imagomentis

vortice all'occhio


 
un'ennesima alba mi sorprendeancora vivo al mondonel silenziodi queste forme inutiliallo sguardoperché già viste altroveo perché lettein fogli frusti al visibileo vagheggiatinei giorni sgombri all'esisterele fattezze del sognoin fila indianatiepide al segnonella memoria piena di doppionistanno dietro alle rossetracce dell'erose si ingarbuglianonella forma del tempo circolarezampillando ricordi come stellebuie all'occhio dal temponel fondo del bicchierebrilla incoscienteun riflesso increspatoe una risata frusciacome uno sciame d'apigialle dalle ali rossespinto dallo sciroccoa districare il maredalla crepa del soleed è banale l'irideche s'intrattienedopo le mani a toglierebucce carnali al corposaturo ai sensie l'impostura oscena dei sinonimioffre biacca alla vulvache s'ingarbuglia e vorticasucco d'anima finta appiccicosaflessuosa al dileguare in quel nascosto dondolio di arginispruzzi caldi e bianchicci sulla pellead incollare l'ombra rossa scarlattadocile al tocco e gracile all'essenzaconca spelonca e tana dell'esisteree nella fulva taverna la sembianzaimago nello specchio velo di mayaritrova il kaos al dire e s'accartocciamentre nella mia golascende il syrah frappatorosso carminio e densovortice all'occhio