Il Salotto

Visione simbolica


  
 E lo stesso Luis de Leòn fu un significativo rappresentante della Visione simbolica cioè di quella  visione del mondo elaborata nella cultura medievale. Le letture di Platone e S. Agostino influenzarono la sua concezione religiosa e lo  portarono alla contemplazione misticaÈ necessario che l’occhio destinato a vedere cose simili diventi prima di tutto parente e simile alla cosa che vuol vedere, perché un occhio non può vedere il sole se non è diventato solare, cioè, se non ha acquistato la natura del sole, e nessun animo, se non è diventato bello, può intuire la bellezza. È, dunque, necessario che diventi divino e deiforme e bello chiunque voglia vedere Dio e la Bellezza Suprema (Enneade I˚ 6, 8). In un  tale pensiero le cose del mondo fisico non devono essere considerate fine  a se  stesse come cose, sulle quali l’uomo possa fermarsi e che possano appagare la sua ricerca, ma simboli, che rinviano ad altro e fanno intravedere,  il mistero del divino. Simbolo» è termine greco (symbolon, da sym-ballo, «mettere insieme» cioè crea un'unita tra chi osserva e la cosa osservata e non separa l' azione di chi guarda da ciò che viene guardato, come può essere una visione più realistica ma anche più vuota...Una visione simbolica, come un innamorato che non si stanca mai di guardare il volto dell' amato perchè in questo non vede solo dei lineamenti e tratti , ma va oltre , osserva con le emozioni che il volto muove in lui. Così come la contemplazione del mare o della Natura... Molti poeti sanno bene usare la visione simbolica quando descrivono pensieri sensazioni ed esperienze