Il Salotto

A proposito di Dante: Galeotto fu...


 
Galeotto fu...Questa  frase ha origine da: "Galeotto fu il libro"...contenuta nel quinto canto dell'Inferno, nella Divina commedia di Dante, dove si narra della storia d'amore tra Paolo e Francesca vista nel precedente post, i quali  si scambiarono un tenero bacio proprio leggendo un libro che narrava della storia di Lancillotto e Ginevra. Non tutti sanno che nella vicenda di Lancillotto e Ginevra, un personaggio, Galehaut, favorì il loro amore consigliando a Lancillotto di rivelare il suo sentimento  a Ginevra, già sposa di Re Artù e questa rivelazione fu per loro fatale.  Nell'episodio raccontato da Francesca il leggere di questi due amanti porta lei e Paolo alla consapevolezza del loro sentimento e a  vivere poi  la loro passione nella realtà. Quindi Dante   fa dire a Francesca :"Quando leggemmo il disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante".   Galeotto fu..." , coniando un  modo di dire che ancora oggi è in uso. Ricordarsi di scrivere con la G maiuscolaUn altro modo di dire attribuito a Dante:Senza infamia e senza lode. L’originale, per la precisione, vuole “senza infamia e senza lodo”, che rima con “odo” e “modo” (Inferno, III, 36). L’espressione, oggi, ha un valore neutro. Per Dante, invece, era una cosa gravissima. Descriveva in questo modo gli ignavi, ossia coloro che avevano vissuto la propria vita senza commettere gravi peccati, ma anche senza schierarsi dalla parte della fede. Li disprezza, tanto che non vuole nemmeno prenderli in considerazione, e a Virgilio fa dire......Non ragioniam di loro, ma guarda e passaAltra espressione ancora in uso....