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L'EGITTO A VILLA ADRIANA


 
 Fra tutti, e' stato l'imperatore Adriano a realizzare nella sua villa tiberina l'omaggio piu' consistente al paese delle piramidi.
 A due ore di cavallo dalla capitale,le prodigiose architetture, volutee in parte disegnate dal secondo imperatore di origine spagnola,ricreavano ambienti e luoghi nilotici, che gli scavi più recenticontinuano ad evidenziare. All'Egitto l'imperatore, nella suacittà personale, aveva dedicatoedifici e sculture, oltre al luogodestinato alla sepoltura, o soloun cenotafio come avanza qualcuno,dello stesso Antinoo. Dopo la suascoperta, vicino all'ingressomonumentale della villa, sonostate attribuite a questo contesto,realizzato interamente in stileegizio, numerose statue, tra lequali le versioni dell'Antinooassimilato ad osiride (ai museivaticani), che in precedenzasi ritenevano collocate nel Canopo.
Anche la cosiddetta Palestra,nome attribuito da pirro ligorionel cinquecento, ha evidenziato,nel corso degli scavi, importantiritrovamenti, ampliando la presenza e la valenza dellacultura egizia a VIlla adriana.Vicino al fianco destro di unascala monumentale (larga m.8,50),che portava al piano nobile di alcuni edifici contigui, è venuta allaluce una grande sfinge acefalain marmo, scolpita con perizia inun atelier di età adrianea: unascoperta inattesa che, aggiungendosiagli stucchi di una sala consimboli faraonici e religiosi,come il falco-Horus, ad altrireperti (la colossale testa diiside-demetra dei musei vaticani),
e alla sorgente d'acqua vicinoal ninfeo sotto il tempio divenere cnidia, sta facendo rileggere l'intero complesso,frequentato dall'imperatore,come un luogo legato alpantheon greco-romano, o soloal culto di Iside, anzichè destinato unicamente adattività atletiche comefinora si è ritenuto.