Il Tempio di Murphy

LA RIVINCITA


Esattamente un anno fa raccontavo, in un post, di come mal sopporti le persone che approcciano la montagna utilizzando delle chiassose moto da trial.Avendo personalmente assistito ad un indegno motoraduno all'interno del Parco delle Orobie, mi ero serenamente preoccupato di documentare l'accaduto tramite email, con foto a corredo, ad autorità competenti e organismi in teoria interessati all'argomento (Comune, Cai, Comunità Montana, Parco Orobie, Rivista Orobie).Non mi aspettavo alcun provvedimento in merito, intuendo la difficoltà di reprimere tale malcostume, ma un cenno di riscontro almeno sì.Sarebbe bastato cliccare sul tasto "rispondi" e digitare un banale........"Grazie per la segnalazione"......!!!Invece nulla, l'email cadde nell'oblio ed ebbi così rafforzata la convinzione che in Italiia non ci sia alcun interesse per la legalità e il rispetto delle regole civili.In Italia.......appunto.......perchè in Francia invece la musica è "leggermente" diversa.13 luglio anno domini 2007, con il fidato amico Valerio stiamo percorrendo l'itinerario "clou" della settimana escursionistica che abbiamo voluto dedicare ai monti del Piemonte.Obiettivo è il Forte Chaberton ubicato sulla vetta dell'omonima cima a quota 3130 mt. Si tratta di un'opera realizzata dai nostri genieri ai primi del '900 e parzialmente distrutta dal fuoco delle artiglierie francesi nel corso dell'ultima guerra. L'opera dei recuperanti negli anni cinquanta fece il resto. Nonostante siano rimasti solo dei poveri ruderi, l'escursione fino alla cima ha comunque un grande fascino. Per il panorama, essendo infatti una cima isolata lo sguardo spazia a 360 gradi, e per il tracciato che, arditamente, consentiva di portare le artiglierie (otto cannoni da 149 mm) fino in vetta. Il dislivello è notevole giacchè si parte dalla frazione di Fenils a quota 1300 circa.però ne vale decisamente la pena. Trattandosi, come già detto, di un antico tracciato stradale in rovina, mi ero rassegnato all'idea di assistere al solito carosello rumoroso e puzzolente ed invece......nulla......neppure l'ombra di uno scooter...!!!Il confine di Stato in questo punto è stato modificato dal trattato di pace del '47 affinchè l'orgoglio dei vincitori fosse accontentato. La cima dello Chaberton doveva essere francese e così, molto prima di arrivare alla cresta spartiacque, si incontra un cippo, datato 1996, che ricorda come da lì in poi ci si trovi in territorio francese.Un cartello indicante il divieto d'accesso per i mezzi mototizzati risulta invece sradicato e gettato nella scarpata. Elementi che al momento non mi avevano suggerito nulla ma che in seguito ebbi modo di interpretare diversamente alla luce dei chiarimenti che una simpatica signora, accompagnata dai suoi due figli di otto e dieci anni (giovani promesse per il futuro dell'escursionismo), mi diede.Infatti mi raccontò di interminabili caroselli e motoraduni nei fine settimana. La mèta è ovviamente ambita e nessun divieto potrebbe reggere di fronte all'ardore di questi novelli centauri. I francesi avevano tentato "l'approccio morbido" ribadendo, con la posa del cippo nel 1996, il dato di fatto che quello era territorio francese, non italiano, e come tale meritevole di rispetto.Lo sradicamento dei cartelli ed il proseguimento indisturbato delle "visite" probabilmente ha fatto perdere la pazienza ai Flick d'oltralpe che, a quel punto, hanno deciso di passare alle maniere forti.Mi si racconta di puntuale monitoraggio della cima e di "raid" eseguiti con l'elicottero nei momenti di maggiore afflusso sulla vetta allo scopo di sequestrare quante più moto possibili.Con la Gendarmeria Francese non si scherza....!!!Credo sia evidente a tutti la mia soddisfazione nel sentirsi raccontare questo episodio.L'unico rammarico, semmai, è dovuto al fatto che per vedere finalmente il rispetto delle leggi imposto da uno Stato sovrano con autorità esemplare, mi sia dovuto recare in una terra straniera.D'altronde, siamo o non siamo il paese di Pulcinella....!!!G.P: