Il Tempio di Murphy

L'EMIGRANTE


Casualmente assisto, in prima serata televisiva, ad un breve inserto speciale del programma "Chi l'ha visto ?".Non mi piacciono queste storie strappalacrime in perfetto stile "Carramba, che sorpresa" ma stavolta il racconto è davvero speciale.Lorenzo, classe 1943, ebbe la disgrazia di nascere a Venosa, figlio di una coppia tra le più disagiate e compagno di sventura di altri cinque fratelli,Nel dopoguerra, un'organizzazione umanitaria offrì ai genitori l'adozione del bambino da parte di una famiglia americana.Lo scopo era naturalmente quello di evitargli miseria e fame ma anche di sottrarlo al rischio comunista che in quegli anni montava impetuoso.Nel 1965 la famiglia cercò di avere notizie di lui per intercessione degli istituti pontifici preposti, ma ne ebbero un diniego. E si arriva così al 2005. Il programma televisivo, contattato, riesce nel miracolo e si mette sulle tracce del "ragazzo" ma le notizie, purtroppo, non sono buone.Il bambino, a fatica, era riuscito ad inserirsi all'interno di una famiglia di madrelingua. Dal racconto di chi l'ha conosciuto parrebbe che nei suoi pensieri ci fosse l'idea, una volta fatta fortuna, di tornare in Italia. Ma il lavoro da cameriere, nel ristorante dei genitori adottivi, non gli avrebbe concesso di raggiungere tale traguardo in tempi brevi.E così, nel 1968, a soli 25 anni, aveva deciso di arruolarsi volontario nel corpo dei Marines. In quel periodo la guerra nel Vietnam raggiungeva l'apice della sua virulenza e così Lorenzo si ritrovò, dopo sole cinque settimane dal suo arrivo, nel bel mezzo di un'offensiva vietcong. Quel giorno morirono molti giovani americani e Lorenzo era purtroppo tra di loro.La telecamera riprende il suo nome, inciso sul muro del "memoriale dei caduti di tutte le guerre", accomunato a quello di altri cinquantamila sfortunati combattenti.La scena cambia ed il giornalista , tornato in Italia, si sta ora recando dai fratelli per comunicare la dolorosa notizia. Assisto agli sguardi increduli di questi arzilli settantenni che, nonostante la fame e gli stenti patiti in Italia, sono sopravvissuti e giunti fino a noi in discrete condizioni di salute.Lorenzo, invece, affidato con fiducia ad una Patria straniera affinchè al suo corpo fosse risparmiata la miseria ed alla sua anima la minaccia comunista.............ha vissuto negli stenti ed è morto, paradossalmente, proprio per mano comunista....!!!G.P.