Sono le sei meno un quarto di una domenica pomeriggio molto calda, ho appena finito una doccia lunghissima. Sono in accapatoio davanti a questo pc semi scassato e al suo monitor nuovo da 200 € che sarà anche una figata ma cazzo quanto è caro. In una mano una tazza rossa colma di gin, da alcolizzata è vero. Ma da sola solitamente non bevo mai. Oggi pero' mi va, fa tanto diva anni 30 e oggi ho bisogno di sentirmi una star. Ne ho le caratteristiche peggiori daltronde, la tendenza all'autodistruzione. La depressione cronica alternata da momenti di cieca euforia. L'arte che mi cresce dentro come un figlio. O come un cancro. E poi gli occhialoni da sole che mi coprono gran parte del viso. Che al momento ovviamente sono poggiati alla libreria. E non dimentichiamo la tazza rossa di gin. Si oggi sono sinceramente una diva d'altri tempi. Con i capelli bagnati e il profumo di muschio e la pelle bianchissima... Questo mio corpo a volte non si rende conto di avere ancora del sangue che gli scorre dentro. Ancora a volte rifiuta la vita. Ed io mi ritrovo ad assomigliare alla luna,e ad amarla profondamente...Molto più del sole. Come sempre decido di scrivere questi miei pensieri, perchè forse alla fine rileggendoli mi daranno risposte. O forse mi porranno domande. Ancora non so dove voglio andare a parare. Cosa cerco di capire. Se sto cercando davvero me stesse oppure se ho troppa paura di trovarmi. Sono le sei di questo 15 di aprile silenzioso. Fuori il mondo continua a correre un po'. Le campane della chiesa suonano, e una moto sta cercando di andare altrove. Invece intorno a me tutto è silenzio. Ho deciso di fermare per un po' il tempo. L'ho desiderato tanto e credevo di esserci riuscita. Ma guardando dentro la mia tazza rossa da diva anni 30 mi rendo conto che il gin è finito. E che il tempo scorre lo stesso anche quando tu non lo vuoi.by anonimacommento scritto ad anonima:Boh guarda ho cercato di trovare altre cose da dire e di trattenermi ma non ho saputo fare di meglio quindi: ma vattelo a pija nder culo!by uno dei tanti anonimi
Post N° 993
Sono le sei meno un quarto di una domenica pomeriggio molto calda, ho appena finito una doccia lunghissima. Sono in accapatoio davanti a questo pc semi scassato e al suo monitor nuovo da 200 € che sarà anche una figata ma cazzo quanto è caro. In una mano una tazza rossa colma di gin, da alcolizzata è vero. Ma da sola solitamente non bevo mai. Oggi pero' mi va, fa tanto diva anni 30 e oggi ho bisogno di sentirmi una star. Ne ho le caratteristiche peggiori daltronde, la tendenza all'autodistruzione. La depressione cronica alternata da momenti di cieca euforia. L'arte che mi cresce dentro come un figlio. O come un cancro. E poi gli occhialoni da sole che mi coprono gran parte del viso. Che al momento ovviamente sono poggiati alla libreria. E non dimentichiamo la tazza rossa di gin. Si oggi sono sinceramente una diva d'altri tempi. Con i capelli bagnati e il profumo di muschio e la pelle bianchissima... Questo mio corpo a volte non si rende conto di avere ancora del sangue che gli scorre dentro. Ancora a volte rifiuta la vita. Ed io mi ritrovo ad assomigliare alla luna,e ad amarla profondamente...Molto più del sole. Come sempre decido di scrivere questi miei pensieri, perchè forse alla fine rileggendoli mi daranno risposte. O forse mi porranno domande. Ancora non so dove voglio andare a parare. Cosa cerco di capire. Se sto cercando davvero me stesse oppure se ho troppa paura di trovarmi. Sono le sei di questo 15 di aprile silenzioso. Fuori il mondo continua a correre un po'. Le campane della chiesa suonano, e una moto sta cercando di andare altrove. Invece intorno a me tutto è silenzio. Ho deciso di fermare per un po' il tempo. L'ho desiderato tanto e credevo di esserci riuscita. Ma guardando dentro la mia tazza rossa da diva anni 30 mi rendo conto che il gin è finito. E che il tempo scorre lo stesso anche quando tu non lo vuoi.by anonimacommento scritto ad anonima:Boh guarda ho cercato di trovare altre cose da dire e di trattenermi ma non ho saputo fare di meglio quindi: ma vattelo a pija nder culo!by uno dei tanti anonimi