Onestamente, facilmente, lentamente, magnificamente, velocemente, sinceramente ecc.ecc. Esistono nella lingua italiana tantissimi avverbi di modo. Praticamente ognuna di queste parole nasce come aggettivo, viene trasformato al femminile e vi si aggiunge il suffisso mente. Scusate l ignoranza. Probabilmente chi ha fatto il classico o lo scientifico lo sa. Ma io mi sono chiesta che significato assume qui la parola "mente"? Da dove proviene questo suo uso particolare?E ovviamente viene dal latino. E riporto quanto segue:"Nella lingua dei nostri antenati latini era diffusissimo l'uso del complemento di modo formato con il sostantivo mente (ablativo di mens, mentis), che significa animo, cuore, mente, spirito e simili, preceduto da un aggettivo: serena mente (con animo sincero, sereno).Poiché la disposizione era sempre la medesima, prima l'aggettivo, poi il sostantivo, i due termini finirono con l'essere pronunciati e scritti uniti (una sorta di univerbazione, insomma) assolvendo la funzione di avverbio di modo. Con questo sistema tutti gli aggettivi possono essere trasformati in avverbi di modo o maniera"
Lingua Italiana. Ripasso...
Onestamente, facilmente, lentamente, magnificamente, velocemente, sinceramente ecc.ecc. Esistono nella lingua italiana tantissimi avverbi di modo. Praticamente ognuna di queste parole nasce come aggettivo, viene trasformato al femminile e vi si aggiunge il suffisso mente. Scusate l ignoranza. Probabilmente chi ha fatto il classico o lo scientifico lo sa. Ma io mi sono chiesta che significato assume qui la parola "mente"? Da dove proviene questo suo uso particolare?E ovviamente viene dal latino. E riporto quanto segue:"Nella lingua dei nostri antenati latini era diffusissimo l'uso del complemento di modo formato con il sostantivo mente (ablativo di mens, mentis), che significa animo, cuore, mente, spirito e simili, preceduto da un aggettivo: serena mente (con animo sincero, sereno).Poiché la disposizione era sempre la medesima, prima l'aggettivo, poi il sostantivo, i due termini finirono con l'essere pronunciati e scritti uniti (una sorta di univerbazione, insomma) assolvendo la funzione di avverbio di modo. Con questo sistema tutti gli aggettivi possono essere trasformati in avverbi di modo o maniera"