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L'EDUCAZIONE NELL'ANTICA GRECIA - 1° parte


Gli antichi greci chiamavano paideia (da pais, bambino) l'educazione che i ragazzi ricevevano a partire dai sei o sette anni d'eta', dopo la fase infantile definita trophè. Il suo obiettivo non era la mera istruzione professionale, ma perseguiva un piano più ambizioso, quello di formare dei perfetti cittadini attraverso un insegnamento a tutto tondo: letterario e retorico, scientifico e filosofico, senza dimenticare l'educazione fisica e artistica. Formatasi in epoca arcaica, la paideia si consacrò durante l'età classica, nelV secolo a.C., e più tardi, nel periodoellenistico (dal III secolo a.C.), siestese a tutte le regioni del Mediterraneo,divenendo un esempio formativo pertutti i popoli. La adottarono anche iRomani e, nonostante il conflittoiniziale con il paganesimo, pure i cristiani,favorendone la definitiva affermazione.I genitori affidavano i propri figli, a partiredai sei anni di età, alle cure di uno schiavo,il paidagogos (pedagogo). 
  Il suo compito era quello di accompagnarei bambini a scuola e andare a riprenderli,aiutarli a memorizzare le lezioni einsegnare la moralità e le buone regoledi comportamento. Le bambine invecedovevano essere educate sempre in casa,anche se si ha notizia che, in alcuniluoghi, anche loro furono "scolarizzate".Le scuole erano private.  
"La scuola di Atene"Raffaello Sanzio   Alla guida viera il grammatistes o maestro delleprime lettere (grammata), 
   che si occupava dei bambini fino a quandocompivano 12 o 14 anni. Era unaprofessione poco valorizzata, per la qualenon si richiedeva una qualifica particolare eche molti esercitavano costretti dalla povertà.Il salario era modesto, di poco superiorea quello di un operaio qualificato.Il maestro sedeva in posizione rialzata,davanti ai bambini e ai loro pedagoghi.Come si può vedere in alcune ceramicheantiche, gli alunni scrivevano su tavolette dilegno, i pinakes, appoggiate alle ginocchiaed erano seduti su sgabelli (non si usavanoscrittoi). La tavoletta era impregnata di cera:con l'aiuto di uno stilo, appuntito da una partee piatto dall'altra, si tracciavano o cancellavanole lettere. A scuola, il maestro utilizzava anchealtro materiale per l'insegnamento e per la pratica della scrittura, come gli ostraka(frammenti di ceramica) 
 e, raramente, il papiro, molto piùcostoso, su cui si scriveva con l'inchiostro.