E' proprio vero, accadono cose senza senso e la ragione sembra avere lasciato il passo ad una lucida follia.Recentemente ha fatto scalpore l'assegnazione del premio Nobel per la Pace al presidente Barak Obama. Figura di spicco, senza dubbio, ma ispirato per ora solo da buone intenzioni.Per confutare la scelta lui ha pensato bene di impegnare altri 30.000 militari per il fronte afghano e poi, nel corso della cerimonia ufficiale per la consegna del premio, a Stoccolma, se ne è uscito con un discorso che sostanzialmente rispolvera il latino "si vis pacem, para bellum" (.....per garantire la pace, è indipensabile ricorrere alla guerra.....).A voi non pare una cosa incredibile e fuori dalla normalità ??23 novembre 2009, "Corriere Economia" pagina 4. C'è una bella intervista a Robert Merton. E chi è ? Direte voi.Non lo conoscevo neppure io ma ho capito che è, con molta probabilità, il "fenomeno" a cui dobbiamo l'attuale recessione economica, naturale conseguenza (ricordiamolo) delle bolle speculative che da anni si sono succedute.Eccovi alcuni passaggi dell'articolo:"...il celebre economista ..........è paziente e meticoloso nel rispondere alle domande sulla crisi e sull'impatto dei nuovi prodotti della finanza derivata: gli strumenti che si sono enormemente diffusi proprio grazie agli algoritmi creati da lui, da Myron Scholes e da Fischer Black. A lungo osannati - anche dopo il fallimento, nel `98, del Ltcm, il fondo d'investimento codiretto daidue economisti - Merton e Scholes sono finiti nel mirino di mille critici dopo il collasso del 2008, innescato dall'abuso di prodotti finanziari basati sui mutui immobiliari e da un mercato dei derivati cresciuto a dismisura al di fuori di ogni controllo. Ora mette subito le mani avanti: «Non sono inuovi strumenti finanziari i responsabffi della crisi, l'innovazione non è mai negativa»....."Insomma....le famose "salsicce Bond" e altri mefitici prodotti finanziari che hanno creato il caos che tutti noi ben conosciamo, si basavano su calcoli algebrici che questo "professorone" ebbe la grande idea di formulare a metà anni novanta. Ma se avesse deciso di mettere la testa a riposo e se ne fosse andato a troie; non era meglio, dico io...???La beffa però non è finita perchè in tempi non sospetti (1997) questo lavoro matematico valse a Merton e a Scholes (Black, neI frattempo, era scomparso) il Nobel per l'Economia."........ Un premio conferito loro dall'Accademia di Stoccolma proprio per aver «creato un nuovo metodo di valutazione» degli strumenti finanziari innovativi e «dei rischi connessi al loro uso, ampiamente utilizzati dagli istituti di credito». Che in questo modo, si legge nelle motivazioni delNobel, «hanno potuto ridurre l'esposizione ai rischi sui mercati»....."Ma quel sant'uomo di Alfred Nobel, non poteva lasciarci in eredità qualche candelotto di dinamite da innescare nel fondoschiena di chi so io...??E ora dite pure che sono un istigatore alla violenza.G.P.
LA NORMALITA' - 2
E' proprio vero, accadono cose senza senso e la ragione sembra avere lasciato il passo ad una lucida follia.Recentemente ha fatto scalpore l'assegnazione del premio Nobel per la Pace al presidente Barak Obama. Figura di spicco, senza dubbio, ma ispirato per ora solo da buone intenzioni.Per confutare la scelta lui ha pensato bene di impegnare altri 30.000 militari per il fronte afghano e poi, nel corso della cerimonia ufficiale per la consegna del premio, a Stoccolma, se ne è uscito con un discorso che sostanzialmente rispolvera il latino "si vis pacem, para bellum" (.....per garantire la pace, è indipensabile ricorrere alla guerra.....).A voi non pare una cosa incredibile e fuori dalla normalità ??23 novembre 2009, "Corriere Economia" pagina 4. C'è una bella intervista a Robert Merton. E chi è ? Direte voi.Non lo conoscevo neppure io ma ho capito che è, con molta probabilità, il "fenomeno" a cui dobbiamo l'attuale recessione economica, naturale conseguenza (ricordiamolo) delle bolle speculative che da anni si sono succedute.Eccovi alcuni passaggi dell'articolo:"...il celebre economista ..........è paziente e meticoloso nel rispondere alle domande sulla crisi e sull'impatto dei nuovi prodotti della finanza derivata: gli strumenti che si sono enormemente diffusi proprio grazie agli algoritmi creati da lui, da Myron Scholes e da Fischer Black. A lungo osannati - anche dopo il fallimento, nel `98, del Ltcm, il fondo d'investimento codiretto daidue economisti - Merton e Scholes sono finiti nel mirino di mille critici dopo il collasso del 2008, innescato dall'abuso di prodotti finanziari basati sui mutui immobiliari e da un mercato dei derivati cresciuto a dismisura al di fuori di ogni controllo. Ora mette subito le mani avanti: «Non sono inuovi strumenti finanziari i responsabffi della crisi, l'innovazione non è mai negativa»....."Insomma....le famose "salsicce Bond" e altri mefitici prodotti finanziari che hanno creato il caos che tutti noi ben conosciamo, si basavano su calcoli algebrici che questo "professorone" ebbe la grande idea di formulare a metà anni novanta. Ma se avesse deciso di mettere la testa a riposo e se ne fosse andato a troie; non era meglio, dico io...???La beffa però non è finita perchè in tempi non sospetti (1997) questo lavoro matematico valse a Merton e a Scholes (Black, neI frattempo, era scomparso) il Nobel per l'Economia."........ Un premio conferito loro dall'Accademia di Stoccolma proprio per aver «creato un nuovo metodo di valutazione» degli strumenti finanziari innovativi e «dei rischi connessi al loro uso, ampiamente utilizzati dagli istituti di credito». Che in questo modo, si legge nelle motivazioni delNobel, «hanno potuto ridurre l'esposizione ai rischi sui mercati»....."Ma quel sant'uomo di Alfred Nobel, non poteva lasciarci in eredità qualche candelotto di dinamite da innescare nel fondoschiena di chi so io...??E ora dite pure che sono un istigatore alla violenza.G.P.