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JE T'AIME, ITALIE! (PARTE I)


Francesco Bartolucci, Francesco Bonanni, Elena Cacciabue, Andrea Caldarelli, Giulia Castenetto, Daniele Checchi, Eleonora Chirieleison, Francesca Frattini, Simone Lapi, Andrea Moretto, Claudia Pastorello, Laura Tafuro: questi sono, in ordine rigorosamente alfabetico, i nomi dei 12 atleti che hanno conquistato il titolo europeo juniores 2007. Il secondo consecutivo.Un titolo che segue a quello acquisito dalla Nazionale Assoluta, conferma del fatto che al momento l’Italia è la nazione più forte del Vecchio Continente. In tutto e per tutto. Gli atleti su menzionati, convocati dal Responsabile della Nazionale Giovanile Gian Paolo Longobardo, assente ai Campionati per problemi personali, e seguiti dal CT Antonello Cano, dal vice-allenatore Ettore Gavarente e dall’assistente tecnico Gianluca Sacchi, sono andati a Canet en Rousillon, in terra francese, per dover difendere con le unghie e i denti la vittoria ottenuta in casa nella scorsa stagione.Traguardo raggiunto. Nonostante questa Nazionale sia partita tra lo scetticismo generale del popolo italiano del Salvamento, la maggior parte del quale non vedeva questo team in grado di arrivare all’obiettivo massimo. Nonostante dei Campionati che hanno riservato una serie di sorprese: dovevamo lottare con Spagna e Francia, e invece i ragazzi della Germania, come già l’anno scorso, hanno sfoggiato delle ottime quanto inaspettate prestazioni lottando fino al termine con i nostri per la salita sul tetto d’Europa. Nonostante dei torpedi diversi dai nostri (più grandi) che hanno un po’ messo in crisi i nostri negli agganci dei 100m Traino e dei 200m Superlife. Nonostante il distacco sulla Germania seconda classificata, al termine delle gare in vasca, fosse solo di 43 punti, quando nel 2003 e nel 2004 non si riuscì a gestire nelle oceaniche dei vantaggi di circa cento punti sulla Spagna, che pure l’anno scorso ci recuperò a mare 90 punti (dalla nostra parte anche il fatto che in acque libere i tedeschi non sono forti quanto gli iberici).Sì, rispetto all’anno scorso è stata una vittoria più sofferta. +43 dopo le gare in vasca, con la Germania che guadagna punti soprattutto nelle gare di Torpedo e Superlife. Dopo la prima mezza giornata a mare, i tedeschi annullano il distacco: siamo quasi pari! Ma il secondo ed ultimo giorno di gare c’è la reazione d’orgoglio italiana, e il vantaggio ricresce fino a portarsi a +37, quando mancano da disputare le sole staffette Salvataggio Tavola: considerando che la vittoria vale 20 punti e con due ultimi posti si acquisiscono 8 punti, il titolo è matematicamente nostro!Primo posto finale frutto della vittoria della squadra femminile e del terzo posto di quella maschile, dietro la Francia e, appunto, la Germania.È stato un Europeo difficile anche perché, nonostante ci siano stati appena 3 record continentali, il livello è stato molto alto, più dell’anno scorso. Ma questo avremo modo di vederlo con il commento gara per gara che segue.Premettiamo dicendo che il programma gare è stato (per fortuna) cambiato rispetto a quello pubblicato inizialmente sul sito dei Campionati. Così, nel primo giorno di gare in vasca, si è iniziato la mattina con Nuoto, Staffetta con Ostacoli e Pinne per poi proseguire con il pomeriggio con Torpedo, Manichino, Misto e Staffetta con Manichino: sicuramente pesante, vista la presenza di cinque gare individuali in una stessa giornata, ma senz’altro meglio questo che Pinne, Torpedo e Superlife una dietro l’altra! Anche per le oceaniche, il programma ha presentato variazioni rispetto all’originale, e lo vedremo tra un po’. Non ci resta quindi che passare al commento dei risultati. Giovedì 30 agosto Partono le competizioni: quattordici le nazioni al via. Infatti alle dodici partecipanti dello scorso anno (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera, Ungheria e naturalmente Italia) si aggiungono quest’anno Irlanda e Svezia. SERC Si inizia con la Simulazione di Salvataggio, gara non valevole ai fini della classifica finale, ma comunque con premiazione annessa. Vittoria della Germania con 414 punti, seguita dalla Francia, con 398 punti, e dai campioni uscenti della Gran Bretagna, con 364 punti. Per l’Italia, rappresentata da Moretto, Checchi, Cacciabue e Chirieleison settimo posto con 310 punti: rispetto al 2006 piazzamento peggiore (fu sesta) ma punteggio migliore (furono 265,5)  Venerdì 31 agosto NUOTO CON OSTACOLI Riconferma per la primatista europea juniores Annet Kovacs, classe “’91” ungherese, che vince in scioltezza con 2’14”33, nuovo record dei Campionati (precedente 2’16”04, sempre suo). Dietro di lei la tedesca Juliane Kruger in 2’17”83. Per Francesca Frattini medaglia di bronzo, come l’anno scorso: per lei 2’19”65. Molto brava Giulia Castenetto, in grado di migliorare il suo stagionale di tre secondi, portandolo a 2’20”89, tempo che le vale la quarta posizione. Nona, invece, Claudia Pastorello con 2’23”57.Livello alto nella gara maschile: il 2’05”11 che nel 2006 permise la vittoria a Jaime Montejo, quest’anno non avrebbe permesso neanche di salire sul podio. Si impone il favorito francese Thomas Vilaceca con 2’03”63; dietro di lui il tedesco Marcel Hassemeier, che bissa l’argento dello scorso anno chiudendo in 2’03”98. Inserimento a sorpresa sul gradino più basso del podio del polacco Krzysztof Wilk, che blocca le piastre a 2’04”94. Solo nono l’atteso spagnolo Francisco Lopez, bronzo nella passata edizione. I nostri fanno quello che possono: quinto Andrea Moretto in 2’05”50, sesto Francesco Bonanni in 2’05”82, decimo Andrea Caldarelli (non è stata questa la stagione dove ha dato il meglio in questa gara) in 2’08”49.  STAFFETTA 4x50 OSTACOLI Castenetto, Chirieleison, Pastorello, Frattini: quest’anno la nostra 4x50 Ostacoli in gonnella era davvero forte. E il tempo parla chiaro: 2’00”24, nuovo record europeo (il precedente era 2’01”21 della Spagna) e anche record italiano cadette (che paradossalmente era più basso di quello europeo, non potendo essere omologato come tale, ed era 2’00”51 della Nazionale del 2005). Staccatissime la Germania (Goller, Krohler, Munzenmayer, Kruger), con 2’03”96, e la sorprendente Polonia (Pietrzak, Gogolin, Fabisiak, Bochynska), con 2’04”30. I maschi (Caldarelli, Moretto, Bartolucci, Bonanni), invece, non riescono a confermare il titolo dello scorso anno, venendo battuti di misura dalla pur forte Francia (Augier, Barkats, Vilaceca, Montagna): 1’47”09 contro 1’47”40. È la Germania (con Henning, Schultz, Ertel e Hassemeier) a chiudere il podio, con 1’48”86. MANICHINO CON PINNE Peggiorare di 3 secondi il proprio tempo, dominando comunque la gara, è roba da campionesse. E come tale si comporta Claudia Pastorello, che, nonostante la giovane età (ricordiamolo, 15 anni!), si impone in maniera più che netta sulle avversarie più grandi ed esperte: il suo crono è 1’03”82. E in questa gara è doppietta, grazie ad Elena Cacciabue ed al suo 1’05”62. Terzo posto ex aequo per l’attesa tedesca Maja Erbach e l’ennesima incursione polacca Lilianna Fabisiak, entrambe capaci di 1’05”92. Solo quinta Eleonora Chirieleison, con un tempo, 1’06”91, che, per un atleta come lei da 1’02”, è davvero alto. Anche la gara maschile è azzurra, e lo è per il sesto anno consecutivo. Il già primatista europeo juniores Francesco Bonanni evidentemente pensa alla sicurezza più che alla velocità, e se lo può permettere: vince in 54”00, un tempo che non è il 51”47 degli Assoluti di Roma, ma comunque non per questo ci offendiamo. Secondo posto per il francese Florent Augier, terzo nella passata edizione, in 54”31, mentre terzo è il tedesco Christian Schultz con 55”03. Tra le cinque squalifiche per affondamento, una tocca all’autorevole rappresentante spagnolo Daniel Carrion. Riguardo gli altri nostri, invece, Daniele Checchi conclude settimo con 57”79 e Simone Lapi nono con 58”09. TRASPORTO MANICHINO Le gare pomeridiane si aprono subito con una sorpresa: la tedesca Fabien Goller, che non era tra le additate alla vittoria, realizza un ottimo 38”94 e si aggiudica la gara. Avendo così ragione sulla nostra Giulia Castenetto, pure fautrice di un’eccellente prestazione, 39”04, suo personale. Ancora Polonia in terza posizione, e grazie a Sandra Pietrzak, che, realizzando 40”08, precede la spagnola Carolina Routier, bronzo nell’edizione 2006. Sesto e settimo posto rispettivamente per Elena Cacciabue e Laura Tafuro, che si mantengono sui loro standard stagionali, chiudendo in 40”80 e 41”34.Per quanto concerne i maschi … finalmente Caldarelli! Il forte atleta della DN Vitorchiano arriva a quel titolo che già inseguiva da due anni. E con che tempo! 31”34, ben sette decimi sotto il suo precedente record europeo juniores (32”02). E non si pensi che la gara sia stata agevole, visto che anche il francese Florian Laclaustra ha abbattuto il muro dei 32”, fermando i cronometri a 31”71. Terzo un altro transalpino, Florent Augier, in grado di realizzare 32”95. Tempi vicini ai loro personali per Andrea Moretto, sesto in 34”55, e Simone Lapi, tredicesimo in 35”78. MANICHINO CON PINNE E TORPEDO E qui francamente, complici anche la poca affinità degli azzurri con i torpedi utilizzati ai Campionati, arriva qualche delusione di troppo. Chi non delude è sicuramente Eleonora Chirieleison, che realizza 1’03”72 e chiude prima di tutte. Non va altrettanto bene a Giulia Castenetto, quarta in 1’05”85, ed Elena Cacciabue, quinta in 1’06”18. In questa gara una tripletta come l’anno scorso sarebbe stata possibile, visti i tempi che hanno consentito il podio, 1’05”12 della tedesca Maja Erbach e 1’05”79 della britannica Dani Perks.La gara maschile è invece nel segno della Germania, con la vittoria di Christian Schultz in 57”16 e il terzo posto di Marcel Hassemeier in 57”41. Tra i due il già noto olandese (bronzo ad Anzio) Martin Teley, col riscontro di 57”30. Per vedere un italiano, dobbiamo andare in sesta posizione, dove troviamo il 59”18 di Francesco Bartolucci. Peggiorano anche Simone Lapi, decimo in 1’00”51, e Daniele Checchi, undicesimo in 1’00”70. STAFFETTA 4x25 MANICHINO Secondo oro per l’Italdonne, rappresentate nella staffetta veloce da Tafuro, Frattini, Cacciabue e Castenetto, che ottengono 1’36”88, superando così la Germania (Goller, Munzenmayer, Pawelzik, Kruger), 1’37”08, e la Spagna (Carbajo, Abascal, Routier, Dominguez), 1’43”90.Livello molto alto nella gara maschile, che vede anche in questa staffetta la vittoria della Francia (Augier, Laclaustra, Vilaceca, Montagna), in 1’19”63, davanti all’Italia (Moretto, Bonanni, Lapi, Caldarelli), che conclude in 1’20”53. Terzo posto per la Spagna (Lopez, Fernandez, Marin, Carrion) con 1’21”00, seguita dall’Olanda e dalla Germania, che comunque hanno ottenuto dei tempi (1’22”10 e 1’22”66) che generalmente permettono di salire sul podio. PERCORSO MISTO Primo posto e record italiano (1’19”) per Giulia Castenetto, purtroppo però accompagnati da falsa partenza e così vanificati. Vince così Francesca Frattini col suo stagionale di 1’21”39, mentre Elena Cacciabue, che chiude in 1’22”80, sale dalla quarta alla terza posizione. Tra le due azzurre, si piazza la polacca Sandra Pietrzak, già terza a Pinne, con 1’22”60.Prosegue il momento d’oro di Andrea Caldarelli, che, dopo il record continentale nel Trasporto, va vicino all’impresa anche nel Percorso, impresa non riuscita per soli 11 centesimi: 1’07”77 lo stratosferico tempo di Andrea, che si riprende il primato italiano juniores (a Gubbio Moretto l’aveva portato a 1’08”24). E neanche stavolta si è trattato di vittoria facile, visto che il francese Thomas Vilaceca ha realizzato 1’07”90. Terza medaglia individuale di questi Campionati per il tedesco Marcel Hassemeier, che sale sul gradino più basso del podio con 1’09”41. Premiazione mancata così per Andrea Moretto, quinto in 1’09”63. Arriva dietro Francesco Bartolucci, undicesimo con 1’13”96.