche ed atteggiamenti sono rappresentati dalla recente decisione del governo italiano di rendere reato l'immigrazione illegale e dai recenti attacchi contro i campi rom a Napoli e Milano».
L'Onu fa Onu contro l'Italia e Mezzu, anzi Quartu, anzi Zeru contro il Sudan che da anni (da Al Tourabi in giù) massacra impunemente, servendosi delle milizie arabo-musulmane (i Janjaweed), i neri cristiani ed anumisti. Fino ad ora ne sono stati uccisi due milioni ed il massacro continua nel Darfur. 
L'Onu si preoccupa dei rom che uccidono (Mailat, Ahmetovic), rapinano, rubano, spacciano droga, fanno accattonaggio (sfruttando neonati che si vendono l'un l'altro), deturpano l'ambiente, si appropriano anche con minacce e ricatti dei beni altrui e persino, all'occorrenza, tentano di rapire bambini.
La Arbour (perché non si chiama Pearl?) punta il dito. Quel dito dovrebbe puntarlo su altri bersagli, la pergola. Su quel graticcio si avvilupperebbero bene rom e clandestini!