IL VIMERCATESE

ZERO CONSUMO DI SUOLO : Convegno a Vimercate


Zero consumo di suolo: è possibile un nuovo progetto ecologico di territorio?Lunedì 3 novembre ore 21 Auditorium della Biblioteca di Vimercate.-Perverse leggi dello stato italiano permettono di pagare la spesa corrente di un comune con gli oneri di urbanizzazione: il tutto crea una spirale che conduce a un punto di non ritorno coincidente con l’esaurimento del suolo agricolo. Fortunatamente si cominciano a vedere esperienze concrete di piani di governo del territorio a sviluppo zero, ovvero casi di amministrazioni pubbliche che insieme ai cittadini hanno trovato vie alternative per finanziare i servizi comunali senza distruggere territorio; si aprono inoltre prospettive di progetto ecologico di altra produzione di ricchezza e valore territoriale: neo-agricoltura di qualità locale ed ambientale e consumo equo e solidale.-L’Associazione per i Parchi del Vimercatese, con il patrocinio di agenda 21 del Vimercatese, presenta: -Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di LugagnanoL’esperienza concreta di una amministrazione comunale che ha approvato un piano di governodel territorio a sviluppo zeroGiorgio Ferraresi Ordinario di urbanistica del Politecnico di MilanoIl progetto ecologico: produrre e scambiare valore territoriale. Sovranità alimentare eriappropriazione del territorioLaura Curti Assessore all’urbanistica del comune di VimercateIl consumo del suolo a Vimercate: una ipotesi di crescita senza consumo di suolo-Moderatore Roberto Brambilla Rete Lilliput / Associazione per i Parchi del Vimercateseseguirà dibattito con il pubblico.-Presentazione La serata di lunedì 3 novembre, ha lo scopo di far riflettere sul problema della progressiva cementificazione del nostro territorio e sulle esperienze amministrative che hanno portato a risultati positivi oppure a casi assai discutibili. Da un lato vuol far conoscere l’esperienza innovativa del comune di Cassinetta di Lugagnano, che ha visto amministrazione e cittadini collaborare per evitare di consumare altro suolo con nuove lottizzazioni; dall’altro vuol evidenziare le grandi contraddizioni urbanistiche del nostro territorio. Vuole infine mostrare nuovi valori e nuove modalità per la “progettazione ecologica del territorio”.Perché porsi il problema del consumo del suolo? Innanzi tutto ricordiamo che l’Assessorato al Territorio, ai Parchi e Agenda 21 della Provincia di Milano l’8 ottobre scorso ha presentato i risultati dello studio sull’impronta ecologica della Provincia. Il valore medio dell’impronta per gli abitanti della provincia di Milano è in linea con il valore medio italiano (4,17 ha/ab); il fatto preoccupante è che il territorio “naturale” rimasto a disposizione dei milanesi (la biocapacità) è molto ridotto per cui il deficit di un abitante della nostra provincia (4,03 ettari/ab) è ben superiore a quello medio italiano (3,1 ha/ab): una differenza in peggio di circa il 30%! Per essere in equilibrio ecologico i nostri comuni dovrebbero avere una superficie di oltre 60 volte quella reale. Questi dati fanno capire quanto sia importante fare ogni sforzo per: -• tutelare il terreno agricolo dalla cementificazione causata sia dalle grandi opere (Pedemontana, EXPO, BRE.BE.MI ecc. con le annesse edificazioni che saranno aggiunte a contorno, vedi autostrada Milano Venezia) sia dal cosiddetto sprawl urbano (la città diffusa) dovuto al dilagare di case e villette• sostenere progetti come la Dorsale verde, una sorta di “autostrada per la fauna” che potrebbe collegare il Ticino all’Adda grazie ad una serie ininterrotta di di terreni coltivati o boscati.