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MARTA, LA RISERVA DI LUSSO


Marta Mozzanica (Rane Rosse) è stata una delle atlete apparse più in forma agli ultimi Assoluti, tanto da sfiorare la convocazione in Nazionale. È il 2003 l’anno in cui il Salvamento italiano si accorge di Marta Mozzanica, allora sedicenne atleta della Dinamic Nuoto Barzanò, che inizia a trovarsi in alto nelle classifiche juniores. L’anno seguente il passaggio all’Effetto per lo Sport, mentre nel 2005 avviene l’importante approdo alla corte dell’allenatore Giorgio Quintavalle, ovvero la squadra del Cantù Nuoto & Salvamento, che muterà nome in Aquasport prima e Rane Rosse poi. Proprio il 2005 vede Marta raggiungere il suo primo traguardo importante: la convocazione per i Campionati Europei Juniores. L’anno successivo, il debutto con la Nazionale Assoluta, in occasione del Trofeo Internazionale in Acque Libere “Nivea Cup”. Nel frattempo, però, l’atleta lombarda si migliora tantissimo anche in piscina; in particolare, agli ultimi Assoluti è stata molto brillante, avendo ottenuto prestazioni di assoluto rilievo nelle gare di Manichino con Pinne, Trasporto Manichino e Traino con Torpedo, che le hanno regalato rispettivamente un secondo e due quarti posti. La Mozzanica è stata così tenuta in considerazione dai selezionatori della Nazionale Assoluta: la convocazione per il Rescue è mancata “di un soffio”, come asserisce il CT Cano, ma abbiamo di fronte un’atleta comunque giovane (classe ’87) e promettente per il futuro, che, in ogni caso, al Rescue sarà la riserva.  Come si reputa Marta Mozzanica a seguito di questi Campionati Assoluti? Maggiore la soddisfazione per i tempi ottenuti o il rammarico per non esserci tra le sei convocate? Sicuramente non c’è nessun rammarico: non pensavo di ottenere riscontri così buoni e sono pertanto soddisfatta dei risultati ottenuti, anche perché quest’anno ho lavorato moltissimo e credo dunque che il salto di qualità si sia visto.Ringrazio per questo tutte le Rane Rosse, le ranocchie e anche i girini… nonché il gruppo Turra [il gruppo imprenditoriale di cui fa parte Remo Turra, vicepresidente delle Rane Rosse con delega al Salvamento, ndr] Hai già vissuto l’esperienza in Nazionale Assoluta con la Nivea Cup, assieme ad alcuni atleti (Proietti, Ferrua, Prelle, Prandi, Cerquozzi) che parteciperanno anche al prossimo Rescue. Inoltre adesso hai preso parte, in quanto riserva, all’ultimo collegiale della Nazionale. Come vedi i nostri rappresentanti in Germania? Sono contenta di esser stata chiamata per il collegiale e ringrazio il CT per averlo fatto. Riguardo i miei compagni, beh … vinceranno tutto!!! E mi sento di poter affermare che per le gare in mare Nico [Ferrua, ndr] e Marcella [Prandi, ndr] sono decisamente coloro che più si possono avvicinare ai concorrenti di oltre oceano. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Su quali gare c’è da lavorare maggiormente? Penso di poter andare meglio nel Trasporto Manichino, che è una gara che mi piace molto; e bisognerà puntare ovviamente anche a Pinne, la competizione che mi ha dato le prime soddisfazioni a livello assoluto. A dire il vero, a Riccione credevo di andare un po’ più forte in questa gara. Sei una delle poche atlete di vertice che utilizza la tecnica di trasporto over, che ti ha regalato, tra l’altro, tre argenti assoluti nella gara di Pinne. Si vocifera un cambio di regolamento, che vieterebbe la tecnica di trasporto a crawl, consentendo solo quella over. Auspichi tale cambio? Beh, di sicuro sarebbe un vantaggio per chi trasporta come me, ma un tale cambio di regolamento potrebbe anche essere un limite per lo sviluppo e la diffusione del Salvamento, per cui non so se sarebbe un bene. Andrea Longobardo