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OCEANPRELLE


Ci risiamo. Come all’ultima Coppa di Germania. Solo due atleti italiani, ma con ottimi risultati. Ed è un peccato vedere rappresentata solo in minima parte la Nazionale più forte d’Europa, che, con una squadra al completo, avrebbe potuto, in questa Nivea Cup, almeno riconfermare il terzo posto dello scorso anno. Ha vinto  con 563 punti la Gran Bretagna, nonostante stavolta non potesse contare su una squadra femminile fortissima, superando di un soffio i padroni di casa della Germania (555 punti). Terza l’Olanda, con 468 punti.Nono posto (su 11 squadre) e 122 punti invece per l’Italia, che ha gareggiato solo nelle gare individuali in mare. Ovvero, ha gareggiato praticamente solo l’ultima giornata, visto che nella prima si è vista solo nelle eliminatorie della Canoa e nella seconda solo nell’eliminatorie dell’Ironman/Ironwoman. In totale otto le gare con la rappresentanza azzurra. Ma la cosa strabiliante è che quattro di queste, il 50% del totale, ci hanno regalato il podio: il mini-drappello guidato dal CT Antonello Cano e dall’assistente tecnico Giorgiana Emili se ne torna infatti a casa con ben due ori e due argenti. Niente male. Ma c’è altro. Elena Prelle si impone nella classifica finale femminile col punteggio record di 74 punti (l’anno scorso ne fece 45, bottino quest’anno ammortizzato in appena due gare), staccando nettamente atlete esperte come le olandesi Maike Op Het Veld (64 punti), inatteso secondo posto, e Martje van Keulen (60 punti), giunta terza. Marco Buccioni invece chiude nono con 48 punti, 10 in più rispetto al 2006 (quando però dovette effettuare Sprint come terza gara). Nella graduatoria maschile, vittoria annunciata dell’inglese Garod Thomas (75 punti), seguito dal connazionale Sam Moore (69 punti)  e  dal tedesco David Loosen (66 punti), quest’ultimo atleta rivelazione della manifestazione.Riguardo i risultati, ci sono state alcune sorprese, sebbene non tantissime. Mi riferisco ad atleti semi-sconosciuti alla scena del Salvamento internazionale, che si sono ritrovati sul podio, e a qualche squadra tedesca (ricordiamo che il trofeo è aperto sia alle Nazionali, sia ai team affiliati alla DLRG) in grado di tenere testa alle nazioni ospitate. C’è da dire comunque che, soprattutto nelle staffette, i club tedeschi sono stati abbastanza favoriti dalla composizione delle batterie eliminatorie. Non è stato raro infatti vedere, in una stessa gara (prendi Staffetta Taplin e Salvataggio Tavola), una semifinale costituita quasi esclusivamente da Nazionali e l’altra costituita praticamente dai soli club: indice del fatto che il problema delle batterie squilibrate non è un problema tipicamente italiano.Andiamo a questo punto a vedere i risultati della tre giorni.  Prima giornata (19 luglio) SPRINT SULLA SPIAGGIA Sorpresa nella gara femminile, con due atlete lettoni nelle prime due posizioni, Laura Ikaniece e Linda Veidere. Terzo posto per l’inglese Leanne Marlew, davanti alla vincitrice dello scorso anno, la tedesca Stephanie Kasperki.Nella classifica maschile, ribaltato il podio degli ultimi Europei, con l’olandese Robert Hendriks primo, l’inglese Sam Moore secondo e il tedesco Benjamin Kappler terzo. GARA CON LA CANOA L’olandesina Monique Driessen, la favorita della vigilia, è giunta appena settima. I Paesi Bassi esultano comunque grazie alla vittoria di Maike Op Het Veld, davanti all’irlandese Tanara O’Neill e la tedesca Aline Hundt.Nella gara maschile, inserimento al secondo posto per il debuttante tedesco David Loosen tra gli inglesi Garod Thomas, già campione europeo della specialità, e Sam Moore, argento a Tenerife.Marco Buccioni è uscito al primo turno, giungendo ottavo nella sua batteria (passavano in sei), mentre Elena Prelle, dopo aver superato la serie eliminatoria (terza in batteria), risulta assente nelle semifinali. STAFFETTA CON TORPEDO Le campionesse europee dell’Olanda (Temmerman, Goossens, van Keulen, Op Het Veld) sono battute dalle padrone di casa della Germania (Schatz, Palm, Kasperki, Schoder), con il club tedesco del Leer, guidato da Christine Kittel (Geissler, Groenwald e Trumpf le altre frazioniste), che chiude in terza posizione.Tra i maschi, vittoria contro pronostico della Danimarca (Busch, Castensen, Marcussen, Quinlan), davanti a Germania (Knoll, Fahnle, Kappler, Krause) e alla blasonata squadra tedesca Halle-Saalkreis, il cui soccorritore con le pinne è Hagen Leditschke, ex primatista mondiale del Trasporto (Baier, Gelleschus e Gatzschmann gli altri componenti). Seconda giornata (20 luglio) BANDIERINE SULLA SPIAGGIA Affermazione per la britannica Leanne Marlew, davanti ad Anke Herms, rappresentante della squadra tedesca Rendsburg, e a Karin Camenzind, trascinatrice della Nazionale svizzera. Solo settima la vicecampionessa europea Aline Hundt.Grazie a Robert Hendriks, l’Olanda inizia ad andare in alto anche con i maschi: lo sprinter “orange” si è infatti aggiudicato, dopo i 90m, pure questa gara, ottenendo così una storica doppietta. Secondo il solito tedesco Benjamin Kappler, e terzo lo svedese Jim Asprou. Curiosamente, nessun inglese iscritto. STAFFETTA SULLA SPIAGGIA Le ragazze tedesche (Schoder, Hundt, Palm, Kasperski) si impongono davanti all’Olanda (Op Het Veld, van Keulen, Driessen, Goossens), che mancava della sua più forte frazionista Anneloes Peulen, e al Team Hamburg (von Jeruntowski, Lanigi, von Seht, Tiefenbach), con la Gran Bretagna che conclude appena ottava.L’Olanda di Hendriks (e di Vijge, Crijns e Ubbink) si aggiudica invece la gara maschile, superando il club Magdeburg (Henning, Lipinski, Prange, Flugel) e la Nazionale tedesca (Loosen, Fahnle, Krause, Kappler). SALVATAGGIO CON TAVOLA Tra le femmine, affermazione per l’inedita coppia tedesca Kasperski-Schatz, in grado di battere il duo olandese van Keulen-Driessen e quello britannico Thomas-O’ Nell. Dall’altra parte, vittoria della collaudata coppia inglese Nick e Garod Thomas, con il nuovo duo tedesco Krause-Loosen in seconda posizione e l’Irlanda (Morton-Morton) in terza. IRONMAN/IRONWOMAN (eliminatorie) Elena Prelle vince la sua batteria, Marco Buccioni giunge invece secondo: entrambi staccano così il biglietto per la finale. Terza giornata (21 luglio) GARA NEL FRANGENTE In seconda e in terza posizione ritroviamo, come agli Europei, le olandesi Maartje van Keulen e Sandra Temmerman. A Tenerife vinse Erica Buratto; a Warnemunde ha vinto un’altra italiana, Elena Prelle: il primo grande risultato in questa gara per l’atleta torinese.Alla grande anche Marco Buccioni, che conferma il secondo posto dello scorso anno, stavolta dietro il favorito danese Jacob Carstensen. Terzo il tedesco Tobias Knoll.I due italiani avevano ottenuto nelle batterie eliminatorie gli stessi piazzamenti avuti in finale. GARA CON LA TAVOLA Per la prima volta l’Italia sale sul podio in questa gara. Grazie ad Elena Prelle, che, dopo aver vinto la sua batteria ed essere giunta seconda in semifinale, va ad afferrare la medaglia d’argento, battuta solo dall’olandese Ineke Goossens. La tedesca Julia Schatz chiude il podio.Anche nella Tavola, Marco Buccioni si classifica come l’anno scorso, in nona posizione: aveva chiuso terzo nella sua eliminatoria e secondo nella sua semifinale. Tripletta inglese, con Nick Thomas primo, Garod Thomas secondo e Sam Moore terzo. La Gran Bretagna conferma così il suo strapotere in questa gara, piazzando inoltre gli altri due suoi atleti tra i primi 7. IRONMAN/IRONWOMAN E anche nella gara più massacrante arriva la prima medaglia italiana, ancora per merito di Elena Prelle che va addirittura a vincere, concludendo così nel migliore dei modi un trofeo già di per sé esaltante: complimentoni! In seconda e in terza posizione rispettivamente la tedesca Julia Schatz e l’olandese Maike Op Het Veld: anche per loro la Nivea è andata molto bene. Solo quinta l’altra olandesina Maartje van Keulen.Anche nell’Ironman, la Gran Bretagna è sopra tutte e classifica i suoi 5 atleti nelle prime 7 posizioni. La sorpresa è nel podio, dove c’è una nuova incursione del tedesco David Loosen tra i soliti anglosassoni Garod e Nick Thomas. Per Marco Buccioni, buon undicesimo posto. STAFFETTA TAPLIN La Germania fa gli onori di casa aggiudicandosi la gara femminile, con Hundt, Kasperski, Schatz e Schoder, superando Olanda (Op Het Veld, van Keulen, Driessen, Goossens) e Gran Bretagna (Martlew, Thomas, O’Neill, O’Leary).Tra i maschi, vince invece, come era facilmente pronosticabile, la Gran Bretagna (Clatworthy, Thomas, Moore, Thomas), davanti alla Germania (Loosen, Fahnle, Krause, Kappler) e alla Danimarca (Busch, Carstensen, Quinlan, Thing).  Andrea Longobardo