imagomentis

su roccia al soffio di scirocco caldo


  nel rammentare osceno la caparradei nostri corpi d’anima cagliataal divenire a tratti d'uomo e donnadi leggerezza erotica e magia questa scrittura irrispettosa al tattoquieta s’avvolge e il tocco avido adagia e manipola il cielo luccicantein terra fulva ove nessuno tacelo spazio pieno all’occhio ed alla manotremula a conca nel fluire d’eros lo sguardo gocciola trame di kaos mischiato sui polpastrellie la ragione floscias’inebetisce in carned’immaginario indocile al reale in diagonale sbircio una lingua arricciatanella penombra solitaria al gestodove scorre il mio tempo spopolato e nel fruscio purpureo di un sinonimol’onta scoscesa di un lessema incerto torna al suo logos come un corpo nudosu roccia al soffio di scirocco caldo   20 marzo 2011