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MILANO ... MARITTIMA! (parte I)


Per il secondo anno consecutivo i Campionati Italiani in Acque Libere si sono tenuti a fine maggio (giorni 24, 25 e 26) a Viareggio. Quest’anno, però, nonostante il periodo fosse lo stesso, le condizioni meteo non sono state così favorevoli come l’anno scorso. Ma andiamo con ordine. Il primo giorno di gare, sole e tanto caldo (venuto ovviamente meno nelle ore serali, quando iniziavano le eliminatorie del Salvataggio con Tavola) permettono di rispettare quasi tutto il programma previsto (sono state ad un certo punto sospese, per “problemi tecnici” proprio le batterie della staffetta con la tavola). Lo stesso dicasi per il sabato mattina. Sabato pomeriggio, invece, arriva qualche goccia di pioggia, ma soprattutto si alza il vento di sud-ovest (verso sinistra, guardando il mare), il libeccio, e il mare si inizia ad agitare: la disputa delle gare in mare viene messa in dubbio. Alla fine, ci si restringe ad un unico campo-gara e si iniziano le finali di Tavola: gli atleti delle prime categorie ad entrare in acqua (Juniores e Seniores) si ritrovano così a gareggiare in un mare più mosso del solito. Poi il mare si calma, e viene dato l’ok anche per la categoria Ragazzi, la cui finale era inizialmente in bilico. Ma per le altre gare in mare si è fatto ormai troppo tardi. Arriviamo a domenica mattina, quando secondo le previsioni meteo dovrebbe esserci cattivo tempo: il giudice arbitro Marco Vaiani garantisce che si terminerà ovviamente con le gare su spiaggia e, a meno di condizioni proprio impossibili, si disputeranno le finali del Frangente rimaste. Invece il tempo è buono, e quindi si potrebbero effettuare anche le due staffette in mare: ma, verso mezzogiorno, arriva la notizia che la Staffetta Torpedo non si terrà “per problemi organizzativi”, ovvero per mancanza di tempo.Qualche nota sull’organizzazione. Al numero sempre più grande di iscritti che va quindi a rallentare lo svolgimento delle gare (Bandierine in particolar modo), si è ovviato con la disposizione di ben quattro campi-gara di Bandierine, e soprattutto con la soppressione delle semifinali nella gare di Tavola e Bandierine.  Con quest’ultimo provvedimento si è così dato uno strappo al regolamento, secondo il quale in ogni turno eliminatorio almeno il 50% dei partecipanti dovrebbe passare il turno: tale percentuale spesso si è invece ridotta al 20-30%. Un allontanamento dalle regole che ci può anche stare, quando il numero degli iscritti è così grande (circa ottocento), ma, a mio avviso, quando si vogliono imporre selezioni così pesanti, sarebbe bene farlo con criterio. Mi spiego meglio. In alcune gare avevamo il passaggio in finale di due atleti su dieci o più partecipanti: questo significa che se in una batteria c’erano, come è capitato, tre o anche più atleti competitivi, in grado di disputare una finale, alcuni di questi venivano tagliati fuori, a vantaggio di atleti meno competitivi, ma più fortunati a gareggiare in batterie più lente. Per carità, questo è un rischio che c’è sempre stato, ma è ulteriormente accentuato quando il passaggio del turno diventa così selettivo. Come si potrebbe ovviare? Composizione delle batterie per teste di serie (guardando i risultati delle ultime gare disputate), anziché per sorteggio, che è, tra l’altro, una cosa che in molti chiedono invano da anni. C’è anche un altro problema che è venuto fuori, e su di questo riporto le mie parole prese dall’articolo scritto in occasione dei Campionati in Acque Libere del 2006: “Tra i disagi avvertiti dagli atleti, quello di prendere parte a gare su spiaggia in pieno pomeriggio sotto un cocente sole, per poi tuffarsi a mare in serata quando il calo di temperatura si faceva sentire.” Bene, senza spendere altre parole, diciamo che la situazione è rimasta invariata.Per quanto riguarda il resto, buona organizzazione, forse, nonostante tutto, una delle migliori in questi ultimi anni.Passiamo all’arbitraggio, diretto, come già riferito prima, da Marco Vaiani, coadiuvato da altri quattro giudici, tutti in gonnella. Con la scelta di mettere le barche dei giudici subito dietro le boe di virata, si sono ridotti al minimo i “tagli” nella Gara del Frangente; a Bandierine, c’è stata qualche polemica in tre o quattro episodi “da moviola” (diremo in seguito di alcuni di questi); nello Sprint non abbiamo mai visto così tante squalifiche per arrivo irregolare (ovvero in tuffo, anziché in piedi), alcune di queste accusate di eccessivo fiscalismo; e solo nella Gara con la Tavola abbiamo assistito ad un grosso, clamoroso errore arbitrale, di cui parleremo nel seguito.Menzione anche per il medico Andrea De Felici, che, quest’anno, tra colpi di sole e problemi fisici legati a contrasti troppo violenti o a incontri ravvicinati con meduse (quest’anno particolarmente presenti), ha avuto parecchio da lavorare; e per DJ Max, ritornato dietro la consolle dopo il suo incidente.Detto questo, possiamo passare alla parte agonistica. La squadra dei Campionati è stata l’Aquasport Milano, la società rivelazione dell’anno, che a Viareggio, con una squadra nuova, o quasi, e con atleti alle prime esperienze con il Salvamento, si è fregiata di ben due titoli, uno nella categoria Juniores, l’altro nella categoria Cadetti. Nella categoria più piccola, la Ragazzi, e più grande, la Seniores, invece, conferme per le squadre già vincitrici dello scorso anno, rispettivamente l’AS Roma ’70 e le Fiamme Oro Roma. Tra le altre società in luce, oltre alle solite VVF Torino, Domar e CN Posillipo, segnaliamo la Salaria Nuoto, la squadra che ha presentato, oltre che Isabella Cerquozzi, quegli atleti che abbiamo già conosciuto in acque libere due anni fa, quando erano tesserati Roma 1953.  Ragazzi: cognomi vecchi, ma atleti nuovi. Molti partecipanti tra i maschi, tant’è che questa è stata l’unica categoria in cui nella gara di Bandierine ci sono stati tre turni (il primo dei quali con due eliminazioni a volta); al contrario, poche le femmine, che a Tavola e Bandierine hanno disputato la finale diretta.Il passaggio di categoria degli atleti, che l’anno scorso guidarono l’AS Roma ’70 alla conquista del titolo italiano Ragazzi, non ha per nulla compromesso il primato dei capitolini, che troviamo per il secondo anno consecutivo in vetta alla classifica di società. Dietro la squadra di Emanuela Andi, sono giunti i concittadini del Salaria Nuoto.Beh,  a guardare i nomi degli atleti alle prime posizioni, sembrerebbe un campionato di qualche anno fa, o di una categoria superiore: per parentele (o anche semplici omonimie) spiccano infatti cognomi come Pedemonte, Borasi, Tocci, Costagliola, Sellini, Menenti, Nardi, Paneghel. Ma si tratta di atleti giovani. O giovanissimi, come Andrea Tocci (Fiamme Oro), un classe ’93 che nei 90m Sprint ha messo in riga i colleghi più grandi di uno o due anni, aggiudicandosi la gara. Un quattordicenne sul podio, stavolta sul gradino più basso, pure nelle Bandierine, ed è Aurelio Narduzzi (Ronciglione Capranica). Nel Frangente e nella Tavola, invece, dove i classe ’93 hanno una gara a parte con percorso ridotto, i migliori Ragazzi di primo anno sono stati rispettivamente Jacopo Menenti (Roma ’70) e Roberto Pieri (Swimming Club Alessandria). Passiamo invece agli atleti più grandi, uno dei quali già l’abbiamo visto trionfare lo scorso anno: stiamo parlando di Giuseppe Bonavita (Libertas Nuoto Chivasso), che nel 2006 fu campione italiano Ragazzi di Tavola. Quest’anno il piemontese a Tavola si è fermato al bronzo, ma ha compensato con una prestazione superba a Bandierine, gara dove si è fatto notare da subito e dove alla fine è giunto alla vittoria. Nella Gara con la Tavola si è invece nettamente affermato Salvatore Costagliola (CN Posillipo), davanti ad un altro fratello d’arte, Roberto Fiori (Fiamme Oro): il partenopeo completa il suo bottino con un terzo posto a Sprint. Su spiaggia, è stato capace di dire la sua anche Claudio Seri (Roma ’70), classe ’92 che sia a Sprint che a Bandierine si è insediato in seconda posizione. Gara a sé il Frangente, con la vittoria di Giacomo Fantasia del Salaria Nuoto (due anni fa si impose tra i Ragazzi di primo anno) davanti a Matteo Sellini (Dimensione Nuoto Vitorchiano) e al campione italiano di Pinne Federico Viganò (In Sport). Affermazione nella 4x90 della Roma ’70 (Santinello, Menenti, Nardi, Seri), che ha superato VVF Grosseto e VVF Torino, mentre nel Salvataggio con Tavola la coppia della Libertas Chivasso (Arietti-Bonavita) si è imposta su quelle dei Nuotatori Canavesani (Paneghel-Piccoli) e della Salaria Nuoto (Fantasia-Laccetta).Tra le femmine, slam di Michela Franceschinis (Salaria Nuoto), che trionfa sia a mare, con il Frangente, che su spiaggia, con lo Sprint. Nella prima gara ha preceduto atlete già fattesi notare in piscina con i 100m Ostacoli, ovvero Arianna Oberto (Nuotatori Canavesani)  e Margherita Biscardi (RN Torino); mentre nella seconda ha lasciato alle sue spalle Jessica Alessandrini (VVF Grosseto) e Silvana Bossini (GIS Milano). Un oro e un argento, invece, per Chiara Pedemonte (Fulgor PonteDecimo), che a Bandierine ha eliminato per ultime la protagonista della vasca Giulia Levrero (RN Bogliasco), e Giulia Trapassi (VVF Grosseto); mentre a Tavola si è piazzata tra le due torinesi Elisa Borasi (RN Torino) e Federica Giaconia (VVF Torino). Nessuna squadra partecipante nell’unica staffetta prevista, la 4x90 sulla Spiaggia.  Juniores: quanto corre la Ravasi! È l’Aquasport di Giorgio Quintavalle, a Viareggio sostituito da un entusiasta Graziano Scotti, che si è aggiudicata il titolo Juniores, davanti all’AS Roma ’70. La squadra lombarda ha conquistato un grosso bottino di punti soprattutto nelle gare su spiaggia, dove ha presentato più atleti competitivi. A partire da Silvia Ravasi, già l’anno scorso campionessa italiana Ragazzi nei 90m, che ha praticamente dominato sia nello Sprint che nelle Bandierine. Nella prima gara ha superato Charlotte Basile (Sweet Team Modena) ed Eleonora Tafuro (VVF Torino); a Bandierine, invece, la accompagnano sul podio le campionesse italiane Ragazzi del 2006 e del 2005, rispettivamente Clarissa Poggio e Noelia De Luca, entrambe della RN Cairo Montenotte. Una “’92” sul gradino più alto del podio anche nella Tavola, ed è Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani), che ha preceduto le più note Greta Barisone (Swimming Club Alessandria), Cristina Giordano (Fiamme Oro) e Chiara Borasi (RN Torino). La stessa Borasi si è invece imposta nel Frangente, davanti ad altre due conoscenze della vasca, Claudia Pastorello (Aquasport) e Samantha Ferrari (Ronciglione Capranica). Giovani atlete al potere anche nella 4x90, vinta dalla Reggiana Nuoto, nel cui quartetto (Mauri, Silva, Terenziani, Daolio), risulta una sola “’91” (la Daolio): completano il podio Swimming Club e Team ’63 Torino. Pronosticabile vittoria di Cammalleri-Barisone (Swimming Club) nel Salvataggio con Tavola, davanti a Giordano-Parata (Fiamme Oro) e Pidello-Viano (VVF Torino).Passiamo ai maschi, ed iniziamo con la gara di Bandierine, in cui si è verificato uno degli episodi “da moviola” di cui parlavamo all’inizio. Stiamo nelle fasi finali della gara, e sono rimasti in quattro: Daniele Checchi (Roma ’70), Giovanni Napolano (Olimpic Napoli), Matteo Valente ed Emanuele La Corte (entrambi dell’Aquasport). Si procede all’alzata, in seguito alla quale c’è un contrasto tra Napolano e Valente: dal video che possiamo vedere su youtube (minuto  2’37”), dove però manca la parte finale dello scatto, ovvero il tuffo, sembrerebbe che sia stato Napolano (nel video in canotta rossa) ad essere stato strattonato. Comunque gli arbitri decidono per la squalifica proprio di quest’ultimo: si innescano quindi le proteste dell’Olimpic Napoli, seguite dall’arrivo del Giudice Arbitro Marco Vaiani, che decide alla fine per uno spareggio. Che sarà vinto dal partenopeo. (L’episodio non vi ricorda un altro accaduto l’anno scorso? Anche se stavolta la cosa è stata molto, ma molto, più soft).La gara prosegue e alla fine vincerà Daniele Checchi, che già dall’inizio sembrava destinato alla vittoria, davanti a Giovanni Napolano ed Emanuele La Corte. Checchi è stato tra i protagonisti di questi Campionati, visto che è salito sul podio anche nelle altre due gare disputate. Nello Sprint ha chiuso terzo, dietro due atleti dell’Aquasport, la sorpresa Paolo Roberto Rossi e il già citato Matteo Valente; a Tavola è invece giunto secondo dietro il favorito della vigilia, nonché compagno di squadra Andrea Paoletti, mentre in terza posizione troviamo Simone Lapi (Nuoto Club Torino). Doppietta della Salaria Nuoto, invece, nel Frangente con Roberto Baldassarre ed Enrico Tagliamone: dietro di loro i nazionali B 2006 Andrea Moretto (Nuotatori Canavesani) e Francesco Bartolucci (Ronciglione Capranica). Sesto Andrea Caldarelli (Dimensione Nuoto Vitorchiano), anche quarto a Tavola. Viste le gare individuali, le vittorie dell’Aquasport (La Corte, Ballerini, Rossi, Valente) nella 4x90 e della Roma ’70 (Checchi-Paoletti) nel Salvataggio con Tavola erano facilmente pronosticabili: i podi sono stati completati su spiaggia da Dimensione Nuoto e CN Posillipo, e in mare da Aquasport (Ballerini-Valente) e VVF Torino (Porzionato-Garzino).