I luoghi dell'Anima

LA PIETRA di fiume


(Visione in una sera di meditazione):“D'improvviso mi vedo far parte di un letto di un fiume: sono una pietra... un semplice sasso come tanti, posto qui insieme ad altri a far parte del greto di questo fiume. Non ha importanza quale sia il nome del fiume né tanto meno dove si trova. Mi accorgo di avere un'anima. Il sasso che son sempre stato, che pensavo esser privo di vita, d'improvviso ha un proprio sentire, un proprio vedere, un proprio osservare.Osservo che da parecchio tempo sono fermo sulla riva del fiume ad osservare l'acqua scorrere limpida e silenziosa, sinuosa, quasi ad accarezzare le pietre mie compagne. Io, posto più in alto, più lontano dal fluire dell'acqua, venivo coperto dalla stessa acqua solo in alcune occasioni.Ma ecco lo scioglier della neve!!! Il fiume che dolcemente scorre, in pochi giorni aumenta la sua intensità e la sua forza. L'acqua limpida diventa fredda e potente, la sua forza indomabile. La stessa acqua che prima dolcemente mi accarezzava, d'improvviso con la sua impetuosità mi travolge e mi sposta fortemente lontano in un luogo che non conosco. Questo viaggio improvviso in acque gelide e sporche: ecco il dolore, la separazione dal luogo che tanto amavo, dal posto che credevo fosse mio!... dalle pietre mie compagne! Or tutto non sarà più come prima!Presto la neve sarà tutta sciolta ed il fiume tornerà ad esser più quieto. L'acqua che scorrerà su questo greto di fiume tornerà ad esser docile e limpida. Io avrò un nuovo posto, un nuovo spazio, nuovi sassi compagni conoscerò... una nuova esperienza...Ecco la primavera, tutto torna alla normalità. Il dolore vissuto dal travolgimento dell'acqua è ormai solo un ricordo. Una ranocchia si avvicina, mi osserva, vuol sedersi su di me per scaldarsi al sole..."                                                           La vità è come un fiume in piena. A volte più semplice a volte più difficile, ma se impariamo a “fluire” con essa, come fluisce l'acqua del fiume, tutto sembrerà più armonioso e bello. Le pietre non si oppongono alla forza dell'acqua, semplicemente si lasciano trasportare e “modellare”... così dobbiam imparare a fare anche noi..                                                                                   Arc.Angelo Valter