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MARIANO, IL DEBUTTANTE


Mariano Carpentieri (Nuoto Napoli) è la rivelazione di quest’anno agonistico: il Rescue sarà la sua prima competizione con la Nazionale Assoluta. Classe 1985, napoletano doc, Mariano Carpentieri è nato e cresciuto agonisticamente allo SC Nuoto S.Giorgio, diventato poi Sporting Club Nuoto Napoli. Nei primi anni della sua attività  agonistica si dedica principalmente al nuoto, non tralasciando tuttavia le gare di Salvamento, dove pure ottiene qualche risultato di rilievo. Ma è dal 2003 che il partenopeo Mariano comincia ad essere presenza fissa alle gare di Salvamento, guidato dal suo allenatore Giosuè Cecere. Ed è subito Nazionale Juniores e bronzo europeo nel Trasporto Manichino. Quindi il passaggio alla categoria Cadetti, dove Carpentieri vince tutto o quasi tutto quello che c’è da vincere; e poi l’ultimo passaggio di categoria, nei Seniores, nel 2006. Nella categoria più difficile, ottiene spesso buoni piazzamenti, ma è stato questo l’anno del salto di qualità: è stata veramente una grande sorpresa vederlo a Riccione vincere il titolo italiano assoluto nel Super Lifesaver, con l’eccellente prestazione di 2’12”23, che gli vale al contempo il nuovo record italiano della specialità e la sua prima convocazione nella Nazionale Assoluta.  Allora, Mariano, nuovo campione italiano e new entry nella Nazionale! Te lo saresti aspettato alla vigilia degli Assoluti? Assolutamente no, anche se comunque speravo di togliermi qualche soddisfazione: ci sono riuscito nel Super Lifesaver e sono molto contento sia della vittoria che del record, ma soprattutto per la convocazione, che mi inorgoglisce e di sicuro mi spronerà a fare meglio. Cosa cambia rispetto alla convocazione ottenuta cinque anni fa nella Nazionale Giovanile? L’attesa per le gare (allora Europei, stavolta Mondiali) si vive allo stesso modo? L’esperienza con la Nazionale Juniores è stata davvero stupenda: le gare, i compagni di squadra … tutto! Adesso ciò che cambia è senz’altro la preparazione e il modo di affrontare le gare: del resto sono passati cinque anni e un po’ di maturità in più c’è! Europei o Mondiali non fa molta differenza: queste gare fanno sempre un grande effetto, soprattutto a chi, come me, non vi è abituato. E l’attesa è grande, grande quanto la voglia di esserci, e si vive bene, tranquilli e pronti. Nel 2003 furono le gare di Nuoto, Manichino e Misto che ti fecero andare in Nazionale. Adesso il Super Lifesaver. Come mai si è deciso di puntare su questa gara? Il Superlife è sempre stata la mia quarta gara, e devo dire che non mi è mai andata tanto male, avendomi regalato un titolo italiano cadetti e diverse finali agli Assoluti. Io e Giosuè [Cecere, ndr] decidemmo di credere di più in questa gara in seguito ai Campionati di Categoria di quest’anno, visti i miei progressivi miglioramenti in tale competizione. Del resto, agli Assoluti, già avevo messo il mio personale nelle eliminatorie. Cosa farà Mariano Carpentieri al Rescue? Obiettivi? Sicuramente disputerò il Super Lifesaver; il resto, come si dice a Napoli, è “tutt’e cchiù”, è tutto in più. Sono a disposizione per qualsiasi scelta del CT Cano e farò con massima professionalità ed impegno tutto ciò che mi si dirà di fare. L’obiettivo è dare il meglio, per me e per la squadra, e di tornare da Berlino con qualche medaglia al collo. Nell’attesa del Rescue, desideri ringraziare qualcuno per quanto ottenuto fino ad adesso? Certamente. In primis, il mio allenatore Giosuè Cecere che mi ha sempre allenato, seguito e consigliato, con un affetto direi paterno: con lui ho progressivamente migliorato in tutti questi anni, fino ad arrivare al titolo italiano. Dunque i miei compagni di squadra, nonché amici, Enzo Bocchetti, Salvatore Cecere e Guglielmo Capaldo, per il sostegno; lo Sporting Nuoto Napoli, per la disponibilità, e i miei genitori che hanno sempre creduto in me. Infine un grande ringraziamento ad Antonello Cano e i selezionatori della Nazionale, che mi hanno voluto al Rescue. Andrea Longobardo