Il roveto

Grani di pepe

*L'On. Esposito PD viene multato a Torino perché viaggia in bici sul marciapiede. Dall'articolo si evince che pure lui ha la scorta. Embè? Per evitare che l'On. sia esposto a pericoli, cribbio! 

*La Guardia costiera (dell'Africa) ieri ha traghettato 3000 clandestini, pardon risorse islamiche in Italia. Gli islamici ora pregano rivolti verso Roma non verso Mecca. Mecca..o.

*Dal Foglio. Anche davanti al terremoto la Morte deve inginocchiarsi al sacro ed eterno mistero della Vita. Veramente è la Vita che si inginocchia davanti al mistero eterno della Morte. Meglio, i morituri si inginocchiano dinanzi ai morti ("Lasciate che i morti seppelliscano i morti").

Blob

*Il genocidio ignorato degli yazidi.  Tanto clamore (Srebrenica) per bosniaci, già cristiani rinnegati divenuti sgherri del Sultano turco angariando i serbi, che non hanno dimenticato. Nulla, invece, per gli inoffensivi yazidi, per secoli massacrati dagli islamici, anzi isnemici (anche di tutte le religioni diverse dalla loro).

*L’incubo tedesco di diventare la nuova meta del radicalismo islamico.La Germania si è riempita di turchi e altri muslim. Francia e Belgio saturi di maghrebini e neri muslim. Tutti crotali in seno all'Occidente.

*In 4 giorni sbarcate 13000 risorse musulmane, per il 90% maschi giovani. Al 30 agosto 2016 le risorse sono 145900. Aumenteranno notevolmente nei mesi a venire, forse saranno 200000 entro Natale. Allah lo voglia. Soldi e pazienza abbondano, anzi avanzano, in Italia.

*“Il terremoto non uccide. Uccidono le opere dell’uomo!”, dice il vescovo di Rieti. Cardinale subito. Vescovo c-reatino guarda il fuscello e non la trave. Morte. Male, catastrofi naturali, virus/batteri, cancro, epidemie, glaciazioni, meteoriti giganti sono opere dell'uomo? Opera dell'uomo pure lo tsunami da 300000 morti?

Progressisti mentecatti

“Il silenzio delle donne occidentali più impegnate equivale al tradimento di ogni singola ragazza e donna perseguitata in nome dell’islam. I progressisti, in particolare, accettano pratiche aberranti e datate contro le donne in nome della sensibilità culturale. E questa bizzarra alleanza fra progressisti e islam radicale è la dimostrazione della bancarotta morale di un’ampia parte della sinistra”. A parlare con il Foglio è Rita Panahi, fuggita nel 1984 dall’Iran quando la sua famiglia fu perseguitata dall’ayatollah Khomeini.