da Il Giornoarticolo di Ant.Ca.— BURAGO —Il PARCO DEL MOLGORA cresce. Ai quasi 1000 ettari di terreno se ne potrebbero aggiungere presto altri 300. Portati in dote dal Comune di Ronco Briantino che ha chiesto di aderire al polmone naturale. Oggi l'area protetta lungo il torrente interessa nove paesi: Usmate Velate, Carnate, Vimercate, Burago di Molgora, Agrate Brianza, Caponago, Pessano con Bornago, Bussero e Carugate. E quest'anno sarà visitata da 1500 studenti. Il presidente del parco, Claudio Valsecchi, punta molto sull'opera di bonifica del Molgora e Molgoretta. Sono stati fatti grandi passi avanti, ma c'è ancora molto da lavorare: «le ultime analisi, fatte su prelievi del dicembre 2006, evidenziano ancora una qualità scadente o pessima: siamo in classe 4 o 5 - spiega Valsecchi -. Le cause sono gli scarichi fognari civili non convogliati nei depuratori e i parziali riversamenti delle acque che i depuratori non possono trattare in presenza di alcune sostanze chimiche industriali. Ciò si verifica non solo nelle aree interne al Parco Molgora ma anche in quelle poste a nord e a sud». Il Consorsio ha messo in conto controlli e la realizzazione di vasche volano: «un grande obiettivo per tutti sarebbe portare i nostri torrenti alla classe di qualità 3 (sufficiente) e consentire così la vita dei pesci: inizialmente pensavamo al 2009». Quello dei rifiuti abbandonati è un altro grosso problema: nei controlli sono stati coinvolti gli "Amici del Parco" e alcune Associazioni di Volontariato. Investimenti sono previsti anche su pulizia e rimboschimento: «Grazie all'acquisizione o a convenzioni per l'utilizzo di aree private riusciremo finalmente a intervenire anche sul verde: abbiamo calcolato che lungo il torrente servirebbero circa 8.300 piante», dice ancora Valsecchi. Idra e Cem Ambiente, soci del Parco del Molgora, si sono impegnati a piantumare 6.000 alberi. Da valorizzare è anche la rete di sentieri e stradine campestri, curata da cooperative sociali e agricoltori, che attraversano il parco.
IL PARCO DEL MOLGORA CRESCE ANCORA ...
da Il Giornoarticolo di Ant.Ca.— BURAGO —Il PARCO DEL MOLGORA cresce. Ai quasi 1000 ettari di terreno se ne potrebbero aggiungere presto altri 300. Portati in dote dal Comune di Ronco Briantino che ha chiesto di aderire al polmone naturale. Oggi l'area protetta lungo il torrente interessa nove paesi: Usmate Velate, Carnate, Vimercate, Burago di Molgora, Agrate Brianza, Caponago, Pessano con Bornago, Bussero e Carugate. E quest'anno sarà visitata da 1500 studenti. Il presidente del parco, Claudio Valsecchi, punta molto sull'opera di bonifica del Molgora e Molgoretta. Sono stati fatti grandi passi avanti, ma c'è ancora molto da lavorare: «le ultime analisi, fatte su prelievi del dicembre 2006, evidenziano ancora una qualità scadente o pessima: siamo in classe 4 o 5 - spiega Valsecchi -. Le cause sono gli scarichi fognari civili non convogliati nei depuratori e i parziali riversamenti delle acque che i depuratori non possono trattare in presenza di alcune sostanze chimiche industriali. Ciò si verifica non solo nelle aree interne al Parco Molgora ma anche in quelle poste a nord e a sud». Il Consorsio ha messo in conto controlli e la realizzazione di vasche volano: «un grande obiettivo per tutti sarebbe portare i nostri torrenti alla classe di qualità 3 (sufficiente) e consentire così la vita dei pesci: inizialmente pensavamo al 2009». Quello dei rifiuti abbandonati è un altro grosso problema: nei controlli sono stati coinvolti gli "Amici del Parco" e alcune Associazioni di Volontariato. Investimenti sono previsti anche su pulizia e rimboschimento: «Grazie all'acquisizione o a convenzioni per l'utilizzo di aree private riusciremo finalmente a intervenire anche sul verde: abbiamo calcolato che lungo il torrente servirebbero circa 8.300 piante», dice ancora Valsecchi. Idra e Cem Ambiente, soci del Parco del Molgora, si sono impegnati a piantumare 6.000 alberi. Da valorizzare è anche la rete di sentieri e stradine campestri, curata da cooperative sociali e agricoltori, che attraversano il parco.