Ripassai nella Vita dallo sfinimento dei fiati al gelo delle giornate ferme sotti i piedi .Divenni aria fusa fra le labbra marcante e poroso silenzio a trapassare fra le ore come palpiti schiusi in gola mentre il cuore sale sul suo drappo ruvido e svenato di visioni spinte a forza sulla parola fin oltre il precipizio dei sogni mancati. Sbiadiva il tramonto e mentre appoggiavo la pelle sull'ultimo strato di un muro di lana riemergevo senza ombra come fossi di solo occhi vuoti di ricordi ignari dinanzi alla visione del ritorno scivoloso di giorni e squarciato di niente fatti di pietra e tramonti /di schegge e di vetro. [.Runa.]