imbrogli i

i figli di un dio superiore, il parlamento


questo parlamento, tutto, s'intende di tutti gli schieramenti dovrebbe fare un lavaggio in candeggina, inutile il discorso di chi è diverso, sono tutti eguali, come faccio iio ad avere fiducia in chi si prende tutto?Pure i posti di lavoro per i figli, è chiaro che in italia è tutto figlio di mafia, perchè non è mafia falsificare il mercato del lavoro?Mastella si dovrebbe dimettere, non può lui essere rappresentante di giustizia, lui la sporca, la riduce a pattume La telefonata tra Saladino e Mastella sarebbe avvenuta a marzo dell' anno scorso e in essa il ministro sarebbe indicato soltanto come «Clemente». Saladino vorrebbe incontrare Mastella lo stesso giorno della telefonata e presentargli due persone. Il ministro acconsente, però vorrebbe ricevere i tre non subito, ma in tarda mattinata. Un orario che per Saladino non va bene e che fa saltare l' incontro. Mastella tuttavia non ha rinunciato alla battuta. «Poiché si indaga su un comitato affaristico-massonico - ha detto - tutti sanno che dal 1947 io sono affiliato alla loggia di Ceppaloni». L'inchiesta, intanto, continua. Ieri, riflettori puntati su co.co.pro. e «figli di». Ovvero, collaboratori continuativi a progetto e figli di politici, militari e magistrati. Tutti assunti attraverso l' intermediazione di Antonio Saladino. I «figli di», però, erano più fortunati dei co.co.pro. Loro, sostiene l' accusa, grazie a Saladino venivano assunti e basta. Così, per esempio, i figli dell' ex ministro Giuseppe Pisanu (FI), dell' attuale sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri (Margherita) e del consigliere regionale Pino Guerriero (Sdi). E poi tutti gli altri, che pure un pò figli si possono considerare, in quota ai parlamentari, consiglieri e assessori regionali calabresi Fuda (Pdm), Gallo (Udc), Pirillo (Margherita), Acri (Ds), Dima (An), Luzzo (Italia di Mezzo). Gli altri, i co.co.pro. (490, assunti con contratti di lavoro in affitto stipulati da Saladino) DOVEVANO INVECE VERSARE UNA PARTE DELLO STIPENDIO (DAL 15 AL 50%) AL CONSIGLIERE O ASSESSORE REGIONALE (non lo facevano solo in tre: Doris Lo Moro, Chiarella e Magarò) che li aveva chiamati nel proprio staff. Una «trattenuta», dice sempre l' accusa, che variava in base alla «esosità» di chi la riscuoteva. Tra i più esosi l' assessore regionale Tripodi (Pdci), il vicepresidente della giunta Adamo (Ds, che avrebbe persino un conto corrente cointestato con i co.co.pro. del suo staff), il deputato Morrone (Udeur) e IL CONSIGLIERE FERAUDO (ITALIA DEI VALORI). Intanto, Piero Fassino chiede «accertamenti rapidi» e il segretario Udc, Lorenzo Cesa, dice: «Ho le mani pulite». (Carlo Vulpio)[/size] FIGLI DI.... http://www.cittadiniattivi.it/testo.asp?id=1189_________________ANNA LE COMUNITA' TERAPEUTICHE SONO SOLDI PER GLI ADDETTI AI LAVORI,STATENE LONTANI
no 8x1000 alla chiesa http://blog.libero.it/imbrogli/?nocache=1171865099