La riva del mare
Salute (mentale) & Sanità (mentale)..quel che nessuno dice..
La riva del mare può anche apparire deserta e priva di vita..a chi è privo di capacità proiettive..
ovvero a chi non sa guardare al di là della sua inutile e vuota esistenza.
Ma la riva del mare vive e si rigenera giorno dopo giorno..per donarsi e donare oltre il presente a chi sa guardare più lontano..anche solo una scintilla di vitalità e di voglia di cambiare..
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Lo confesso, sulle prime sono rimasto turbato. Ma come, lo scrittore Sandro Veronesi ammette che il problema degli alunni immigrati nelle scuole italiane esiste e che «le classi separate ci sono già, solo che non sono gli stranieri a essere mandati via. Capita siano gli italiani ad andarsene: per non lasciare i bambini in una classe a maggioranza straniera. È il dramma di noi genitori progressisti... ». Sono in sintonia con Veronesi? Lo choc è stato forte, anche perché prima di leggere l’intervista del nuovo vate dell’intellighentia di sinistra, ero inciampato in un trafiletto che ricordava come la mozione della Lega per l’istituzione di «classi-ponte» per i ragazzini stranieri in difficoltà con la nostra lingua si ispirasse a un’analoga iniziativa presa in Catalogna da una coalizione di socialisti, eco-comunisti e separatisti di sinistra e benedetta dal ministro zapaterista Celestino Corbacho (quello che fa sparare sugli immigrati e poi si volta e dice che il governo italiano è razzista). Oddio, non starò mica diventando veltroniano? E allora, di che cosa stiamo parlando? Di un pretesto, purtroppo. Di uno dei mille pretesti che un’opposizione allo sbando afferra al volo nell’aria e tenta di trasformare in battaglia politica, il più delle volte fallendo miseramente. Non è strillando che si esorcizzano i problemi. E che il problema ci sia, se n’è accorto persino Veronesi... Poi, per carità, nessuno nega che la materia sia delicata, che vada evitato in ogni modo che le «classi-ponte» si trasformino in «classi-ghetto», che sia necessario pertanto precisare bene i contorni e i limiti, soprattutto temporali, dello strumento. Ma, ancora una volta, bisogna rendersi conto che i primi beneficiari di questa iniziativa sarebbero proprio i figli degli immigrati, che verrebbero messi in condizioni di trarre profitto dall’insegnamento alla pari con i loro coetanei italiani. _______________________________ Al tg5 di stasera, ampio spazio alle manifestazioni di "studenti" e "docenti"..tante interviste..e ce fosse stato uno, studente o docente, che sapesse spiegare per cosa manifestavano..
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il problema, o la sfida, sarà caso mai nel COME applicare questa proposta (se mai diverrà legge). è lì, nel concreto, che può crearsi il ghetto, nel razzismo strisciante del singolo maestro (o dirigente scolastico), della comunità sociale di riferimento. ma su questo la legge è, ahimé ininfluente e impotente.