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CERQUOZZI ANCORA MONDIALE


E anche questa stagione è giunta al suo termine, o quasi. L’ultimo appuntamento nazionale sono stati i Campionati Italiani Assoluti Estivi, disputatisi, come già da diversi anni, allo Stadio del Nuoto di Roma nell’ultimo weekend di luglio (dal 27 al 29). Gare assolute, ma, come già capitò lo scorso anno, molti li hanno visti essenzialmente come gare giovanili, visto che erano proprio questi Campionati a decidere la composizione della Nazionale Juniores che dal 30 agosto al 2 settembre andrà in Francia in occasione degli Europei.Le gare in sé sono state ben organizzate, con il rispetto degli orari previsti. L’unica pecca è nel microfono che veniva utilizzato solo per annunciare squalifiche e premiazioni, mentre i risultati ufficiali alla fine di ogni gara e i record venivano ignorati finché, appunto, gli atleti interessati non salivano sul podio. Possiamo dir bene anche nell’arbitraggio, stavolta affidato a Serena Tedesco (per i maschi) e Marco Vaiani (per le femmine): poche polemiche e tre o quattro al massimo gli episodi contestabili. In generale, comunque, il lavoro dei giudici è stato facilitato dal fatto che i manichini erano, mediamente, più su rispetto ad altre volte.Passiamo dunque al lato agonistico dei Campionati, vinti ancora una volta dalle Fiamme Oro Roma di Massimiliano Tramontana ed Alberto Scalabrino con 475 punti, seguiti dai Vigili del Fuoco Torino con 383 punti e dall’Aquasport Milano, prima con le femmine, con 323.5 punti. Diciamo anche del quarto posto della Marina Militare, che, con soli cinque atleti, è stata in grado di giocarsi il podio fino al termine dei Campionati. Rispetto agli Assoluti di Riccione, le prestazioni utili per le prime posizioni sono state peggiori. Un po’ ciò è dovuto anche alla vasca, che sembra sia meno scorrevole rispetto a quella comunale di Riccione, ma la differenza sostanziale è che a Roma si lottava “solo” per i titoli italiani, mentre ai Primaverili c’erano gli Europei Assoluti in ballo. Quindi, per i maschi il livello è stato sicuramente più basso in media; per le femmine, il discorso è lievemente diverso, in quanto nelle prime posizioni delle classifiche del gentil sesso ci sono le atlete più giovani. E le atlete più giovani, per quanto detto in precedenza, di motivi validi per cercare ottime prestazioni ne avevano di più rispetto alle colleghe esperte (non a caso 7 dei 9 record italiani battuti a Roma sono venuti dalle femmine). C’è da aggiungere poi qualche assenza importante, come quella dell’infortunato Paolo Russo (sparito dalla scena dopo i Campionati Europei), e di Erica Buratto, impegnata negli Assoluti di Nuoto (da dove è tornata con un argento nei 400m misti e un bronzo nei 200m misti, complimenti!). Gli Assoluti di Nuoto hanno privato a quelli di Salvamento, sebbene solo per il primo giorno, anche Federico Pinotti (Fiamme Oro), che non ha partecipato così alle gare di Ostacoli e Trasporto. Per lui così solo Misto e Superlife, ma non è che gli siano andate a meraviglia: nel Misto squalifica in batteria per falsa partenza (aveva fatto 1’05”6) e nel Superlife squalifica in finale per affondamento (aveva chiuso quinto). La gara che ha riservato più colpi di scena è stata sicuramente il Torpedo maschile, che pareva fosse una gara ad eliminazione. Le prime due vittime nelle eliminatorie: Mauro Locchi (Fiamme Oro) squalificato per aver concluso la gara con il manichino sottosopra, e il primatista italiano Franco Fanella (Marina Militare) che chiude con un tempo alto (57”57) e manca l’accesso alla finale A. In finale, poi, esce di scena dopo 50m Federico Mastrostefano (Marina Militare), che non riesce ad agganciare e termina la gara. Vince in 55”40 Daniele Battegazzore (Swimming Club Alessandria), ma, come gli era già successo agli Invernali, la sua vittoria viene vanificata da squalifica (aggancio fuori dai 5m e ritorno con il manichino girato). Il responso finale vede così al primo posto Michele Malvaso (Fiamme Oro), che, dopo diversi podi, ha ottenuto in questa gara la sua prima vittoria: 56”80 il suo tempo. Ex aequo in seconda posizione per Federico De Marco (Carabinieri) e Nicolò Casini (Aquasport), che hanno chiuso in 57”12; quarto, invece, Marco Mosconi (Marina Militare), che era entrato in finale con il primo tempo (56”79). Primo posto virtuale, invece, per Franco Fanella, che, dopo aver toppato la qualificazione, ha vinto la finale B in 55”38.Per Franco è invece un primo posto reale nei 200m Ostacoli, dove ha sorpassato nell’ultima vasca Germano Proietti (Fiamme Oro), che stava comandando la gara dall’inizio: 2’01”07 il tempo di Fanella, mentre Germano, confusosi al sesto sottopassaggio, rischiando di anticipare l’immersione, ha realizzato 2’01”47. Terzo posto per Andrea Debilio (Fiamme Oro), con 2’03”64.Ciccio capitola a fine gara anche nei suoi 200m Super Lifesaver, chiudendo secondo in 2’14”22, costretto a fare i conti con dei fantastici ultimi 100m di Marcello Onadi (VVF Torino), mai così in forma: 2’12”59 il tempo del torinese, a soli tre decimi dal record italiano e seconda miglior prestazione italiana di sempre. Ha chiuso il podio Marco Buccioni (Fiamme Oro) in 2’15”90, un tempo per lui non eccezionale.Nelle altre due gare disputate, Proietti è stato squalificato nelle eliminatorie del Misto ed è uscito dal podio a Manichino. Protagonisti in queste due gare, come c’era da aspettarsi, Mauro Locchi e soprattutto Marco Mosconi. Il Capitano ha vinto la gara veloce in 31”25, ottenendo il bronzo nel Misto con 1’06”01; Mosconi è invece giunto secondo nel Trasporto in 31”41, e ha vinto il Percorso col suo personale di 1’04”16. Nel Misto, ottima prestazione anche del compagno di squadra Diego Giuglar, che, con 1’04”97, si è migliorato di circa un secondo ed ha agguantato la seconda posizione. Altro atleta della Marina sul podio è stata la sorpresa Alessandro Capacchione, finito terzo nel Trasporto in 31”78, dopo la squalifica per affondamento di Vincenzo Bernardini (Fiamme Oro), che aveva realizzato 31”44. I risultati più interessanti per i maschi sono comunque arrivati dalla gara di Pinne. Abbiamo qui visto una nuova affermazione del primatista mondiale Simone Procaccia (Interamnia), che ha ottenuto un eccezionale 49”79, a soli sette centesimi dal suo record mondiale, e lo ha ottenuto con un trasporto pulito, tanto che il suo arrivo non è stato stavolta accompagnato da polemiche ma solo da applausi. Squalificato invece Elias Martinez (AS L’Aquila), che era giunto secondo con 50”31 (sarebbe stato record italiano Seniores). La medaglia d’argento è così andata al solito Nicola Ferrua (Swimming Club Alessandria), capace di 51”43, mentre in terza posizione troviamo Francesco Bonanni (Fiamme Oro), che, per la quarta volta consecutiva, ha abbassato il primato europeo juniores, portandolo a 51”47 (il precedente era 52”02, ovviamente sempre suo). Ai piedi del podio si è classificato invece Federico De Marco, il cui 51”66 realizzato rappresenta la miglior prestazione mondiale con il trasporto su dorso.Record mondiale sfiorato per la 4x50m Mista della Marina Militare (Giuglar, Mosconi, Fanella, Mastrostefano), che, con 1’32”53 sono andati ad appena un centesimo dal tempo realizzato dalla Nazionale tedesca agli ultimi Europei: è così “solo” primato italiano (il precedente, sempre della Marina, era 1’32”88). Seconde classificate le Fiamme Oro Roma (Pinotti, Proietti, Debilio, Locchi) con 1’33”70, mentre terza è l’Aquasport (Galluzzo, Secci, Casini, Ballerini) in 1’35”12. Le Fiamme, con Locchi, Bernardini, Pinotti e Proietti, hanno invece nettamente superato la Marina (Mosconi, Giuglar, Fanella, Capacchione) nella 4x25, ottenendo 1’13”06 contro l’1’14”55 dei ragazzi di Torre; mentre terza è giunta, in seguito alle squalifiche di VVF Torino (per loro ufficioso di 1’16”56), Nuoto Club Torino e CN Nichelino, l’Aurelia Nuoto (Gigliofiorito, De Pra, Fabrizi, Grelli) con 1’20”64. Le stesse tre squadre sul podio della 4x50 Ostacoli, ma a posizioni diverse: prima la Marina (stesso quartetto della Staffetta Manichino) in 1’43”31, seconda l’Aurelia (Gigliofiorito, Grelli, Galli, Fabrizi) in 1’44”68 e terze le Fiamme (Locchi, Debilio, Proietti, Malvaso) in 1’45”67. Coppie collaudate sul podio della Line Throw: hanno vinto Furno e Longobardo (CN Posillipo) in 12”00, nuovo record italiano (precedente 12”17 dell’Aquasport), seguiti dal 13”30 di Ferrua-Battegazzore (Swimming Club Alessandria) e dal 13”40 di Locchi-Bernardini (Fiamme Oro). Passiamo dai record italiani a quelli mondiali: a Roma ce ne è stato regalato uno, grazie ad Isabella Cerquozzi. L’atleta della Salaria Nuoto ha disputato uno spettacolare 100 Torpedo, mostrando una netta superiorità sulle avversarie e chiudendo in 1’00”73: ad inizio stagione Isa fu la prima ad abbattere il muro dell’1’02” (almeno ufficialmente), adesso è anche la prima a scendere sotto gli 1’01”. Il suo quarto record mondiale di seguito in questa gara, il terzo della stagione, è l’epilogo di una stagione da incorniciare per la Cerquozzi, ripresasi alla grandissima dopo un’annata, quella del 2006, dove non si era espressa ai suoi massimi livelli. La romana ha ottenuto in più i due classici argenti nel Trasporto e nel Misto, conclusi rispettivamente in 39”55 e 1’18”66, mentre non ha partecipato ai 100m Pinne.A Manichino e Misto si è imposta, come al solito, Elena Prelle (Ispra Nuoto), con 36”99 e 1’15”98 rispettivamente. La pluriprimatista mondiale ha faticato di più nelle altre due gare disputate: nei 200m Ostacoli ha sorprendentemente mancato la finale A ed ha vinto la finale B con un “alto” 2’21”; nel Superlife, invece, è andata subito in testa e poi ha dovuto sudare per tenere il buon ritorno della campionessa primaverile Martina Mariti (Larus Nuoto). Alla fine 2’32”12 per Elena e 2’32”69 per Martina, che però è stata alla fine squalificata per affondamento. All’ex capitano della Nazionale Juniores resta però un’ottima prestazione nel Torpedo, 1’02”46, suo personale, che le è valso il secondo posto.A Torpedo e Superlife non è stata invece brillantissima Marcella Prandi (Carabinieri), che è giunta quarta nella prima gara (1’04”32) e seconda nei 200m, ma con un alto 2’37”28. La carabiniere ha in compenso fatto due prestazioni da sottolineare a Nuoto e Pinne. Nella gara con gli ostacoli ha vinto con un ottimo 2’16”93, mentre a Pinne ha chiuso con un eccellente 57”92, che pure è la miglior prestazione mondiale con il trasporto su dorso, ed è distante solo 42 centesimi dal suo record italiano del 2004 (ottenuto, però, con il trasporto a crawl). A Pinne, è stato in realtà il trionfo dell’over, visto che dietro la Prandi troviamo Marta Mozzanica (Aquasport), che ha realizzato 1’00”16, migliorando così di un secondo e mezzo il tempo che le consentì l’argento a Riccione, e la quindicenne Claudia Pastorello (Aquasport), capace di migliorare il suo primato italiano juniores prima a 1’01”48 nelle qualificazioni e poi a 1’00”93 in finale (il primato precedente era 1’02”93, esattamente due secondi in più del tempo da lei fatto a Riccione!). A Pinne registrato anche un record italiano ragazzi, per opera della solita Giulia Levrero (RN Bogliasco), che, ottenendo 1’04”75, ha nettamente abbassato il già suo 1’05”86.La giovane che ha convinto di più è stata comunque Giulia Castenetto (RN Trieste), vincitrice di ben due bronzi. Il primo l’ha vinto nel Torpedo, dove ha bloccato le piastre a 1’03”97, una prestazione davvero onorevole; il secondo nel Misto, dove ha abbassato per due volte il record italiano Cadetti, portandolo nella mattinata a 1’20”59 (precedente 1’20”76 della Frattini) e nel pomeriggio a 1’20”43. Niente male per un’atleta che quest’anno si manteneva attorno all’1’23”!Nuovo secondo posto, invece, per Francesca Frattini (Vogherese Nuoto) nei 200m Ostacoli, dove ha fatto registrare un buon 2’18”66. Nella stessa gara, la compagna di squadra Giulia Sugliano, realizzando un pur buono 2’19”70, ha mancato il podio di appena un centesimo, preceduta da Ilaria Montalti (Nuoto Mgm Sport).Altre juniores (nel senso “europeo” del termine) sul podio Federica Di Maggio (Aurelia Nuoto), bronzo nel Trasporto con 40”06, e Cristina Pidello (VVF Torino), terza nel Super in 2’40”74: prestazioni che, però, non sono bastate alle due atlete per la chiamata in Nazionale.Riguardo le staffette, la prestazione più eclatante è stata anche qui nella 4x50 Mista. Le atlete dell’Aquasport Confalonieri, Pastorello, Mauri e Mozzanica hanno infatti polverizzato il precedente record italiano di club, portandolo da 1’49”01 (del Domar) a 1’46”62, frutto di una gara condotta in maniera praticamente impeccabile! In seconda posizione, dopo la squalifica del Domar (che aveva chiuso in 1’51”33) per cambio irregolare tra terzo e quarto frazionista, troviamo invece il CN Nichelino (Lo Franco, Longhi, Mouth, Grasso) con 1’51”76, seguito dalle Fiamme Oro Roma (Moroni, Mastrantonio, Nobili, Rufini), che hanno invece chiuso in 1’52”39. Lo stesso quartetto dell’Aquasport si è anche aggiudicato la 4x50 Ostacoli in 2’02”36, davanti alle Fiamme (Moroni, Nobili, Giordano, Rufini) e al Domar (Patrizi, Muntoni, De Blasio, Puccianti), che hanno ottenuto rispettivamente 2’03”89 e 2’04”51. Nella 4x25 si è imposta invece la RN Bogliasco (Balestrero, Marotta, Taddei, Levrero) con un buon 1’39”27, mentre in seconda posizione si sono insediati i VVF Torino (Tafuro, Lancia, Foggetti, Galetta) con 1’40”75 e in terza le campionesse invernali dello Swimming Club Alessandria (Oldrà, Barisone, Cacciabue, Gambetta), con 1’42”14, che ringraziano la squalifica dell’Aurelia Nuoto, che aveva chiuso in 1’40”77 (nella prima batteria, sono state ben cinque le staffette squalificate). Infine, record italiano eguagliato nella Line Throw per Foggetti-Galetta (VVF Torino), che hanno concluso in 15”50 (il primato è adesso codetenuto con lo Swimming Club Alessandria): dietro di loro la Vogherese Nuoto (Frattini-Tagliaferri) in 15”90 e il Nuoto Club Torino (Ravera-Barone) con 16”00. Archiviati questi Assoluti, l’attesa è adesso per i Campionati Europei Juniores; dopodiché, nell’ultima settimana di settembre, con i due trofei oceanici, la stagione potrà veramente dirsi conclusa.  Andrea Longobardo