Si potrebbe dire anche rimandare rinviare procrastinare. Un articolo di Focus mi trova molto d'accordo. Prendersela comoda sui tempi di una scadenza ( senza esagerare)sembra alimentare il pensiero creativo, e si ha quindi la possibilità di presentare un lavoro al meglio, infatti : se si è sottoposti alla pressione di dover finire un lavoro di corsa si rischia di consegnare o di fare qualcosa di poco soddisfacente"Non troppo ansiosi di finire, non tanto immaturi da fare tutto di fretta: i veri innovatori stanno nel mezzo. "| ADAM GRANTA tessere le lodi della procrastinazione è Adam Grant, psicologo organizzativo alla Wharton Business School dell'Università della PennsylvaniaLa prima idea, dice Grant, non è quasi mai la migliore. La convizione che per avere successo si debba "fare la prima mossa" è soltanto un mitoCi deve essere un giusto equilibrio Chi ha la tendenza a tergiversare sui compiti assegnati sa che può permettersi di perdere un po' di tempo e che questo favorirà idee più creative; ma sa anche quando smettere e rimboccarsi le maniche Chi non ha l'ansia di arrivare in anticipo o di finire prima degli altri, si concede il tempo di concepire nuove idee e di trovare soluzioni originali. L'articolo fa un esempio :Quando Martin Luther King preparò il suo storico discorso a Washington nel 1963, continuò a correggere gli appunti fino a pochi minuti prima di pronunciarlo. La frase che tutti ricordiamo - I have a dream - non era nella bozza originale. Del resto è risaputo che anche i migliori scrittori o autori di testi rivedono e correggono più volte le loro pagine.Aggiungo che il temporeggiare, dove è possibile, è molto fruttuoso oltre che nelle cose pratiche, anche nelle decisioni e scelte che siamo chiamati a fare nella vita. Inoltre il temporeggiare quando è fatto in modo saggio non toglie valore al detto: "Non fare domani quello che potresti fare oggi". Detto molto saggio che è più che altro un ivito a evitare la tendenza alla pigrizia.