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TRA LE DUE NAZIONALI


Dopo i fasti della Nazionale Assoluta, l’attenzione si è spostata completamente o quasi alla Nazionale Juniores, che da ieri ha iniziato a gareggiare nella competizione continentale.Le gare di selezione sono stati i Campionati Italiani Assoluti Estivi, quest’anno disputatisi in data e luogo inusuali. Infatti le gare non sono state svolte durante un weekend, visto che fino al 3 agosto erano ancora in corso i Campionati Mondiali, mentre, durante il secondo weekend di agosto, dall’8 al 10, si disputavano i Campionati Italiani Giovanili di Nuoto. Per evitare dunque contemporaneità degli Assoluti con queste due competizioni, la manifestazione è stata organizzata nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì, precisamente dal 5 al 7 agosto. Non confermata inoltre la solita sede degli Assoluti Estivi, lo Stadio del Nuoto di Roma, che è momentaneamente sottoposto ai lavori di ristrutturazione in vista di “Roma 2009”. E così ad ospitare i Campionati è stato un altro posto molto ben conosciuto a nuotatori e salvamentisti dello stivale, ovvero Gubbio.Come già detto, i Campionati erano attesi soprattutto per i giovani, dal momento che i più grandi si giocavano “solo” il titolo italiano, e non più la Nazionale. Esattamente come l’anno scorso. Tuttavia, mentre agli Assoluti Estivi 2007, il livello agonistico fu, fatta eccezione per gli juniores, più basso rispetto alla medesima competizione primaverile, ciò non si è ripetuto quest’anno. Per le femmine, anzi, direi che le prestazioni di vertice sono state mediamente migliori rispetto a Riccione, e questo è comunque imputabile anche al fatto che nelle gare femminili le giovani bazzicano nelle zone più alte delle classifiche, e quindi un loro miglioramento significa automaticamente una salita di livello. Ma anche per i maschi, dove invece, escluse poche eccezioni, sono i Seniores a comandare le graduatorie, il livello agonistico è rimasto stazionario rispetto ai Primaverili: l’unica eccezione è il Superlife, che ha fatto registrare tempi lievemente peggiori, ma questo è dovuto anche all’assenza o alla squalifica in questa prova di atleti importanti. Comunque non ci sono neanche state tante prestazioni rilevanti a livello assoluto, tant’è vero che solo un record italiano assoluto è caduto. Gli altri primati battuti riguardano i Cadetti, con un record europeo juniores e cinque primati nazionali di categoria, e gli Juniores, con quattro record italiani di categoria. Nessun cambiamento nella classifica di società, con un’altra vittoria delle Rane Rosse di Giorgio Quintavalle & Co., a questo punto quasi del tutto certa di essere la prima squadra civile a vincere lo Scudetto del Salvamento. Con 624.5 punti, i meneghini hanno distanziato, e non di poco, i classici avversari, i VVF Torino, secondi con 464 punti, e le Fiamme Oro Roma (che continuano però ad essere prime con i soli maschi), terze con 456 punti.Prima di vedere i risultati, notiamo che ci sono state stavolta poche polemiche con l’arbitraggio, a Gubbio affidato ai G.A. Serena Tedesco e Jerry Polesel, e questo comunque è dovuto anche ad una maggior “disciplina” degli atleti nel trasportare il manichino. Prevista, durante la manifestazione, anche una premiazione degli atleti che hanno valorosamente conquistato il terzo posto al Rescue di luglio.Non presente alla suddetta premiazione, purtroppo, Erica Buratto (CN Torino), che ancora una volta non vediamo partecipare a competizioni di Salvamento. Isabella Cerquozzi (Salaria Nuoto), invece, ha gareggiato soltanto nella prima giornata dei Campionati, ottenendo, tra l’altro, due ottimi risultati: la solita vittoria indiscussa a Torpedo, col tempo di 1’01”10, ed un secondo posto a Manichino, con un eccellente 37”20, tempo molto vicino al suo personale.Ovviamente nella gara veloce la vittoria non poteva non andare che ad Elena Prelle (Rane Rosse), che, dopo il 37”73 del Rescue per Nazioni ed il 37”32 del Rescue per Club, ha continuato la sua progressione, facendo registrare un buon 36”65. Elena si è ovviamente aggiudicata anche il Misto, anche qui migliorando i tempi delle due manifestazioni mondiali (1’18”00 e 1’16”95 rispettivamente), ovvero chiudendo in 1’16”33. Ma, mentre in queste due gare, Elena si mantiene nettamente al di sopra di tutte nonostante le sue complicazioni alla spalla, ciò non vale per le due competizioni di 200m: nel Superlife, la paladina azzurra, dopo il 2’34”04 delle eliminatorie, non è andata oltre il quarto posto in 2’35”20, subendo negli ultimi 50m l’azione delle atlete più giovani, che la hanno fatta scivolare dal temporaneo secondo posto; nel Nuoto, invece, ha mancato perfino la finale A, classificandosi poi decima con un alto 2’21”.Anche nel Superlife, comunque, nessuna sorpresa al primo posto, con l’ennesima affermazione, in realtà non così facile, di Martina Mariti (Domar) in 2’32”61. Martina ha inoltre sfoderato una buona prestazione nei 50m Manichino, dove, grazie al suo nuovo personale di 38”24, ha conquistato la medaglia di bronzo. Ed è stata di bronzo, così come a Riccione, anche nel Torpedo, concluso in 1’03”68.Stavolta l’argento le è stato scippato dalla compagna di squadra Eleonora Chirieleison, la migliore tra le atlete che si giocavano la Nazionale Juniores. La romana, reduce dalle gare su spiaggia dei Mondiali, ha dato prova di essere un’atleta di punta anche in vasca, realizzando tre prestazioni di grido. Una, appunto, nel Torpedo, chiuso col suo personale di 1’03”29. Poi è arrivato un grandissimo, nonché inatteso, miglioramento nel Superlife. Erano due anni che Eleonora non ripeteva il 2’36” che le aveva regalato l’argento agli Europei Juniores 2006: a Gubbio, è andata ben oltre questa soglia, chiudendo in 2’34”05, classificandosi in terza piazza. E poi c’è la migliore prestazione italiana di una categoria Cadetti nel Percorso Misto: nelle batterie la Chirieleison aveva chiuso in 1’20”00 (precedente 1’20”43 della Castenetto), prestazione in finale addirittura migliorata a 1’19”40, che vuol dire quarto posto.Davanti a lei c’è la nuova primatista juniores della specialità, Samantha Ferrari (CN Ronciglione), che ha abbassato nettamente il già suo primato italiano di categoria (1’20”73) prima nelle eliminatorie, realizzando 1’19”61 (migliorando così anche il record del vecchio percorso, 1’20”21 della Bianco), e poi in finale, bloccando le piastre a 1’19”31: un messaggio a tutta l’Europa. Della Ferrari annoveriamo anche un ottimo 2’18”91 nei 200m Ostacoli, con il quale si è classificata quinta.Meglio ancora, in quest’ultima gara, ha fatto la solita Claudia Pastorello (Rane Rosse), che per l’ennesima volta ha abbassato il record italiano juniores, portandolo da 2’18”74 a 2’18”66, chiudendo in quarta posizione. E poi per Claudia c’è l’atteso terzo posto a Pinne, anche se con una prestazione (1’02”13) che non è tra le sue migliori. Tra la Prandi e la Pastorello, c’è la campionessa mondiale interclub Marta Mozzanica (Rane Rosse), anche lei con un tempo (1’00”68) un po’ lontano dal suo personale.La giovane più sorprendente in assoluto è stata però, a mio avviso, Ester Viscardi (Centro Ester), anche se gli strepitosi passi avanti dell’atleta partenopea non sono bastati a garantirle la presenza in Olanda. Veramente da capogiro i suoi 200m Superlife, dove già nelle eliminatorie si era migliorata di ben 4 secondi, chiudendo in 2’35” e rotti. Ma questo è stato solo un antipasto, visto che nella finale Ester è stata capace di una prestazione ancor più superba e sorprendente: 2’33”25 e medaglia d’argento! La Viscardi ha ben impressionato anche nel Torpedo, realizzando in mattinata 1’03”74, non ripetendosi però in finale, e nel Misto, dove ha vinto la finale B con un interessante 1’20”79.Tra le altre giovani in evidenza c’è Martina Mazzi (Reggiana Nuoto), eccellente a Pinne, dove, realizzando 1’02”14, ha mancato la medaglia per un solo centesimo; e poi le due atlete dei VVF Torino Chiara Borasi e Laura Tafuro, che hanno ottenuto i loro migliori risultati rispettivamente nel Trasporto (quarta in 38”81, dopo aver chiuso le batterie con un già ottimo 38”65, suo personale) e nel Misto (quinta in 1’20”94, ma 1’20”32 nelle eliminatorie). I Vigili hanno poi potuto contare inoltre anche su un’atleta più esperta, quale Chiara Pidello, eccezionale nel Misto dove si è migliorata quasi due secondi, e, concludendo in 1’18”24, è andata a vincere la medaglia d’argento. Per Chiara grande prestazione anche nei 200m ostacoli, arrivata però troppo tardi, in finale B: con 2’17”42, tempo che le ha garantito il nono posto, in finale A sarebbe giunta terza. Non al massimo invece le altre due atlete attese della squadra piemontese: Federica Porzionato a Pinne e Torpedo non ha ripetuto i miracoli di Riccione, mancando, in entrambi i casi, perfino la finale A; stessa sorte di Cristina Pidello nel Superlife, che, dopo l’eclatante seconda piazza dei Primaverili, si è dovuta accontentare di un dodicesimo posto con un altissimo 2’44”.Manca ancora il nome della vincitrice del Nuoto, ed è lo stesso della prima classificata dalle fase invernale, ovvero la brava Federica Ferraguti (Nuotatori Modenesi), miglioratasi ancora, realizzando 2’15”91. La segue l’ottima Francesca Frattini (Vogherese Nuoto), capace, come la Chirieleison nel Super, di migliorare, e non di poco (quasi due secondi), il tempo degli Euro Junior di due anni fa, poi non più ripetuto: la prestazione di Francesca vale 2’16”34. Della stessa atleta, segnaliamo anche il buon 1’20”82 nel Percorso, con il quale è giunta seconda in finale B.Nelle tre staffette “nuotate” si sono riconfermate le vincitrici di Riccione, quindi le Rane Rosse nella 4x50 Ostacoli (Prelle, Pastorello, Mozzanica, Mauri), conclusa in 1’59”67, e nella 4x50 Mista (Oggionni, Pastorello, Prelle, Mozzanica), terminata in 1’46”96, e i VVF Torino (Ch. Pidello, Ch. Borasi, Galetta, L. Tafuro) nella 4x25, dove hanno bloccato le piastre a 1’32”34, 11 centesimi sopra il primato italiano. Vittoria di misura quella dei Vigili, dal momento che le Rane Rosse (Mozzanica, Valente, Ravasi, Prelle) hanno chiuso in 1’33”02. Maggiore il distacco che nelle altre due staffette le meneghine hanno relegato alle torinesi, seconde classificate sia nella Staffetta Ostacoli (Galetta, Cr. Pidello, G. Borasi, C. Borasi), in 2’01”78, che in quella Mista (Ch. Pidello, Porzionato, Galetta, Tafuro), in 1’50”13. Sul gradino più basso del podio c’è sempre il Domar SC, che con gli ostacoli ha realizzato 2’04”48 (con De Blasio, Puccianti, Mariti e Chirieleison), con il torpedo 1’51”37 (con Puccianti, M. Muntoni, Mariti e Chirieleison) e con il manichino 1’41”36 (con lo stesso quartetto della Mista). C’è da dire, però, che l’ordine d’arrivo ufficioso della 4x25 vedeva al terzo posto la RN Bogliasco, poi squalificata. Discorso a parte per la Line Throw, dove si è imposta con 15”89 la coppia dello Swimming Club Alessandria (Cacciabue-Galliano), davanti a quella del CN Nichelino (Grasso-Mouth), seconda in 18”89, e della Reggiana Nuoto (Daolio-Daolio), terza in 25”50. Tra i maschi, il protagonista è sempre Federico Pinotti (Fiamme Oro), che ci ha deliziato con le sue ennesime tre prestazioni di alto livello: 1’57”72 nel Nuoto, 29”95 nel Trasporto e 1’02”11 nel Misto. Inutile dire che in queste tre gare, il doppio primatista mondiale è stato il vincitore incontrastato.In due casi, dietro Pinotti, c’è il compagno di squadra Germano Proietti, che ha chiuso i 200m Ostacoli in 2’01”19 ed il Percorso con un buon 1’04”33. Curiosamente, Ciccio non ha partecipato alla sua gara, il Superlife, riposandosi così durante la finale della specialità nella quale è campione mondiale.Nel Trasporto, invece, la medaglia d’argento è andata nuovamente a Marco Mosconi (Marina Militare), che ha realizzato 30”94. Marco è anche giunto quarto nel Torpedo, con un non eccezionale 56”13, mentre nel Misto stavolta non è stato tra i protagonisti.Il podio delle due gare di trasporto è stato chiuso ancora una volta dal bravo Alessandro Capacchione (Marina Militare), che ha limato un paio di decimi al suo personale del Misto, ottenendo 1’04”43, mentre i suoi 50m Trasporto valgono 31”23. In quest’ultima gara, Alessandro ha avuto, nella lotta la podio, la meglio, per soli 3 centesimi, sul compagno di squadra Diego Giuglar, cresciuto in questa prova, tant’è vero che il 31”26 fatto registrare è la sua migliore prestazione. Segnaliamo nella gara veloce anche il 31”16, ottenuto, però nelle eliminatorie, da Vincenzo Bernardini (Fiamme Oro), incappato in squalifica nella finale.Ma le squalifiche sono state il cruccio soprattutto di un altro atleta delle Fiamme, Marco Bolognesi, che si è visto escludere dall’ordine di arrivo sia nel Torpedo, sia nel Trasporto e soprattutto nel Superlife, dove avrebbe potuto almeno mirare al podio. Ma, nell’unica gara portata correttamente a termine, i 200m Ostacoli, Marco ha cacciato dal cilindro un’ottima prestazione, 2’01”34, scendendo per la prima volta sotto i 2’02” ed ottenendo la sua prima medaglia assoluta in questa specialità.Dietro Bolognesi, c’è un altro Marco delle Fiamme, anche lui in forte crescita in questa prova: Buccioni ha infatti realizzato 2’01”77, migliorandosi quasi di un secondo. L’ex atleta dell’Aniene è apparso in buona forma anche nel Trasporto e nel Misto (quarto in 1’05”6), tuttavia anch’egli, come l’omonimo compagno di squadra, ha toppato la gara dove era più atteso, il Superlife, che l’ha visto schierato soltanto nella finale B, dalla quale, peraltro, è stato squalificato.Con l’assenza dei tre quotati atlete delle Fiamme Oro (Proietti, Buccioni e Bolognesi) dalla finale del Super, gli unici due che potevano concorrere per la vittoria erano il campione primaverile Mariano Carpentieri (Nuoto Napoli) e l’evergreen Marcello Onadi (Rane Rosse). Ha avuto la meglio il torinese naturalizzato lumbard, che è stato in grado di resistere alla carica del napoletano degli ultimi 50m: alla fine la piastra assegna 2’14”36 a Marcello e 2’14”66 a Mariano. Entrambi gli atleti, comunque, avevano fatto tempi migliori nel corso della stagione. Terzo classificato, l’unico big delle Fiamme rimasto, Alessio Fiori, che ha concluso in 2’17”72 (anche per lui si tratta di un tempo alto rispetto ai suoi standard).Era atteso il duello a Pinne tra i due atleti che ormai si sono rivelati i due più forti al Mondo in questa specialità: Nicola Ferrua (Rane Rosse) e Simone Procaccia (Interamnia). Stavolta, a differenza di Berlino, è stato il teramano ad avere la meglio, imponendosi in 49”95, contro il 50”75 dell’alessandrino. È stata una sfida molto bella, e soprattutto c’è da dire che le due ottime prestazioni sono state ottenute con un trasporto pulito. Terzo il sempre presente Franco Fanella (Marina Militare), con 51”63.Franco ha inoltre dominato i 100m Torpedo, realizzando un ottimo 53”84, avvicinando ancora una volta il primato mondiale. Peccato non aver visto a Berlino una prestazione di questo tipo! Podio del Traino completato da due veterani della specialità, quali Daniele Battegazzore (Swimming Club Alessandria), secondo in 55”61, e Federico Mastrostefano (Marina Militare), terzo in 55”98. Diamo menzione anche del 55”83 con il quale il già citato Simone Procaccia, bronzo ai Primaverili in tale prova, ha vinto la finale B.I due giovani più in luce sono stati, come c’era da aspettarsi, Francesco Bonanni (Aniene) e soprattutto Andrea Moretto (Nuotatori Canavesani). Bonanni ha fatto vedere tantissimo nelle eliminatorie , con l’ottimo 56”53 a Torpedo ed un eccezionale 2’17”91 nel Superlife, che trucida il precedente primato italiano juniores (2’19”25 di Moretto). Nelle finali, Francesco si è ripetuto però solo nel Torpedo, classificandosi quinto in 56”77. Anche nel Superlife aveva ufficiosamente fatto meglio, ma il suo 2’16”7, che avrebbe significato per il figlio d’arte medaglia di bronzo ma soprattutto record europeo juniores (il primato corrente è 2’17”01 di Rodriguez, che fino a poco fa sembrava inavvicinabile, adesso non più), è stato annullato da squalifica per affondamento. Stessa sorte gli è toccata a Pinne, dove si presentava come il campione assoluto uscente.Andrea Moretto ha invece dato il meglio nelle gare pomeridiane, dove ha ottenuto due quinti posti, accompagnati da altrettanti nuovi primati. Nel Nuoto, in realtà, già nelle batterie Andrea aveva migliorato il già suo record italiano cadetti di 2’03”63, portandolo a 2’03”35; ma in finale ha abbassato ancora di più questo limite, peraltro anche nettamente, terminando in 2’02”77. Ma il meglio è arrivato nel Percorso Misto, dove il canavesano ha concluso con un eccellente 1’05”88, migliorando in un solo colpo record italiano cadetti (precedente 1’06”25 di Casini) e record europeo juniores (precedente 1’06”37, già suo). Moretto è stato inoltre lo junior (nel senso “europeo” del termine) meglio piazzato anche nel Trasporto (squalificato in finale B dopo il 32”75 delle eliminatorie) e nel Superlife (settimo in 2’20”37).Altro record registrato in quel di Gubbio è stato il 2’02”77 nel Nuoto di Alessio Pancaldi (Assonuoto Caserta), che ha battuto il già suo primato italiano juniores di 2’03”74. Premettiamo che questa superba prestazione non è bastato ad Alessio per essere tra i sei convocati della rappresentativa italiana in Olanda.Record, invece, assoluto di Alessandro Capacchione, Diego Giuglar, Franco Fanella e Marco Mosconi nella 4x50m Ostacoli: il quartetto della Marina si è infatti nuovamente superato, portando il primato nazionale di club a 1’42”54 (precedente 1’42”70). Dietro i fantastici quattro troviamo, non molto distanti, le Fiamme Oro Roma (Pinotti, Proietti, Debilio, Bolognesi) in 1’43”06 e le Rane Rosse (Galluzzo, Bermani, Legnani, Casini) in 1’43”61. Più netta l’affermazione della Marina nella 4x50m Mista, dove Giuglar, Mosconi, Fanella e Mastrostefano hanno chiuso con un buon 1’32”35, staccando le solite Rane (Bermani, Ferrua, Galluzzo, Ballerini), seconde con 1’34”37, e le solite Fiamme (Pinotti, Proietti, Debilio, Locchi), terze con 1’34”40. Ennesima affermazione della Polizia di Stato, invece, nella Staffetta Manichino, anche se stavolta la vittoria di Locchi, Bernardini, Proietti e Pinotti è stata più combattuta, dal momento che le Fiamme hanno ottenuto 1’13”24 e la Marina (Mosconi, Giuglar, Fanella, Capacchione) 1’13”90. Le Rane Rosse (Casini, Onadi, Legnani, Ballerini) hanno qui conquistato un altro terzo posto (1’19”68), dove, prima dell’annuncio delle squalifiche, risiedevano i VVF Torino. Così, l’unica medaglia conquistata dai torinesi, è l’argento della Line Throw in 13”07, per opera di Vicinanza e Foggetti. A precederli sono stati proprio le Rane Rosse, che, con Ferrua e Valente, già campioni invernali, hanno terminato la prova in 12”62; mentre in terza posizione troviamo altri Vigili del Fuoco, quelli di Grosseto (Innocenti-Vasellini), con 13”60. Andrea Longobardo