Il Comitato cura domiciliare Covid 19, costituito da centinaia di medici di Medicina generale e specialisti, che su Facebook ha raggiunto gli oltre 400. 000 iscritti (#terapiadomiciliarecovid19), ha elaborato uno schema terapeutico domiciliare per contrastare il virus, che ha permesso di curare migliaia di persone, riducendo in maniera significativa l’ospedalizzazione e i decessi. Proprio per evitare lo sproporzionato aggravamento della malattia, il protocollo messo a punto dal Comitato prevede un intervento tempestivo nella fase iniziale e l’uso di farmaci che sino a ora hanno dato una buona risposta sul campo.L Aifa e Ministero della Salute invece prescrivono raccomandazioni sul trattamento farmacologico domiciliare nella fase iniziale della malattia da Sars-Covid, consistenti unicamente in una “vigile attesa” e nella somministrazione di fans o paracetamolo."Questa malattia può essere intercettata precocemente non facendo, banalmente, una vigile attesa ma facendo una vigile operatività. Diciamo che il tempo medio di intervento per capire se iniziare una terapia e nell’ordine delle 24-48 o 72 ore se il paziente si mette in contatto presto. Tenga conto che noi spesso siamo contattati da pazienti che hanno sviluppato sintomi già da 6-7 giorni ma che non hanno assunto farmaci".Tutti questi medici lavorano ovviamente nel proprio territorio, ma seguono singoli casi di richieste di aiuto anche a distanza su Facebook.Chiunque, se iscritto al gruppo, può contattare questi medici su Facebook se ha dubbi e paure sul proprio stato di malattia specialmente nelle fasi iniziali e viene ascoltato e consigliato tempestivamente. Stanno facendo un ottimo lavoro. Io mi sono iscritta nel gruppo e vedo quanta attenzione e disponibilità ci sia da parte di questi medici che naturalmente raccolgono la richiesta di aiuto e prendono poi contatti in via privata .Purtroppo le linee guida ministeriali continuano a ignorare il prezioso lavoro dei medici di medicina generale e specialisti che dal marzo 2020 hanno curato e continuano a curare ‘in scienza e coscienza’ migliaia di persone.“Cercheremo un ulteriore dialogo con le istituzioni, con un evento organizzato in piazza del Popolo a Roma il prossimo 8 maggio alle ore 14.30, nel rispetto delle regole”, “poi presenteremo un nuovo ricorso al Tar”.
Io Sostengo Terapiadomicialiarecovid19 su Facebook
Il Comitato cura domiciliare Covid 19, costituito da centinaia di medici di Medicina generale e specialisti, che su Facebook ha raggiunto gli oltre 400. 000 iscritti (#terapiadomiciliarecovid19), ha elaborato uno schema terapeutico domiciliare per contrastare il virus, che ha permesso di curare migliaia di persone, riducendo in maniera significativa l’ospedalizzazione e i decessi. Proprio per evitare lo sproporzionato aggravamento della malattia, il protocollo messo a punto dal Comitato prevede un intervento tempestivo nella fase iniziale e l’uso di farmaci che sino a ora hanno dato una buona risposta sul campo.L Aifa e Ministero della Salute invece prescrivono raccomandazioni sul trattamento farmacologico domiciliare nella fase iniziale della malattia da Sars-Covid, consistenti unicamente in una “vigile attesa” e nella somministrazione di fans o paracetamolo."Questa malattia può essere intercettata precocemente non facendo, banalmente, una vigile attesa ma facendo una vigile operatività. Diciamo che il tempo medio di intervento per capire se iniziare una terapia e nell’ordine delle 24-48 o 72 ore se il paziente si mette in contatto presto. Tenga conto che noi spesso siamo contattati da pazienti che hanno sviluppato sintomi già da 6-7 giorni ma che non hanno assunto farmaci".Tutti questi medici lavorano ovviamente nel proprio territorio, ma seguono singoli casi di richieste di aiuto anche a distanza su Facebook.Chiunque, se iscritto al gruppo, può contattare questi medici su Facebook se ha dubbi e paure sul proprio stato di malattia specialmente nelle fasi iniziali e viene ascoltato e consigliato tempestivamente. Stanno facendo un ottimo lavoro. Io mi sono iscritta nel gruppo e vedo quanta attenzione e disponibilità ci sia da parte di questi medici che naturalmente raccolgono la richiesta di aiuto e prendono poi contatti in via privata .Purtroppo le linee guida ministeriali continuano a ignorare il prezioso lavoro dei medici di medicina generale e specialisti che dal marzo 2020 hanno curato e continuano a curare ‘in scienza e coscienza’ migliaia di persone.“Cercheremo un ulteriore dialogo con le istituzioni, con un evento organizzato in piazza del Popolo a Roma il prossimo 8 maggio alle ore 14.30, nel rispetto delle regole”, “poi presenteremo un nuovo ricorso al Tar”.