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I CAMPIONATI DIMEZZATI


Le gare, specie se Campionati Assoluti, mettono un po’ di agitazione a tutti. Dal 13 al 15 giugno abbiamo avuto conferma che mettono agitazione anche al mare: infatti, la sconfinata distesa acquatica antistante lo stabilimento “Il Tritone” di Lavinio, per il secondo anno consecutivo sede della manifestazione assoluta in Acque Libere, ha dato segni di irrequietezza a partire dal secondo giorno di gare, diventando così il protagonista dei Campionati. Nel senso che non li ha fatti svolgere. Ma procediamo con ordine.La prima giornata non ha dato particolari intoppi: si sono svolti i turni eliminatori di alcune gare, comprese quelle a mare (Tavola, Salvataggio Tavola e Staffetta Torpedo), e si sono avuti i primi verdetti con le finali della Gara con la Canoa. Ma, nella giornata di sabato il mare è più mosso: si decide così di sospendere le gare in mare e di proseguire solo con quella sulla sabbia. Queste però terminano, ovviamente, in mezza giornata. Quindi si è di nuovo punto e a capo. Come proseguire?Considerando che questi tre giorni erano dedicati anche alla prima edizione del Rescue Nazionale (argomento del prossimo post), che prevedeva, una volta terminate le competizioni oceaniche, gare in vasca, si decide di anticipare queste ultime da domenica pomeriggio a sabato pomeriggio, in modo da evitare tempi morti, e di dedicare poi tutta la giornata di domenica, qualora fosse possibile, alle sole gare in mare.Domenica mattina il mare è lievemente più calmo, ma gli addetti al montaggio del campo gara fanno notare che le onde si iniziano ad infrangere laddove ci sono le prime boe: ciò può far sì che queste si sgancino durante lo svolgimento delle competizioni, per cui non ci sono, almeno al momento le condizioni per gareggiare. Ogni decisione viene rimandata a due ore dopo. Intanto ci sono atleti che si buttano a mare (ed altri che, pensando che ormai la manifestazione è conclusa, giocano a pallone sulla spiaggia…): tra questi c’è chi fa notare che, nuotando, le boe non si vedono; chi si butta con la tavola riesce ad andare avanti, ma si sottolinea il fatto che le tavole possano essere sopraffatte dall’impeto delle onde, mettendo a rischio l’incolumità dei concorrenti; ma c’è anche chi sostiene che le gare si possano disputare, magari limitando la partecipazione a chi si sente di affrontare quel mare, che, nel frattempo, si è ingrossato.La decisione definitiva arriva intorno alle 11:00, dopo un consulto della giuria con allenatori, equipe medica, garanti della sicurezza, ed atleti della Nazionale: la manifestazione termina. Si procede alle premiazioni di società, e poi tutti a casa.Così tre titoli assoluti individuali e tre di staffetta non sono stati assegnati. In più è stato rinviato il debutto in campo nazionale della Staffetta Oceanman/Oceanwoman, che quest’anno era per la prima volta nel programma della manifestazione assoluta, ma di cui non è stato disputato neanche un turno eliminatorio. Ma quello che più ha generato confusione e perplessità è stato il discorso Nazionale Juniores. Questi Campionati erano una delle due gare di selezione per i Campionati Europei Juniores e si sarebbero dovuti iniziare ad attribuire i punteggi ai sei juniores meglio classificati nelle gare di Frangente, Tavola, Sprint e Bandierine. Due di queste però non sono state svolte. La prima ipotesi avanzata è stata quella di far recuperare, esclusivamente agli juniores entrati in finale, le prove di Frangente e Tavola in altra data e altra sede (subito dopo i Campionati di Categoria a Chianciano), in modo da avere punteggi assegnati in tutte e quattro le prove oceaniche. Proposta non da tutti gradita, in quanto non dà parità di trattamento a tutti gli atleti (quelli che hanno effettuato le gare su spiaggia hanno dovuto competere anche contro i più grandi, cosa che non avrebbe fatto chi avrebbe recuperato le gare in mare). In ogni caso, la proposta è caduta per i classici problemi organizzativi (difficoltà a far uscire una nuova mezza giornata di gare). La decisione definitiva del Responsabile della Nazionale Giovanile Gianpaolo Longobardo è stata dunque la seguente: si annullano i punteggi delle gare oceaniche, e si considerano solo le gare in piscina (ovvero i Campionati Assoluti di Gubbio), ma saranno solo i primi tre della graduatoria a punteggio, anziché i primi quattro, ad accedere di diritto alla Nazionale. Delle oceaniche si terrà conto, qualora occorra, nelle scelte tecniche. Anche questa sentenza potrebbe risultare non equa, in quanto svantaggerebbe gli atleti competitivi in acque libere, ma, del resto, quando accadono imprevisti del genere, qualsiasi modo di ripiegare può sembrare ingiusto per qualche motivo. Pensiamo invece adesso alle gare svolte, la cui direzione arbitrale è stata affidata a Jerry Polesel, che non ha avuto comunque particolari problemi durante il giorno e mezzo effettivo di gare: anche per questo motivo, il suo arbitraggio è risultato pulito.Qualche problema in più ha avuto la Segreteria, che, alla notizia dell’interruzione delle gare, ha dovuto calcolare tre volte la classifica finale di società, dopo aver pubblicato due errate corrige. L’ultima classifica non ufficiale pubblicata dava i VVF Torino vincenti per mezzo punto sulle Rane Rosse. Ma l’ultima versione, quella definitiva, ribalta la situazione: i campioni assoluti in acque libere 2008 sono le Rane Rosse con 371.2 punti, giusto quattro decimi di punto sopra i VVF Torino (che mantengono comunque la testa della classifica femminile). Questa vittoria sul filo del rasoio è la seconda consecutiva per Giorgio Quintavalle e il suo team (l’anno scorso vincente con il nome di Aquasport). Terzo classificato il CN Posillipo con 301.9 punti, mentre le Fiamme Oro Roma sono quarte. Sono proprio le Rane Rosse che schieravano l’atleta più atteso della competizione, Nicola Ferrua, l’anno scorso vincitore di tre titoli individuali. Due di questi titoli (Oceanman e Tavola) li mantiene perché non c’è stato un nuovo vincitore, quello della Canoa invece l’ha riconquistato, aggiudicandosi la gara davanti ai compagni di Nazionale Germano Proietti (Fiamme Oro) e Franco Fanella (Marina Militare), entrambi al primo podio in questa specialità (per Fanella è stato anche debutto in campo nazionale). Il secondo verdetto maschile è venuto dalle Bandierine sulla Spiaggia. In questa gara, abbiamo assistito ad una finale anomala, con quasi tutti gli atleti più attesi eliminati anzitempo: tanto per dare qualche esempio, il vicecampione assoluto 2007 e vicecampione Seniores 2008 Diego Giuglar (Marina Militare) è uscito in semifinale perché rimasto a terra pensando ci fosse stata una falsa partenza, poi in finale il campione italiano cadetti Paolo Parascandola (CN Posillipo) si è praticamente autoeliminato ad undici bandierine dal termine a causa di un fastidio muscolare, ed infine il campione assoluto uscente Alessandro Costigliola (CN Posillipo) ha terminato in sesta posizione, eliminato dallo storico rivale Alessandro Torre (Marina Militare), che ha praticamente attraversato il campo gara, andando ad afferrare la bandierina più vicina al posillipino. A quel punto, senza il suo avversario più quotato, non poteva essere che proprio Torre il destinato alla vittoria, vittoria che rappresenta il suo ottavo titolo italiano assoluto in questa specialità. Non sono bastati la sua età non più tanto tenera (31 anni) e l’infortunio dell’anno precedente a fermarlo: a Bandierine Torre è ancora “il figlio del vento”. Secondo è giunto Emanuele Grelli (Swimming Club Alessandria), capace di far meglio del già sorprendente quarto posto dei Categoria. Ed altrettanto sorprendente il terzo posto di Matteo Valente (Rane Rosse), che si è rifatto alla grande dell’eliminazione per falsa partenza subita a Viareggio. Matteo Valente merita comunque il titolo di rivelazione dei Campionati, dal momento che è giunto terzo anche nello Sprint, superando il campione Seniores Alessandro Costigliola, quarto. Nelle prime due posizioni dei 90m, invece, tutto come negli ultimi due anni: primo Paolo Parascandola e secondo Nicolò Casini (Rane Rosse). Un podio tutto “cadetto”, dunque, e, come l’anno scorso, al milanese il titolo di categoria e al napoletano quello assoluto: in ogni caso sono sempre loro due a dominare la scena. Per Parascandola un oro anche nella Staffetta 4x90m sulla Spiaggia, dove il quartetto del Posillipo, costituito inoltre da S. Costagliola, Tiano e Costigliola, ha vinto in maniera molto netta, superando lo Swimming Club Alessandria (Paoloni, Coniglio, Serio, Grelli) e i VVF Torino (Auciello, Vazzoler, Foggetti, Grandi): quarte le Rane Rosse, che hanno perso il testimone all’ultimo cambio, abbandonando così il momentaneo primo posto.Una rapida parentesi sui giovani, dove i più convincenti sono stati Salvatore Costagliola (CN Posillipo), quinto nello Sprint, e Daniele Orabona (Fiamme Oro), sorprendentissimo quarto nelle Bandierine. Se fossero stati assegnati i punteggi avrebbero ottenuti 7 punti cadauno, guidando la graduatoria, seguiti da Daniele Checchi (Roma ’70), che avrebbe guadagnato 6 punti. Diamo menzione anche a Filippo Perrella (Auras Ischia), classe ’91 classificatosi quinto nella Gara con la Canoa. Così come Ferrua, anche Marcella Prandi (Carabinieri) era campionessa uscente in tre specialità (Frangente, Canoa, Oceanwoman), ma ha potuto confermare il titolo solo nella Gara con la Canoa, che ha vinto nuovamente (in questa gara non ha mai fatto peggio del secondo posto): dietro di lei è giunta Elena Prelle (Rane Rosse), ritornata sul podio della specialità dopo il settimo posto dello scorso anno. Conferma anche su spiaggia per Eleonora Chirieleison (Domar), che continua a mostrare la sua netta supremazia in queste due prove: impressionante in particolare il vantaggio che ha inflitto alle avversarie nello Sprint, dove ha ottenuto il suo quarto titolo assoluto consecutivo (nelle Bandierine invece è stato il terzo). Un’atleta in crescita è Federica D’Oro (VVF Torino), che ha mostrato una grande grinta nella gara di Bandierine (dove era giunta terza a Viareggio fra le cadette), grinta che l’ha portata a superare avversarie più blasonate e a conquistare un insperato argento. Dietro di lei una specialista quale Annamaria Costagliola (CN Posillipo), mentre la campionessa Seniores Marta Mozzanica (Rane Rosse) è giunta quarta. La Costagliola è salita sul gradino più basso del podio in tutte e tre le gare individuali disputate: nella Canoa è balzata dal quarto al terzo posto dopo la caduta di Sarah Buono (Auras Ischia), già bronzo l’anno scorso, alla fine giunta quinta, mentre nello Sprint è stata seconda per quasi tutta la gara, salvo poi subire negli ultimi metri il sorpasso di Silvia Ravasi (Rane Rosse). La giovane milanese (classe ’92) ha così confermato l’argento dello scorso anno: non le è andata altrettanto bene nelle Bandierine, dove ha mancato l’ingresso alla finale. Continuiamo così a vedere molte giovani sui podi delle gare oceaniche, ed un’ipotetica graduatoria per la Nazionale Juniores vedrebbe la Chirieleison prima con 14 punti, la D’Oro seconda con 9 e Laura Tafuro (VVF Torino), altra conoscenza della spiaggia (quest’anno sesta a Bandierine), terza con 7 punti (la Tafuro è stata anche la miglior giovane a Canoa, dove ha chiuso quarta). Vittoria annunciata nella staffetta del forte quartetto delle Rane Rosse (Ravasi, Mozzanica, Prelle, Bassani) accompagnato sul podio da Domar (C. Patrizi, B. Muntoni, L. Patrizi, Chirieleison) e VVF Torino (Cigliutti, Porzionato, D’Oro, L. Tafuro). Andrea Longobardo