Il Tempio di Murphy

L'APOCALISSE


Sabato era una discreta giornata e così me ne sono andato "per argini" con la bici. Dalle parti di Pizzighettone il fiume Adda consegna le proprie acque al grande padre padano Po ed ero curioso di girovagare per questi luoghi alla ricerca di qualche scorcio panoramico di particolare interesse. C'è una enorme diga, da queste parti, di cui non conoscevo l'esistenza. Fu inaugurata nel 1962, allo scopo di produrre energia idroelettrica, e, a causa del conseguente allagamento, il Po ha ritagliato, con un secondo alveo, una porzione di terra che oggi è conosciuta come Isola Serafini. A monte il fiume è ampio mentre a valle sembra in secca, lasciando allo scoperto vaste aree sabbiose simili a spiagge, irresistibile attrazione per chiunque assapori i primi tepori della bella stagione. Lo confesso, a piedi scalzi ho girovato fino all'estrema tentazione: l'abluzione nelle ancora gelide acque del fiume. In lontananza, a deturpare l'orizzonte, una sinistra ciminiera, dai connotati apperentemente già noti, faceva bella mostra di sè ma al momento non ci diedi molta importanza.E veniamo a ieri sera: La trasmissione "Report" ha mostrato le immagini dei militari giapponesi intenti ad evacuare con la forza gli ultimi ostinati residenti delle aree entro i trenta chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima.La mia attenzione è caduta sulle strade. Strade di collina, leggermente ondulate, con l'asfalto talvolta sbrecciato e i gard rail incerti. Strade che attraversano luoghi molto simili alla prima fascia di rilievi del nostro Appennino. E allora mi è venuta spontanea una domanda ? Quali sono i territori inclusi nel raggio di trenta chilometri da Caorso ? Apro una cartina e con sorpresa scopro che Caorso è ubicata in riva destra Po all'altezza di Isola Serafini. La ciminiera era ben nota al mio inconscio, memoria latente di qualche servizio giornalistico del passato. Probabilmente la centrale venne costruita in quel sito proprio allo scopo di meglio beneficiare delle acque dell'invaso, causato dalla diga del '62. Ricordo di avere letto di alcuni incidenti occorsi negli anni settanta, con rilascio di acque radioattive nel Po e così, lo confesso, la piacevole passeggiata a piedi nudi nelle umide sabbie del fiume, mi lascia ora leggermente perplesso.....(-:Con un righello misuro la distanza chilometrica dai principali capoluoghi di provincia e ne stilo la triste lista:- Piacenza 10 km (abitanti in provincia 272.000)- Cremona 16 km (abitanti in provincia 328.000)- Parma 44 km (abitanti in provincia 395.000)- Brescia 56 km (abitanti in provincia 1.033.000)- Pavia 60 km (abitanti in provincia 499.000)- Bergamo 70 km (abitanti in provincia 916.000)e quindi, il gran finale............- Milano 71 km (abitanti in provincia 3.981.000)Insomma, avete capito bene, ipotizzando di applicare lo stesso limite di trenta chilometri, 600.000 persone se ne dovrebbero subito andare (ma per quale meta ?) dalle proprie abitazioni e per le rimanenti provincie non ci sarebbe comunque di che stare allegri, se è vero che anche Tokyo, distante quasi trecento chilometri dalla sorgente dell'inquinamento, sta subendo l'alienazione delle proprie risorse idriche.In breve.......l'Apocalisse.....!!!!G.P.