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Post-grunge "Armida" oscilla dalla psichedelica al progressive


Armida, personaggio pagano e esoterico nella poetica “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, che prima affascina e poi commuove. La sua autoreferenzialità, innamorata solo di se stessa, necessita tuttavia di un rispecchiamento nell'essere che ella è riuscita a soggiogare, Rinaldo: necessario come prova del suo potere amoroso, e indispensabile al mantenimento della sua identità di seduttrice. Tutto questo la pone inesorabilmente in una condizione di fragilità, tanto da farle subire un'evoluzione incontrollabile, che la fa recedere dal proprio ruolo di esperta manipolatrice di diaboliche arti magiche e la avvicina gradatamente all'universo degli affetti e dei sentimenti. La sua storia, nel 2000, pone le basi del gruppo “ArmidA”, nato dall’incontro dei quattro elementi che fondono le loro idee musicali, ricercando al contempo un sound comune e particolare. La loro, come per il personaggio letterario, è una ricerca continua di stati emozionali nascosti, portati alla luce da un suono che oscilla dalla psichedelica al progressive, non snaturando una forte matrice postgrunge. E' un incontro tra atmosfere mozzafiato e granitici muri di suono che si infrangono a contatto con le graffianti melodie avvolte in vorticose spirali ritmiche. Le esibizioni live nei circuiti cittadini portano un ottimo riscontro tra il pubblico e su stampa ed accompagnano la band fino al 2006, anno d’uscita del primo ep intitolato “Ring a ring’o roses” che, nonostante un incendio abbia distrutto completamente la sala prove e l’intera strumentazione rendendoli inattivi per diversi mesi, registra in un anno 2.879 download dal sito ufficiale. Con ottime recensioni su portali specializzati e diverse, le esibizioni in vari contesti regionali e nazionali, come headliner o a supporto di importanti band continuano....
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