imagomentis

smussata dagli intrecci


 l'anima volteggianteimbacuccato il corposmussa il suo apicenella memoriae nell'esisteresbucciato agli angolil'io si frammentain chiose immaginaried'impermanenzalo sguardo è un lampo ciecoprofugo all'esseree mani vuote accozzanol'aria nell'arianel vuoto oscenoil profilo di un'ancalieve al toccol'abbaglio mitigae uno spicchio di soleluccica opaco al vetrovaghi barbagliin un bicchiere prillanonote rosse al sentireche s'ingarbuglianodolcissimi pensierizuppi di vinostaccano al sognocroste fittizieammucchiate sul cuoreil battito di un astrosulla finestra schiusami riconcilia al nullache a gocce evapora in questa notte niveasmussata dagli intreccidi frasi e corpie sbordo l'animasul terzo occhio bruscocome il mio esisteredi cianfrusaglie in segnisu pezzi affastellatidi fogli spiegazzatisparsi nel tempo sconciodi un logos oscenoprivo di pathose l'eros giocolierespruzza acquavitedi rose su quel corpochiaro di femminadal viso spudoratocinto al guancialestropicciato dai gestied una schiena incuneadi nudità un'immaginesbrecciata al mondonel mio occhio che scrivesorpreso dall'ebbrezzad'essere ancora vivoa raccontarsi addossociò che gli accadeper farlo rimbalzarefino al suo altrove