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RSA di Arcore? SI CERTO, ma senza sacrificare il bosco grande del Parco dei Colli Briantei

Post n°121 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

Un bosco ampio quanto QUATTRO campi di calcio sacrificato per costruire la R.S.A. di Arcore ? Noi diciamo SI alla struttura ma NON nelle aree verdi del Parco dei Colli Briantei


Quarantaduemila (42.000) mq, oltre quattro ettari di bosco,  all’incirca una superficie pari a QUATTRO campi da gioco , cancellati dal Parco dei Colli Briantei per far posto alla Residenza protetta per anziani del comune di Arcore ?

Questa l’incredibile proposta contenuta nel rapporto preliminare per la Valutazione Ambientale strategica relativa alla costruzione della Residenza Socio Assistenziale di Arcore (rif.to documenti in appendice) .
La vicenda della RSA ha una storia travagliata: recentemente  l’amministrazione comunale ne aveva ipotizzato la costruzione all’ interno del comparto cosiddetto di Milano 4,  vicino a Via Monte Rosa , nel territorio del Parco della Valle Lambro.

Secondo il documento ufficiale presente sul sito del comune, la realizzazione della RSA prevederebbe di stralciare dal Parco dei Colli Briantei un terreno, perlopiù boschivo, di circa  42.000 mq  per far posto dapprima alla residenza, ed in seguito ad una nuova strada di accesso alla stessa.

Stralciare il terreno dal parco significa renderlo EDIFICABILE !! Si tratta di uno dei boschi più estesi del parco nel territorio comunale di Arcore,  come si può evincere dalle immagini contenute nel documento stesso.

Contestualmente la proposta di variante al Piano Regolatore propone di estendere il Parco dei colli Briantei ampliandolo per circa 25 ettari nella zona agricola compresa tra Bernate e Velasca consentendo così la connessione tra il Parco della Cavallera e lo stesso Parco dei Colli Briantei.
Sembrerebbe un bilancio positivo:  25 ettari contro solamente 4 sacrificati, ed in più il corridoio ecologico tra i due parchi finalmente salvaguardato, ma analizzando alcuni dettagli si scopre che il progetto non è così vantaggioso…
  
- La  zona di ampliamento in questione ha già in LARGHISSIMA PARTE  una destinazione d’uso; in essa si snoderanno i tracciati di ben  TRE MEGA-infrastrutture : L’ Autostrada Pedemontana, l’ opera connessa a Pedemontana denominata TR17 (la cosiddetta tangenzialina di Arcore) ed infine la futura Pedegronda ferroviaria. Il tutto completato da svincoli e rampe d’accesso. (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

- La residua parte che rimarrà a verde COMUNQUE sarebbe stata interessata da opere di compensazione e mitigazione già previste per Pedemontana : la nuova pista ciclabile denominata GreenWay ed i rimboschimenti di mitigazione individuati dal progetto definitivo dell’autostrada (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

-Il territorio annesso è di scarso o nessun pregio ambientale , confrontato con il bosco che si vuole stralciare dal parco,  essendo oggi terreno agricolo senza alberature rilevanti.  (rif. documenti ufficiali riportati più sotto).

L’area boschiva in questione si trova al margine dell’ abitato. Costruire la nuova residenza in questa zona significa CONDANNARE la struttura ed i suoi OSPITI all’isolamento dal resto del tessuto sociale ed urbano di Arcore, non ci sembra una giusta ubicazione.

La possibili alternativa ,  a CONSUMO ZERO DI SUOLO e maggiormente integrata con il resto di Arcore , è costruire all’interno dell’ area ex-Falck, CONTIGUA AL CENTRO e legata alla vita della città.

Lo scenario che si è venuta a creare con questa proposta è IDENTICO a quella verificatasi di recente nel vicino comune di Vimercate dove la prima stesura del Piano di Governo del Territorio  prevedeva lo stralcio di un bosco  dal parco della Cavallera  per fare spazio ad un insediamento industriale , concomitante all’ aumento dell’estensione del parco stesso in altra zona.  Per fortuna, grazie all’opportuno intervento della giunta provinciale e del suo presidente Allevi, sostenitori dello sviluppo SENZA CONSUMO DI SUOLO VERDE,  alla fine il PGT è stato modificato SALVANDO IL BOSCO della Cavallera e restituendolo con la sua bellezza al Parco ed ai cittadini. 

Pertanto ci appelliamo all’amministrazione del comune di Arcore ed a quella provinciale perché si comportino allo stesso modo, dando priorità alla salvaguardia del territorio , che  nella provincia più cementificata d’Italia dopo quella di Napoli, costituisce un BENE INESTIMABILE.

E’ possibile realizzare una dignitosa RSA per anziani e salvare al contempo  i boschi del Parco dei Colli Briantei.

Facciamolo  per la qualità della vita degli arcoresi, di oggi e di domani, per il nostro territorio,  per i nostri figli, per la nostra IDENTITA'.

Comunicato stampa  congiunto di
Associazione per i parchi del Vimercatese
ArcoreCiclabile
WWF Vimercatese

Riferimenti:

Rapporto  preliminare VAS RSA di Arcore
sul sito www.comune.arcore.mi.it

Compensazioni ambientali nel progetto di Autostrada Pedemontanasul sito : www.pedemontana.com

 

 
 
 

MANIFESTAZIONE DEL COMITATO CITTADINO DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE DI CAMBIAGO

Post n°120 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

FINALMENTE CI SIAMO! E' L'ORA DI FARCI SENTIRE
----MANIFESTAZIONE DEL COMITATO CITTADINO DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE DI CAMBIAGO---

In allegato potete trovare il volantino che annuncia la manifestazione dell'11 dicembre in concomitanza con quella di Trezzo sull'Adda che "lotta" contro il raddoppio del termovalorizzatore già presente sul suo territorio, ma che interessa anche noi in quanto siamo a soli 10 km.

Alla manifestazione, che si terrà appunto a Trezzo, saranno presenti, oltre ai comitati cittadini dei paesi limitrofi anche associazioni animaliste e ambientaliste quali WWF e Legambiente.

Il Comitato chiede a tutti voi un piccolo sacrificio: dedicare un sabato mattina ad una giusta causa: far sentire la nostra voce per il benessere ambientale della Martesana e garantire un futuro migliore soprattutto ai vostri figli.
Forse non tutti si rendono conto della gravità della cosa ed è per questo che ci rivolgiamo a tutti Voi che avete subito risposto alla nostra "denuncia".

Vi chiedo anche di parlare della vicenda a più persone possibili di vostra conoscenza in quanto nonostante le ultime notizie apparse sui giornali in paese c'è ancora qualcuo che non sa. Invitateli a partecipare all'evento e a mandare la solita mail "IO CI SONO", all'indirizzo: comitatocambiago@libero.it
Cerchiamo di essere tutti presenti a questa manifestazione perchè ne parleranno i giornali e come probabile anche le televisioni. Chi può stampi pure il volantino e lo distribuisca nella sua via (Proprio ieri c'è stata una manifestazione contro l'inceneritore di Paderno Dugnano e la notizia è stata data al tg regionale).

Grazie a tutti.
Comitato Cittadino di Salvaguardia Ambientale - Cambiago

 
 
 

Impronta ecologica: incontro con Mathias Wackernagel

Post n°117 pubblicato il 20 Novembre 2010 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

Riceviamo e pubblichiamo 

"Abbiamo un sogno"
"Centro Nuovo Modello di Sviluppo"
"Comitato Energia Felice"
"Comitato Italiano Contratto Mondiale per l'acqua"
"Contratto mondiale per l'energia e il clima"
"Costituente ecologista"
"Movimento per la decrescita felice"
"Movimento nazionale Stop al consumo di Territorio"
"Per il bene comune"
"Rete civica italiana"
"Rete Provinciale torinese dei Movimenti e Liste di Cittadinanza"

Vi invitano alla serata che avrà luogo martedì 30 novembre 2010 alle 19.00 presso il Cinema Auditorium S.Carlo in Corso G.Matteotti 14 a Milano (280 posti - si trova a 200 metri dalla fermata S.Babila Linea Rossa 1 Metro e  a 700 metri dalla fermata  Metrò Duomo,  Linea Gialla 3 - Linea Rossa 1). 
abbiamo la straordinaria opportunità di partecipare ad un incontro gratuito di formazione e di aggiornamento sull'Impronta ecologica  con il suo ideatore Mathis Wackernagel (www.footprintnetwork.org) .

Data la facile comunicabilità dell'impronta ecologica, questo indicatore è uno strumento utilissimo per chi vede nella componente ambientale uno dei cardini delle nostre politiche!21.00 - 22.30 Riflessioni preparatorie per l'individuazione di alcune campagne comuni.

A questo proposito vorremmo proporvi alcune idee che potrebbero andare in sinergia con  alcune campagne già esistenti come ad esempio la campagna Stop al consumo di territorio.
Le elenchiamo di seguito.

1) Una campagna che stiamo già organizzando e che sicuramente faremo nel 2011 con alcuni gruppi storici italiani del settore della Dem Dir dal titolo "La settimana della democrazia diretta" per sensibilizzare i cittadini sugli strumenti che sono necessari affinché la sovranità di cui parla l'art. 1 della nostra Costituzione sia effettivamente esercitabile. In particolare a noi sembrerebbe utile e più facile cominciare dal livello comunale chiedendo come già succede in alcun i comuni italiani che ai cittadini vengano dati i seguenti strumenti: il referendum abrogativo di delibere "nocive", il referendum propositivo di delibere utili, il quorum tendente a zero.
In altre nazioni questi strumenti esistono da decenni e funzionano bene: provate a chiedervi perché da noi non se ne parla... Questa campagna - di cui stiamo completando il programma -  avrà luogo attorno al 2 giugno 2011, data in cui con un referendum è nata la nostra Repubblica: saremo in grado di fornire un pacchetto completo di validi relatori e di materiali ad hoc.

2) Una campagna  per fermare il Consumo di territorio. Su questo punto abbiamo per ora solo una intuizione. Ci sembra che tanti stiano lottando - molto utilmente - per singoli casi di consumo di territorio. Ci pare però che occorrerebbe andare alla radice del problema generato da quella spirale perversa che può essere così sintetizzata: minori trasferimenti ai comuni, possibilità di pagare la spesa corrente del comune con una parte degli oneri di urbanizzazione, svendita del territorio. Altro corno del problema sono le grandi opere pubbliche spesso inutili come Expo 2015 per le quali - chissà come - si trovano i finanziamenti.  Occorrerebbe cercare di sensibilizzare i cittadini sul fatto che il petrolio della nostra nazione è la bellezza del paesaggio e che questi meccanismi  danneggiano la collettività. Chi ha idee per una campagna concreta "generale" le dia!!

3) Una campagna per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di diffondere le tecnologie solari per fermare la follia del ritorno del nucleare. In questo senso è già in essere la raccolta di firme che termina a metà dicembre sulla proposta di legge sulle energie alternative vedi


Subito dopo é prevista una prima riflessione su alcuni obiettivi / campagne da effettuare insieme nel 2011.

Siccome ci saranno persone che arrivano da lontano - vista l'ora particolare - siete invitati a portare panini e bibite per un breve spuntino a metà serata. Si sta valutando la possibilità di allestire un ristoro veloce e a basso costo (cibo ruspante!). Chi fosse interessato prenoti entro la sera del 26 novembre scrivendo a rindario@yahoo.it e specificando per quante persone: sarete informati se la cosa va in porto!
Data la criticità dell'epoca in cui stiamo vivendo e  considerato che al di là dei diversi programmi o le diverse sigle abbiamo molti valori condivisi, siamo convinti che debba essere relativamente facile trovare tre o quattro campagne su cui concentrare gli sforzi per ottenere risultati concreti. Vi proponiamo quindi il seguente programma.

19.00 Arrivo e presentazione dei gruppi presenti
19.15 - 20.30 Formazione e aggiornamento con Mathis Wackernagel con possibilità di interagire con lui
20.30 - 21.00     Breve pausa per uno spuntino!! 
www.energiafelice.it  Occorre comunque  fare una intensa e continua opera di sensibilizzazione. Tra l'altro questo tema è agganciato all'importantissimo capitolo della creazione di posti di lavoro ecocompatibili e dotati di "senso" . 

Vogliamo infine presentarvi  il volantinaggio diffuso sincronizzato un sistema alternativo di comunicazione (che la Rete civica italiana mette a disposizione) per bucare i filtri di regime e raggiungere con i nostri contenuti quei cittadini che vedono solo la televisione.

Ci pare importante  per il futuro anche lavorare/riflettere  su due altri temi che sono:
- la cultura e l'arte come elementi fondamentali per la crescita spirituale e morale dei cittadini e la creazione di posti di lavoro
- come creare occasioni di lavoro compatibile (si pensi ai GAS con le filiere corte degli ortaggi, del pane, ai gruppi di acquisto per il fotovoltaico ecc.)

Ci fermiamo qui, l'entusiasmo ci porterebbe lontano!    Vi invitiamo a dare la massima diffusione al presente invito.

Vi ringraziamo per l'attenzione. A presto!


I promotori

 

 
 
 

Perchè volete escludere dall’ampliamento del Parco della Cavallera una parte della cintura verde di Concorezzo ?

Post n°116 pubblicato il 04 Novembre 2010 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

Lettera aperta all'amministrazione di Concorezzo

Gent.le Sindaco Borgonovo,
Gent.le Assessore Magni,


Durante l’incontro pubblico per la presentazione delle linee guida del PGT del 29 Ottobre scorso abbiamo appreso che, contrariamente a quanto indicato dalla precedente amministrazione, la vostra giunta intende escludere dall’ampliamento del Parco della Cavallera un'ampia fetta della cintura verde che ancora oggi, miracolosamente, sopravvive attorno all'abitato di Concorezzo.

Si tratta della vasta area a Nord -Nord Est del paese, compresa tra l’abitato e la Tangenziale.
Nell'area ricade parte della dorsale verde Nord Milano ed è già stata indicata dalla nostra Associazione come area di rilievo ambientale e paesistico all'interno delle osservazioni al PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Monza e Brianza .
Durante l’incontro abbiamo appreso dall’assessore Magni che sulla zona sarà posto un vincolo all'edificazione ma, inspiegabilmente, non la si vuole includere nel parco come ipotizzato in passato.

Ci permettiamo di esprimervi alcune valide motivazioni per chiedervi di rivedere questa decisione :

Il parco è un’opportunità: L’ente parco supporta i comuni nell’attività di pianificazione e sviluppo sostenibile del territorio. Il parco è in grado di presentare progetti e ricevere finanziamenti che ricadono direttamente sul territorio . E’ evidente che più territorio comunale ricade nel parco e più si possono fare interventi per valorizzarlo nel senso dell’agricoltura di qualità e di una fruizione rispettosa dell’ambiente.
A quali altri finanziamenti potrebbero invece accedere i terreni non inclusi nel parco per un loro sviluppo futuro ?

Pensare che quella porzione di territorio si ‘difenda da sola’ grazie al solo vincolo di non edificabilità, rischia di rivelarsi, purtroppo, solo una buona intenzione.
Tutti sappiamo quali e quante siano le pressioni di tipo economico volte alla cementificazione del nostro territorio. Non mettiamo in dubbio le buone intenzioni di questa amministrazione, però cosa succederà ad esempio con la prossima amministrazione (di qualunque coloro politico essa sarà) ?
Il parco consente di porre un vincolo ulteriore all’urbanizzazione, un vincolo quantomai necessario visto il livello di cementificazione raggiunto in provincia di Monza e Brianza che, ricordiamolo ancora una volta , oggi è il secondo in Italia, subito dopo la provincia di Napoli.
In questo senso siamo convinti che anche la visione della giunta provinciale sia molto simile alla nostra.

Infine non comprendiamo perchè non includere nel parco tutta la porzione comunale della Dorsale Verde.
La dorsale verde Nord Milano è un corridoio ecologico, lungo e stretto, che dal Ticino all’Adda unisce tra loro le ultime aree verdi del Nord Milano e della Brianza . Tutelarne con il Parco della Cavallera solamente una parte (quella a Nord Ovest di Concorezzo) rende vulnerabile l’altra di Nord Est ed automaticamente rende più fragile la tutela del corridoio tutto sottoponendolo a rischio di ‘interruzione’.

Associazione Parchi è disponibile a fornirVi supporto e collaborazione per rivedere questa parte del PGT che , così com’è , davvero non ci convince.

Durante l’incontro pubblico ci è parso di cogliere, sul merito della questione, una certa disponibilità al confronto da parte dell’assessore Magni : Ci siamo sbagliati ? Speriamo davvero di no, lo speriamo per il futuro di Concorezzo e per la qualità della vita dei suoi cittadini.


Associazione per i Parchi del Vimercatese

 
 
 

Diciamo UN NO all’outlet di Arcore e CENTO SI alla difesa del territorio e del commercio locale

Post n°115 pubblicato il 20 Ottobre 2010 da parchivimercatese
 
Foto di parchivimercatese

Comunicato stampa congiunto di

Associazione per i Parchi del vimercatese, Arcoreciclabile, Comitato Parcheggio Arcore

 
Diciamo UN NO all’outlet di Arcore e CENTO  SI alla difesa del territorio e del commercio locale

Apprendiamo dalla stampa che la Società Rialto S.r.L. avrebbe richiesto all’amministrazione comunale di Arcore  l’autorizzazione alla costruzione di un nuovo centro outlet su un vasto terreno di sua proprietà al confine tra Arcore e Villasanta.
Secondo i dati riportati dalla stampa locale si tratterebbe di una struttura commerciale di ben 26.500 metri quadrati che andrebbe a ricoprire di cemento buona parte dei 35 mila metri quadrati del terreno in questione.

Le nostre associazioni invitano l’amministrazione comunale di Arcore a rigettare  la domanda in questione per una serie di buoni motivi:

- La costruzione dell’outlet si inserirebbe in un’area già densamente abitata portando ad un incremento del traffico e dell’inquinamento già oggi poco sostenibili. Si pensi a tal proposito che a poche centinaia di metri dal terreno sorgeranno ben presto  i cantieri di Pedemontana, cantieri che porteranno ad un aumento esponenziale del transito di mezzi pesanti a causa dei  lavori per l’autostrada e le opere connesse.

- Il commercio locale affronta oggi una crisi strutturale molto pesante. L’apertura di nuovi outlet e centri commerciali potrebbe rappresentare il colpo di grazia per tanti piccoli commercianti arcoresi e dei paesi vicini, davvero si vuole questo?  Ricordiamo inoltre che i negozi di vicinato sono fondamentali per il mantenimento di un tessuto urbano vivo e sano, a misura d'uomo.

- Non crediamo che la realizzazione dell’outlet porti ad un vero incremento dell’occupazione.
In merito citiamo  lo studio della autorevole Associazione Artigiani Piccoli Imprese, CGIA di Mestre del 30 aprile 2009 dal titolo : “i centri commerciali hanno strozzato i piccoli negozi” dove viene esplicitamente dichiarato che : “tra
il 2001 e il 2009 ad un aumento di poco più di 21.000 addetti nella grande distribuzione, nelle piccole botteghe commerciali si sono persi quasi 130.000 posti di lavoro. Vale a dire che ad ogni occupato che ha trovato un’occupazione nei centri commerciali, si sono persi 6 posti di lavoro tra i piccoli negozianti”  (fonte CGIA Mestre (http://www.cgiamestre.com/portal/articolo.php?id_a=22159

-  Infine non bisogna dimenticare che la provincia di Monza Brianza ha un indice di occupazione del suolo secondo, in Italia,  alla sola Provincia di Napoli. Le recenti indicazioni della giunta provinciale monzese e del presidente Allevi  vanno nella direzione di porre FINALMENTE uno  stop al consumo di territorio, favorendo l’edificazione SOLO  su aree dismesse e senza consumare altro terreno verde o  agricolo.  La proliferazione di centri commerciali ed outlet  va quindi  contro tutte queste  indicazioni.

Per tutti questi motivi le nostre associazioni invitano l’amministrazione comunale di Arcore a non concedere l’autorizzazione per l’outlet  ed a pensare invece ad una destinazione dei terreni tale da non penalizzare per sempre il territorio e la qualità della vita degli arcoresi,  commercianti e semplici cittadini. 

 Comunicato stampa congiunto di

Associazione per i Parchi del Vimercatese, Arcoreciclabile, Comitato Parcheggio Arcore

 
 
 
 
 

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