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L'ITALIA E' FORTE!


Partiti venerdì i Campionati Europei. Con qualche novità rispetto a quanto si era annunciato alla vigilia. È infatti presente la Danimarca, che il sito dei Campionati non dava tra le partecipanti; è invece, almeno per ora, assente la Bulgaria, i cui atleti sono iscritti alle gare ma non figurano sui blocchi di partenza.Ma la novità che più ci interessa riguarda la nostra Nazionale: Nicola Ferrua si è infortunato qualche giorno prima dell’inizio della manifestazione, ed è così stato sostituito last minute da colui che era stato l’escluso di lusso di questa Nazionale, Mauro Locchi. A Nicola un in bocca al lupo di pronta guarigione.E passiamo dunque ai primi due giorni di gare. L’Italia ha iniziato veramente a gonfie vele, ottenendo 21 finali A (il massimo era 22), conquistando 9 ori, 1 argento e 3 bronzi, abbassando un record mondiale (il sito dei Campionati parla di tre record mondiali, perché non tiene conto dei nostri ultimi Assoluti, i record registrati nei quali sono evidentemente ancora in dirittura di omologazione), uno europeo e altri due italiani, e staccando nella classifica parziale di oltre 100 punti la Germania e la Spagna. Però siamo anche la nazione che, dopo l’Olanda, ha affondato di più il manichino: tre squalifiche per affondamento, e anche pesanti.Federico Pinotti, Erica Buratto ed Isabella Cerquozzi sono stati i grandi protagonisti della seconda giornata di gare (nella prima si è disputata la sola SERC), ma i più giovani, Simone Procaccia ed Eleonora Chirieleison, neanche si sono fatti intimorire. Riguardo i nostri avversari diretti, la Spagna padrona di casa sta andando abbastanza male, mentre la Germania si sta comportando più o meno come previsto.Il livello agonistico si sta rivelando alto, con i record dei Campionati che sono stati battuti in tutte le gare tranne tre (Torpedo maschile e le due staffette 4x25).Vediamo così i risultati dei primi due giorni. SERC Vittoria della Gran Bretagna, che ha in questa gara un’ottima tradizione. Storico argento per la Repubblica Ceca, mentre è l’Olanda a completare il podio. I nostri si classificano ottavi. NUOTO CON OSTACOLI Questa gara si è rivelata una miniera d’oro per la nostra Nazionale: è stata infatti la gara dove l’Italia ha preso più punti e ha dato i maggiori distacchi, in termini di punteggio. In particolare abissali i distacchi su Germania e Spagna.Grande vittoria di Erica Buratto, che ha così cancellato quel deludente quinto posto del Rescue. La friulana stavolta non si è accontentata del record europeo, ma è andata a suggellare con 2’09”92 il nuovo record mondiale: il precedente primato era 2’09”98 dell’australiana Meagen Nay, mentre il precedente record europeo era 2’11”34, già di Erica. L’Ungheria completa il podio: seconda posizione per Krisztina Lipcsei con 2’11”41 e terza la sedicenne Annet Kovacs, già campionessa europea juniores della specialità, che ha abbassato di circa un secondo e mezzo il record continentale giovanile, portandolo a 2’11”63 (precedente 2’13”43 della Vandenabeele). Il 2’12”48 che consentì ad Erica di vincere due anni fa, così, quest’anno non avrebbe valso nemmeno il podio. In finale A si è comportata egregiamente anche Marcella Prandi, che è giunta quinta in 2’16”63, scendendo per la prima volta sotto i 2’17”. In batteria Erica aveva chiuso in 2’13”13 (secondo tempo) e Marcella in 2’17”96 (settimo tempo). Brava anche Martina Mariti, ritornata dopo oltre un anno sotto i 2’20”: chiudendo in 2’19”67 è giunta terza in finale B (era stata undicesima anche in mattinata con 2’20”72).Dall’altra parte, abbiamo un’eccellente prestazione dell’atteso Federico Pinotti, dalla maggior parte indicato alla vigilia come il più probabile trascinatore della Nazionale: per lui 1’56”02, che va ad abbassare di un secondo e mezzo il già suo record europeo, 1’57”55. Giusto per fare un paragone, due anni fa Lutz Heimann vinceva con 1’59”18! Stavolta è la Romania a completare il podio: già avevamo conosciuto al Rescue Razvan Florea, che ora è giunto terzo in 1’59”75, preceduto dal connazionale carneade Ioan Gherghel, che ha invece realizzato 1’58”26. Buon quinto posto per Germano Proietti, capace di 2’00”73, mentre da Paolo Russo, sesto in 2’00”91, era legittimo aspettarsi qualcosa in più, visto che il podio era alla sua portata. Nelle eliminatorie, Russo era entrato in finale col terzo tempo (2’01”74), Pinotti col quarto (2’02”04) e Proietti col quinto (2’02”93). STAFFETTA 4x50 CON OSTACOLI L’Italia non aveva mai vinto questa staffetta agli Europei: stavolta ne ha vinte due!Buratto, Cerquozzi, Prandi e Prelle portano il record italiano a 1’56”05 (precedente 1’56”74 dello stesso quartetto), precedendo le primatiste mondiali olandesi (1’56”23) e le ungheresi (1’57”19). L’Italia era entrata in finale col quarto tempo (1’59”60). Fuori dal podio la Germania, quarta.Record italiano anche per Russo, Pinotti, Proietti e Fanella, che migliorano l’1’42”93 della Marina Militare a 1’42”05: vittoria di misura sulla Spagna, che ha chiuso in 1’42”16. Terza la Germania in 1’43”65. MANICHINO CON PINNE E TORPEDO E anche Isabella Cerquozzi ritorna a vincere a livello internazionale: 1’01”96, per le altre non c’è storia. Seconda la belga Nele Vanbuel, già seconda alla Coppa di Germania e sempre più sorprendente: stavolta ha chiuso in 1’03”71. E poi cinque atlete in quattro decimi, e le prime due sono italiane. Eleonora Chirieleison debutta nella Nazionale Assoluta nel migliore nei modi, conquistando un bronzo con 1’04”57; Martina Mariti è invece quarta in 1’04”71. Diciamo che l’argento era alla portata di entrambe, soprattutto per la Mariti, che generalmente si mantiene sull’1’03” basso, ma comunque va bene così. In mattinata secondo tempo per Isabella (1’04”62, il primo tempo è stato 1’04”15 della tedesca Katrin Altmann, in finale giunta quinta), sesto per Martina (1’05”09) e settimo per Eleonora (1’05”55). Tra le altre attese, sesta l’olandese Monique Driessen e fuori dalla finale A la tedesca Aline Hundt e la spagnola Patricia De Diego.Tra i maschi, dopo la vittoria di Warendorf, si ripete Enrico Pankrath, tedesco ventenne, che realizza 56”27, dopo il 55”72 delle batterie. Staccato di due decimi il campione uscente, lo spagnolo Rafael Tamaral, che pur realizzando un 56”29 per lui buono, è costretto a vedersi scippare il titolo europeo. E in terza posizione, contro ogni pronostico, giunge il nostro Simone Procaccia, entrato in finale con l’ultimo tempo utile (57”88), e poi capace di mettere in riga nella lotta al bronzo i più esperti Cristoph Ertel e Michael Rodriguez, rispettivamente quarto e quinto classificato. Non bene gli altri due italiani. Mauro Locchi e Franco Fanella sono entrati in finale rispettivamente col quarto (56”79) e il sesto tempo (57”35), poi in finale immagino che abbiano entrambi avuto problemi all’aggancio, visto che Mauro ha chiuso con un altissimo 1’06”31 (settimo) e Franco è stato squalificato per affondamento (manichino girato). Peccato perché i loro stagionali sono inferiori al 56”29 che a permesso la vittoria a Pankrath. PERCORSO MISTO Poteva essere una storica tripletta. Ma stavolta Elena Prelle, dopo essere entrata in finale col primo tempo (1’16”97), affonda il manichino: squalificata, non le accadeva da quattro anni! Abbiamo comunque motivo di gioire, perché Erica Buratto dà un’ulteriore dimostrazione del suo ottimo stato di forma, vincendo il suo terzo oro di questi Campionati: 1’14”45 il tempo (1’17”02 nelle eliminatorie, secondo tempo). Ma non solo: anche la seconda posizione è italiana, grazie all’1’20”17 di Isabella Cerquozzi (1’21”23, sesto tempo, in mattinata). Terza la tedesca Stephanie Kasperski in 1’20”76 (1’19”26 in batteria). Oltre ad Elena Prelle, è stata squalificata in finale anche l’olandese Maartje van Keulen, che nelle eliminatorie aveva chiuso in 1’20”44.Terzo oro dei Campionati anche per Federico Pinotti, che infligge un netto distacco agli avversari (anche se non sono i sei secondi che la Buratto ha rifilato alla Cerquozzi): 1’02”74 è il suo tempo, col quale praticamente umilia il campione uscente, lo spagnolo Fernando Del Villar, che giunge secondo in 1’05”58. Non c’era il campione mondiale della specialità, il francese Guillem Riand: forse lui sarebbe stato in grado di tenere testa a Pinotti, anche se ho forti dubbi a riguardo, visto che il personale del francese col nuovo percorso è di 1’03”9. Terza posizione per il Capitano Mauro Locchi, che realizza 1’06”20. Purtroppo squalificato per affondamento Paolo Russo. Nella mattinata, primo tempo per Federico (1’05”76), sesto per Mauro (1’08”61) e settimo per Paolo (1’08”69). STAFFETTA 4x25 CON MANICHINO L’Italia ritorna a vincere sia con i maschi che con le femmine, come nel ’96, nel ’98 e nel 2001.Cerquozzi, Buratto, Prandi e Prelle dominano in 1’28”83, staccando Germania (1’31”18) e Spagna (1’32”44), mentre le primatiste mondiali dell’Olanda sono squalificate. Le nostre avevano già in batteria il primo tempo (1’30”66).Ottima prestazione anche per Locchi, Proietti, Pinotti e Fanella, 1’12”62, con il quale abbiamo ragione sulla temuta Spagna (1’13”98) e sulla Germania (1’16”28). I ragazzi erano entrati in finale col secondo tempo (1’15”66). Segnaliamo la squalifica di ben otto squadre su 14 partecipanti, per cui la finale B non si è formata.   La classifica parziale è al momento la seguente: ITALIA 328GERMANIA 212SPAGNA 196OLANDA 117POLONIA 109FRANCIA 101BELGIO 90UNGHERIA 73GRAN BRETAGNA 72REP. CECA 40ROMANIA 38DANIMARCA 38NORVEGIA 34SVIZZERA 33SVEZIA 18AZERBAIGIAN 4 Il vantaggio di 116 punti è veramente grande: se si riuscisse a dare lo stesso distacco anche nella giornata odierna, si potrebbero affrontare le gare oceaniche con parecchia tranquillità.Da notare il quinto posto della Polonia, forse al momento la squadra rivelazione dei Campionati; deludente invece fino ad adesso la Svezia, che due anni fa arrivò settima (anche se gli scandinavi attendono le oceaniche). Una curiosità: secondo i risultati, Pinotti sarebbe del 1990. Chissà se questo errore non ne farebbe seguire un altro, ovvero quello di omologare i tempi del romano come record europei juniores! Sempre guardando gli anni di nascita, ci sarebbero alcuni atleti, nati nel 1900 o nel 1905: è lodevole che a quest’età, non più così tenera, si mettano ancora a gareggiare! Andrea Longobardo