imagomentis

il mio blues dissonante sulle tracce del ricominciamento


 all’alba sulla mia scrivania le cose si affastellano indisturbatee il vetro della finestra in ferro nero è una lastra appannatadagli avanzi feroci di una pioggia furiosa caduta ieri dal cieloche è bianco e nei paraggi scaglia una luce di marmo cristallinoche incanutisce l’iride sdraiata su un negativo schizzato di salgemma  uno spiraglio s’apre tra i lineamenti di una frase che scorrezigzagando eretica tra labirinti con le facciate di pietra lavicain un vuoto sterrato da un lessico nocchiere schiuso improvvisocome la corolla di un bocciolo nottambulo dai petali di renache una luna a ridosso del suo gambo divertita punzecchia  e più che il vero rimasticato all’ombra è il verosimile dello stuporeche conta i passi e getta chicchi di grano duro sul selciato gremitodella scrittura nella speranza di ritornare indietro fino all’ultimo bivioquando il sentiero interrotto da troppe mani sul corpo disattesoè una barriera sugli occhi che titillano i sogni ancora caldi tra le ciglia  per questo le mie parole tornano ad essere un terrapieno addensatoda sinonimi che raggranellano immagini sbiadite nella memoria in coccicome se fossero avanzi diroccati di un vecchio baluardo o di un bastionesu un faraglione cinto dal mare e pieno di conchiglie bianche e rossee il suono antico del farsi a pezzi sulla roccia marina del sale e l’acqua  il sole tarda a spuntare dalla fessura stretta di una nuvola intattasul firmamento che ha lo spessore rarefatto di una boccata di fumoin questa mattinata da sbriciolare negli spazi vuoti di un corpo nudocon le dita pungenti e gesti blandi e indolenti in una congiunzioneassottigliata dalla sorpresa di essere ancora vivi e di sfiorarsi l’anima  il reale del già fatto affonda nella gazzarra di un saccheggio ventosoe i ciuffi aggrovigliati si accatastano come balle di fieno nel cortiledi una casa colonica sommersa dai frammenti del tempo saltimbancoche se la ride col ghigno impiastricciato dalla biacca sdolcinata dell’esserementre intono il mio blues dissonante sulle tracce del ricominciamento