IL VIMERCATESE

Comunicato stampa Domà Nunch


DOMA' NUNCH Associazione econazionalista Insubre www.eldraghbloeu.com COMUNICATO STAMPA DEL 4 MARZO 2008 Marcia indietro della Regione sull'emendamento "Ammazza-parchi"Esulta l’associazione Econazionalista Domà Nunch.Infatti la massiccia mobilitazione di ambientalisti, Enti Parco, amministratori pubblici, comitati e semplici cittadini ha costretto la maggioranza di centrodestra in Regione – che si apprestava ad approvare l'emendamento n. 13 bis alla legge n.12/2005 (cosiddetto "Ammazzaparchi") - a ritirare la proposta di modifica."L’emendamento, che da subito Domà Nunch ha considerato inaccettabile e ha avversato aderendo alla raccolta firme sulla rete e all’iniziativa del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano – ricordano dall’associazione econazionalista – prevedeva sostanzialmente lo scavalcamento e la delegittimazione degli Enti Parco in termini di pianificazione. La modifica predisposta dall’assessore leghista Boni infatti prevedeva che, con una procedura semplificata, i Comuni avrebbero potuto chiedere varianti per non ben definite “zone di interesse comunale all’interno del piano territoriale di coordinamento del parco”, e qualora l'Ente Parco avesse risposto negativamente, la richiesta avrebbe potuto essere sottoposta alla Giunta Regionale, scavalcando ogni altro organismo"L’emendamento “Ammazza-parchi” era stato approvato in Commissione e la votazione in aula avrebbe decretato il colpo di grazia per il sistema dei Parchi Lombardi, aprendo la via agli speculatori e alla follia di amministratori pubblici che vedono il territorio solo come risorsa da monetizzare e non già da tutelare e preservare."Chi ama la nostra terra – affermano nel Comitato Direttivo di Domà Nunch – si è mobilitato immediatamente. Noi siamo stati fra i primi ad attivarci e avremmo messo tutte le nostre energie anche nella raccolta firme per un referendum abrogativo, se lo scellerato emendamento fosse stato approvato in aula""Siamo comunque consapevoli del fatto che abbiamo vinto una battaglia ma la guerra sarà ancora lunga e dura, e quella che abbiamo definito la cricca dei Sindaci e delle immobiliari è sempre pronta ad arricchirsi svendendo la propria Terra.Lo sviluppo non è più nè sostenibile nè tollerabile in aree dove la cementificazione è già al 60 o al 70% del territorio, ed il tentativo di aggredire anche le uniche aree tutelate andrà respinto con forza e decisione"La resistenza continua. Basta ciment! Domà Nunch!